Capitolo 7

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"Casa viaggio,
Casa libertà.
Casa involucro di tutte le mie età"
-Giordana,Casa-










Filippo pov's.
<<'Sta zitta>>le ringhio all'orecchio mentre le stringo i capelli.
<<Stai pensando ad un altra?>>chiede sorridendo ed io le tiro uno schiaffo sulla natica.
Stasera ho deciso di divertirmi un po':sono andato al Punk's,ho conosciuto una biondina niente male e ora brutalmente detto,stiamo facendo sesso.
Ma anche questa volta, non riesco a concentrarmi sulla ragazza sotto di me.
È bella,bionda,alta e un seno da fare invidia a Jennifer Aniston ma...ma ho sempre quella ragazzina in mente.
Chiudo gli occhi,e la immagino.
Delicata,mentre con il corpo bianco ed imperlato di sudore mi richiama,ancora,ancora e ancora mentre si stringe sempre di più a me.
E più la immagino,più mi sembra reale.
Vacillo nel piacere,lasciandomi andare.
Non ho il coraggio di aprire gli occhi:mi sentirei in colpa per questa bionda.
Così mi rivesto subito,di spalle,senza degnarla di uno sguardo.
<<Ehi....dove vai? Non mi fai le coccole?>>chiede.
<<Non faccio mai le coccole dopo una scopata>>rispondo a tono,mentre mi accendo una sigaretta.
<<Ma io...ho sentito delle sensazioni...>>tenta di dire ma io scoppio a ridere.
<<Gioiello,eri una scopata e basta. Lo sapevo io e lo sapevi anche tu. Non montarti la testa>>la precedo e lei sbuffa.
<<Siete tutti uguali>>sbotta,mentre io ormai stufo di questa situazione,esco dal bagno del bar,lasciandola sola.
Che strazio.
Non sono riuscito a baciarla.
No.
Io, Filippo Fanti,non sono riuscito a baciare una ragazza.
Perché in mente ho solo quel bacio.
Sono passati tre giorni ormai e io,non me la sono tolta dalla testa.
È così...inevitabile.
Quelle labbra morbide,tenute in tiro da un lucidalabbra alla ciliegia,il suo profumo,le sue mani,il suo respiro...che, Dio mi sento morire se ci ripenso.
Nel frattempo lei è uscita con Andrea,il giornalista.
Ci conosciamo solo perché al liceo,mi dava ripetizioni di matematica...finita lì.
E provo un minimo senso di gelosia nel sapere che...che magari lui può averla baciata.
Salgo in auto e decido di andare sotto casa di lei,non so perché ma ho un brutto presentimento.
Arrivo e la vedo seduta su un marciapiede,con una valigia accanto e il suo micio nero chiuso in una gabbietta.
<<Ehi... cos'è successo?>>chiedo,uscendo dall'auto.
Mi siedo accanto a lei,che non smette un attimo di piangere.
<<Non pagavo l'affitto da mesi...avevo promesso di farlo il mese che viene ma...ma mi hanno buttato fuori di casa>>dice,fra le lacrime.
<<Mi dispiace....>>cerco di consolarla.
<<Non so dove cavolo andare. Non lo so proprio! Non ho nessun posto nel mondo...>>mormora fra sé e sé.
<<Facciamo così:stasera usciamo io,te e questa valigia,e poi vediamo dove ci porta il destino... Va bene?>>chiede e sorride.
<<Perché sei così gentile?>>chiede mentre io inizio a guidare.
<<Perché so cosa vuol dire essere nella merda e non avere nessuno>>rispondo monocorde.
<<Mi piacerebbe conoscerti...>>mormora,guardando fuori dal finestrino.
<<Davanti ad un Campari soda,magari>>sorrido.
<<Io intendevo...conoscere veramente Filippo e non Irama>>dice con così tanta sincerità che le brillano gli occhi.
<<Magari un giorno...magari>>sottolineo il dubbio,lasciando che il silenzio diventi la melodia di questo abitacolo.
Dopo dieci minuti arriviamo davanti ad un pub nella periferia di Milano.
Lo conosco perché ci venivo quando volevo prendermi le mie prime sbronze.
Entro nel locale,mentre Armonia si stringe dentro la sua giacca di pelle:vari tavoli sono occupati da gruppi di persone maledettamente ubriache,altri da uomini soli e altri ancora da ragazze con l'anima spenta.
Ci sediamo in un tavolo lontano dagli altri,mentre una cameriera anziana prende il nostro ordine.
<<Due Coco beach,grazie>>.








Armonia pov's.
Dopo quel drink mi sono sciolta un po',iniziando a chiacchierare con Filippo.
È una persona davvero piacevole e,se non fosse che è testardo,sarebbe il ragazzo perfetto per me.
<<Sei brilla,piccolina?>>chiede,sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Scuoto la testa,sorridendo.
<<Reggo più di quanto pensi>>lo sfido,facendogli l'occhiolino.
È tutta la sera che ci sta, spudoratamente provando con me ma...ma c'è come un qualcosa che lo blocca.
Non riesco a capire di preciso cosa.
Sorride,spensierato e gentile ma,poi torna immediatamente arrogante e distaccato.
<<Facciamo un accordo>>propone<<ad ogni lezione,ti permetto di farmi una domanda personale>>dice.
<<Sai dove andare a colpire eh>>ridacchio,spinta dalla curiosità accetto.
<<Faccio anche lezioni di vita,se vuoi>>propone scherzosamente.
<<Parteciperei a tutte>>rispondo arrossendo.
<<Puoi dormire nella casa in cui ci incontriamo...se ti va>>propone.
<<Beh ...mi stai proponendo una cosa fin troppo grande e bella per me...davvero, probabilmente non sono nemmeno in grado di...>>
<<Prendere o lasciare:non perdo tempo>>
Ragiono qualche secondo:tanto sarà solo per qualche mese,no?
Non c'è nulla di male....fra colleghi e confidenti,mi sta aiutando.
<<Accetto....ma durerà solo qualche mese,promesso>>lo avverto mentre lui sorride.
Paga anche il mio cocktail e quando siamo nel parcheggio mi offre una sigaretta.
<<Sei una ragazzina sveglia per la tua età>>dice,mentre guarda la luna.
<<La vita ti insegna ad essere maturo. Io sono solo una ragazzina>>
<<Una ragazzina davvero bella>>
<<E tu un uomo,davvero bello>>
Sorridiamo entrambi mentre vari clacson interrompono la meravigliosa atmosfera che si era creata.
<<Sali prima che ci beccano>>sorride.
In auto,sento un elettricità pazzesca.
Qualcosa di...di forte,potente,che non puoi ignorare.
Ci guardiamo per qualche istante quando parcheggia sotto la mia "nuova" casa.
E poi ci manca il respiro.
Mentre iniziamo a baciarci così velocemente che nemmeno capisco cosa sto facendo.
Lui mi accarezza i capelli,mentre le nostre labbra scivolano fra di loro.
<<Sei sempre così dolce...>>sussurra mentre una sua mano si insinua sotto la mia maglietta.
<<Siamo ....in,in auto....e...>>cerco di fermarlo e lui ridacchia.
<<Ti eccita l'idea?>>chiede direttamente nell'orecchio,provocandomi una scarica di brividi.
<<Possiamo salire...io preferisco>>chiedo,diventando paonazza.
Lui sorride,prendendomi per mano e iniziando a salire velocemente le scale del condominio.
La sensazione stupenda delle nostre dita intrecciate mi fa sospirare l'ennesima volta.
Sono una romantica.
Niente da fare.
<<Ti voglio....>>sussurra mentre rimaniamo appiccicati,passando per il lungo corridoio.
La sua bocca scende,mentre mi lascia dei baci umidi su tutto il collo,io chiudo gli occhi:non capisco più niente.
Inizia a spogliarsi e spogliarmi in maniera scoordinata,senza fiato.
Non so come muovermi,ne cosa fare quindi mi limito a guardarlo e obbedire.
Mi guarda con quei suoi occhi chiari che mi fanno sentire in soggezzione in una maniera spropositata.
<<Girati>>dice,mentre io obbedisco e gli do le spalle.
Non so davvero cosa voglia farmi:così,respiro lentamente,aspettando una sua mossa.
Il suo respiro batte fortissimo sulla mia nuca,mentre le sue dita,tracciano i contorni della mia colonna vertebrale.
Chiudo gli occhi:il suo tocco caldo è qualcosa di estremamente eccitante.
Mi lascia un bacio all'altezza dell'orecchio,mentre con le dita,sgancia abilmente il reggiseno.
Trattengo il fiato:non mi sono mai e sottolineo mai mostrata senza intimo davanti ad un uomo.
<<Io..io non..>>balbetto e lui sorride.
<<Lascia che ti guidi io,non preoccuparti>>mi rassicura,mentre non so in quale maniera,mi ritrovo distesa sulle lenzuola color crema,che profumano di rosa.
Mi bacia,ancora,ancora,ancora e ancora,come se avesse un bisogno carnale delle mie labbra.
Scende,leccando avidamente un lembo di pelle alla base del collo,mentre io,non sapevo sinceramente come muovermi.
Poi torna a guardarmi e sospiro:sono totalmente sua.
<<Vuoi...vuoi provare a toccarmi?>>chiede mentre io arrossisco.
Il mio sguardo scende e noto che,ragazzi,c'è davvero tanta roba.
Mi viene da ridere,e infatti gli scoppio a ridere in faccia.
<<Scusa...sono,sono in imbarazzo>>continuo,mentre lo contagio e ride anche lui.
Poi torna serio,capisce che, probabilmente stasera,non farò nulla a lui....ma le sue mani possono fare quello che vogliono a me.
Penso che afferra al volo il mio pensiero,scendendo di più con le dita e andando ad accarezzare le mie gambe.
Poi ad un tratto,si concentra sul mio centro e mi sciolgo come un ghiacciolo.
<<Brava,brava piccola guardami...>>annuisce non appena mi sfiora l'intimo scuro.
Sono ancora con le mutandine addosso ma sa dove andare a toccare e...ed è una sensazione bellissima.
<<Ti piace?>>chiede,mentre io chiudo gli occhi e con le mani cerco di stringere le lenzuola.
Annuisco,incapace di fare altro.
<<Avanti,fammelo sentire...dimmelo che ti piace quando ti tocco...>>sussurra,mentre con un movimento rapido inizia a sfilarmi le mutandine.
Sono nuda,sotto di lui.
<<Ti prego,continua...>>lo prego,aprendo delicatamente gli occhi.
Aspetto una sua mossa,che non arriva.
È fermo a fissarmi,come quando si guarda l'oceano.
Prendo coraggio e mi sporgo a baciarlo,mentre le sue dita ricominciamo ad accarezzarmi.
<<Irama....>>sussurro,mentre lo sento sorridere sulla mia pelle.
<<Chiamami come quando mi pensi...>>risponde,mentre strofina il pollice sul mio punto debole.
<<Filippo...>>mugolo,mentre mi manca il fiato,e forse,anche un minimo di lucidità.
Mi piace così tanto che non riesco a stare ferma...non riesco a capire niente se non che è una sensazione stupenda e non vorrei smettere mai.
Non riesco a mantenere gli occhi aperti,penso che morirei dalla vergogna e sinceramente,in questo momento è l'ultimo dei miei pensieri.
Sento la mia carne inumidirsi ancora di più e inizia a mancarmi l'aria.
<<Filippo...ti prego non...>>mi si stringe il cuore<<...continua...ti prego>>mi trema la voce,mentre le sue dita si muovono più velocemente.
Apro gli occhi:lo ritrovo a fissarmi con le labbra schiuse.
Dio quel paio di occhi....mi fanno impazzire.
Con una mano lo porto giù,mentre inizio a baciarlo con vigore,per cercare di prendere aria.
<<Filippo...non so cosa fare...>>mormoro sinceramente mentre i miei muscoli iniziano ad irrigidirsi.
<<Lasciati andare,per me piccola...>>sussurra e per un millesimo di secondo lo guardo.
Stringo le gambe mentre perdo completamente la percezione con il mondo terreno. Continuo a richiamarlo,senza riuscire a dire altro mentre le mie mani si aggrappano una alle lenzuola e l'altra ad il suo bicipite. Sono felice.
Non so nemmeno come si respira,come si parla,come si vive.
Mi sono persa,nel mio primo orgasmo.
Primo,non proprio ma,il primo creato da un uomo.
Mi bacia,questa volta di sua iniziativa,e quando finisce mi fissa.
<<Lecca>>ordina,posando l'indice e il medio sulle mie labbra<<dai,non vergognarti>>continua sorridendo.
Lo faccio,guardandolo,come a cercare una qualche smorfia di disappunto.
Che non arriva...anzi,penso che possa prendere e fare sesso con me fino a domani mattina.
<<Brava,come primo orgasmo è stato...bello da vedere>>commenta,mentre scende dal letto per raggiungere il suo amato pacchetto di sigarette.
Mi sono ricordata solo ora di essere completamente nuda:mi copro con il lenzuolo leggero.
<<Tu...non vuoi che...ehm,ricambi?>>chiedo e lo vedo sorridere.
<<Stai tranquilla,il mio amichetto quaggiù poi si calma da solo>>dice ed io scoppio a ridere nuovamente.
<<Imbarazzo?>>chiede.
<<No... è che non ci credo nemmeno io>>rispondo.
Beh sì,non è stato male come incontro.

Armonia//Irama PlumeWhere stories live. Discover now