☆ his daughter ☆

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Lupin sospira prima di parlare, il mio cuore batte a mille: non so per cosa, credo per la paura che gli possa sfuggire qualcosa che gli ho confidato.

"Sapete che è Sophie è una metamorfomaga, no?" chiede ai due ragazzi di fianco a me.

Annuiscono all'unisono, strano come una cosa che prima amavo di loro due mi stia iniziando a dare molto fastidio. Il professore fa un respiro profondo, poi continua a parlare.

"Ma non vi ha detto che è una Vira Animi"

"Avrei dovuto?" chiedo con tono infastidito.

In questo momento, Lupin si sta proprio pentendo di avere un rapporto di fiducia con me, glielo leggo negli occhi.

"Lei cambia i poteri secondo le sue emozioni ed essendo visibilmente triste per colpa vostra siete in pericolo, quindi state attenti"

Fa uscire i gemelli, che ridono all'ordine del professore per me di stare lì da lui per un altro po'. Loro se ne vanno, senza neanche rivolgermi un saluto, sento i capelli intensificare il bianco.

"Sophie, ti sei mai chiesta perché il tuo cognome è Black?" chiede, facendomi tornare con i piedi saldi a terra.

Ci ho pensato, e sono arrivata alla conclusione che è ovvio chi sia mio padre, e confermare la sua identità mi spaventa alquanto.

"Mio padre è Sirius Black, vero?" appena annuisce, sento una gran fitta al cuore.

I ricordi dell'anno scorso, di quando tutti avevano paura di me perchè figlia di Bellatrix, mi assalgono tutti in una volta. Non possono scoprire che Sirius Black è mio padre, non possono assolutamente.

Non ho paura, certo, solo una fortissima ansia che nessuno si voglia più avvicinare a me.

"Grazie professore" sorrido debolmente, ha capito le mie preoccupazioni "So che è un lupo mannaro, ma è la persona migliore che conosco"

Sorride debolmente e mi ringrazia con lo sguardo, prima che io esca dalla stanza, con la mente più leggera ma il cuore il doppio più pesante.

[...]

Mi sveglio e vado in Sala Grande per fare colazione: gli sguardi di tutti mi bruciano addosso. Sono tutti seduti nei tavoli a gruppi e in ogni gruppo c'è una Gazzetta del Profeta in mano a qualcuno. Mi avvicino a Ron, Harry e Hermione.

"Ciao ragazzi" li saluto sorridente.

Loro mi ignorano completamente, neanche si girano. Prendo la Gazzetta del Profeta dalle mani di Ron: lo sapevo.

Sirius Black vicino a Hogwarts!!! Si dice che sia stato aiutato da Sofia Pervinca Penelope Black, studentessa Grifondoro del terzo anno, che si è scoperto da poco essere sua figlia. Verrà punita la ragazza?

E di nuovo, sento qualcuno chiamarmi assassina, pazza, mi accusano di voler uccidere uno dei miei migliori amici.

I capelli mi diventano rossi, rossi fuoco, sento un brivido percormi la schiena e negli occhi mi compaiono delle scie di lava incandescente. Li sento bollire di rabbia.

"Ho sempre saputo che fossi una di loro, una mangiamorte" mi dice Ron, guardandomi direttamente negli occhi.

Harry, di fianco a lui, annuisce, anche spaventato. Scappo via piangendo: solo io lo sapevo, io e il professor Lupin.

Mi dirigo verso il suo ufficio e, senza neanche bussare, entro. Anche lui ha la stessa copia del giornale in mano, è preoccupato quanto me.

"Ho mandato un gufo alla Gazzetta del Profeta, mi dovrebbe arrivare la risposta tra poco" dice, appena entro.

Entrambi ci chiediamo più di ogni altra cosa chi potrebbe mai aver fatto da informatore a loro. Mi assicura che appena sapremo l'artefice, lui lo segnalerà a Silente e questo sarà punito.

Mi appoggio per terra, con la schiena sul muro, e le mani sul viso. Non potrei aspoettarmi una cosa del genere da nessuno, sinceramente, nessuno prova un odio tale nei miei confronti.

Anzi, a quanto pare si.

"Remus, dobbiamo scambiare due parole" dice il preside entrando.

Esco dall'ufficio del professore e mi siedo sui gradini della scala a chiocciola che porta alla stanza da cui sono appena uscita, scoppio a piangere.

Dopo pochi minuti Silente esce dall'ufficio di Lupin, mi nascondo con la mano gli occhi lucidi e gonfi. Non ho voglia che il preside provi pena per me, anche se probabilmente già lo fa.

"Signorina Black, non deve far finta di stare bene davanti a me. Non ci si deve mai vergognare delle proprie lacrime, se lo ricordi" mi rivolge un sorriso, io annuisco

Lupin esce dall'ufficio e si siede di fianco a me, una lettera con il sigillo della Gazzetta del Profeta in mano. Me la da e io, con le mani tremanti, la apro.

Non saremmo tenuti, in teoria, a rivelarle l'identità deinnoatri informatori, ma comprendendo la gravità dellla situazione ci sentiamo in dovere di risponderle: Fred e George Weasley ci hanno fornito l'informazione. Mi dispiace per la ragazza.

Il mio corpo non reagisce ad alcun stimolo. I miei occhi pieni di lacrime mi impediscono di vedere i miei capelli, diventati ormai neri, senza colore.
È come se una cosa si fosse spezzata in me, non sono delusa, non sono arrabbiata, non provo niente.

Mi sento spezzare in due il cuore da una sega dai denti finissimi.

"Ha presente la freccia di cupido? Il mito babbano" me ne esco io, di punto in bianco.

Lupin annuisce.

"Ecco, questa volta era una spada"

Questa volta ascolta il cuore per favore...

Sì, ha ragione. Prendo tutte le forze che ho e corro verso la porta, con gli occhi increduli di Lupin puntati sopra.

Mi ritrovo in mezzo al corridoio del settimo piano con i capelli tutti rossi.
Mi piazzo davanti al quadro della Signora Grassa e dico la parola d'ordine.
Vedo Fred e George ridere e scherzare insieme ad Angelina.

"Perchè??" gli urlo contro.

Mi ignorano completamente. Fred inizia a baciare Angelina.

Sto per saltargli al collo quando sento delle mani fermarmi dalla schiena: Harry e Ron, come fanno a non capire.

"LASCIATEMI!" mi dimeno, ma loro sono più forti di me.

Sento un aggregato di energia calda formarsi all'interno del mio petto e crescere man mano che continuo a muovermi.

"Vi odio, lasciatemi!" cresce sempre di più.

"Non ti faccio uccidere mio fratello" mi risponde Ron.

Esplodo: tutti i presenti volano all'indietro, come un potente stupeficium lanciato dal mago più potente del mondo.

Prima che tutti si possano anche solo accorgere di quello che è successo, scappo in dormitorio. Apro la porta e vedo che ci sono Ginny ed Hermione, faccio per uscire di nuovo ma mi fermano.

"Che hai fatto?" chiede Ginny, preoccupata.

Mi siedo sul letto: quella mia uscita di prima mi ha distrutto, non so cosa mi sia successo ma so che non lo avevo mai fatto prima.

"Fred e George lo hanno detto alla Gazzetta" sospiro, sento le lacrime salirmi agli occhi.

Il venticello entra dalla finestra aperta di fianco a noi, nelle mie condizioni sento ancora di più il freddo. I capelli ritornano bianchi, e gli occhi ghiaccio.

Mi chiedono il perchè, io non ho idea di cosa rispondergli se non iniziare a piangere. In fondo non hanno alcun motivo: Fred ha iniziato a trascurare me e George perchè stava sempre con Angelina, ma George mi ha lasciato da sola completamente a caso.

"Allora glielo chiedo io, perchè è impossibile che Fred e George trascurano la la loro migliore amica" ammette la rossa prima di uscire dalla stanza, non ho avuto neanche voglia di ribattere.

Strano quanto faccia male quando un amico va via e lascia dietro sé soltanto il silenzio.

fred weasley ~ you are my sunshineTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang