☆ she loves you ☆

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Primo ottobre, ore 7.30 a.m: il matrimonio di George e Angelina inizia tra quattro ore, e io sono estremamente in ritardo.

Sono passati tre mesi e mezzo dall'ultima volta che ho visto Fred, nel camerino del pub, non gli ho nè scritto nè detto più nulla da quella sera. Tra circa un'ora, sarò obbligata a rivederlo, e con lui tutta la sua famiglia.

Che ansia.

"Tranquilla, andrà tutto bene" Vinal, dal bagno dentro camera mia.

No, non è nulla, solo cose occasionali. A lui sta bene, sa tutta la storia tra me e Fred e sa che sono ancora innamorato follemente di lui, e va bene così.

Siamo felici entrambi, immagino.

"Mi odiano tutti tranne George e Ginny in quella famiglia, non credo di poter stare tranquilla" ammetto, sto per andare incontro ad una crisi nervosa mentre vesto Dora fluttuante.

Diciasette mesi, e quelle due creature sembrano caricate a molla: Dora non ha mai i piedi per terra, solo quando dorme, e George è l'iperattività in persona. Sono fantastici, io li amo troppo.

"Non ti odiano" esce dal bagno con una camicia color panna, la cravatta dello stesso colore degli occhi "Ti ricordi, a fine agosto, quando hanno invitato tutti a casa loro ma te non sei venuta?"

Annuisco: era per la festa dell'Estate, Ginny mi aveva pregato di andare ma non ce la potevo fare, mi sentivo in colpa. Perfino mia mamma è andata, quella sera, e da lì lei e Molly sono molto amiche.

"Ecco" si pettina i capelli all'indietro, è molto bello "Ginny mi ha detto che sua mamma ha odiato Fred per mesi per il modo in cui ti ha trattata"

Ridacchio, Molly e Arthur mi hanno sempre considerato come una loro ottava figlia, mi hanno preso sotto la loro ala protettrice dalla prima volta in cui ho messo piede nella loro casa.

Ginny ci ha detto che possiamo usare la Metropolvere, e piombare nel loro salotto con Vinal mi sembra l'idea più stupida che mi poteva venire. Eppure è l'unico modo per portare i miei bambini con me.

"Tu sei pronto?" dico mentre cerco di allacciarmi il vestito di seta verde che mi hanno regalato Ness e Verity per il mio diciottesimo compleanno.

Sento le sue mani sulla schiena, mi lega i lacci del vestito e mi abbraccia da dietro, vedo il nostro riflesso dallo specchio davanti a noi. Sospiro, mi dispiace usarlo e basta.

"Bene" mi separo dal mio amico velocemente, credo cinsia rimasto un po' male "Io prendo George, tu Dora...quella bimba nutre una strana adorazione nei tuoi confronti"

Con una movimento di capelli all'aria, Vinal si volta verso la mia bambina a mezz'aria, la afferra dai fianchi paffutelli e la stringe forte a sè.

George, che corre per casa come un matto, sfoggiando ai vari mobili della casa - e a sua nonna - il suo completo nuovo per il matrimonio del suo zio preferito, si fa prendere molto difficilmente.

Dopo una decina di minuti a rincorrere quella peste per il nostro enorme - per modo di dire - appartamento, mi ritrovo davanti al camino, a prendere lunghi respiri profondi prima di varcare la soglia della Tana dopo anni.

Vinal, Dora e mia mamma sono già andati, manchiamo solo io e George.


Non succederà nulla, no? Sarà veloce, mi divertirò moltissimo e non dovrò rivolgere a Fred neppure uno sguardo. Facile, rapido, indolore.

La metropolvere che ho in mano cade appena apro il pugno ben serrato, al suono delle parole "la Tana" un vortice ci risucchia e, in meno di un secondo, sento il tipico odore di polvere da sparo e biscotti al burro che tutte le volte mi innondava le narici: non è cambiato niente, è sempre casa.

fred weasley ~ you are my sunshineWhere stories live. Discover now