☆ king's cross ☆

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Mi sveglio distesa per terra, a King's Cross, sentendo ancora le voci dei miei amici chiamarmi e le risate di Bellatrix. Vedo una panchina, mi siedo. Compare una luce nera e io mi inizio a guardare intorno: è la stessa identica situazione del sogno che ho fatto durante le vacanze di Natale.

Mi alzo di scatto, urlo qualsiasi cosa mi passi dalla mente, cercando in tutti i modi di avvisare mio padre, dirgli che non deve combattere, che morirà. Piango, come non ho mai pianto prima, ma una mano mi accarezza la schiena, mi giro con la paura negli occhi.

"Sophie, tranquilla" è James, il padre di Harry, sorride nello stesso modo del figlio "Cavolo, hai gli occhi uguali a tuo padre" sorrido, e guardo per terra: il pavimento bianco infinito sembra quasi non esistere.

"Quando sono triste ho gli occhi azzurri, i miei naturali sono quelli di mia mamma, anche se non l'ho mai vista" la voce mi si spezza.

Lo guardo: sembra così reale, tutto è troppo reale per essere un sogno.

"Dove sono?" chiedo, incuriosita, lui si guarda attorno.

"Nel bilico, sei a un passo dalla morte" indica quella ombra nera che si avvicina, l'ansia che emana pervade il mio corpo "tuttavia hai ancora la possibilità di rimanere viva"

Vedo un grande buco dietro di noi, non si è aperto da molto perchè quando sono arrivata non c'era. La battaglia è al di fuori, sarebbe quello che vedrei se fossi viva, probabilmente.

"Perchè non sono morta?" torno a guardarlo, è assurdo.

"Stai morendo, però hai più ragioni per vivere che per morire, perciò il tuo corpo sta attuando una specie di meccanismo di autodifesa"

Guardo in basso, non ho idea di cosa fare: essere così forte da tornare in vita ma allo stesso tempo terribilmente egoista, o equa ma lasciare tutto il mondo reale alle mie spalle?

Potrei effettivamente salvare mio padre, guardo la finestra dei miei occhi.

"Cosa devo fare per tornare in vita?" devo buttarmi oltre i miei occhi, solo quello.

Mi volto, non vedo cosa succede, ma spero che mio padre sia ancora vivo. Mi butterò nel viro di pochissimi secondi e utilizzarò il mio potere che, prima o poi, userò anche con Fred. Poi mia mamma verrà da me, vivremo felici per sempre.

James sorride e guarda dietro di me, sembra che abbia visto un fantasma. Si alza di corsa, e io mi giro: è un'altra figura, cerco di metterla a fuoco.

James urla il suo nome in codice, e io mi rendo conto.

"Papà??" le lacrime mi scorrono sulle guance, le sento chiaramente.

Mi alzo e corro verso di loro, che si abbracciano. Abbraccia forte anche me, e mi bacia la testa, io piango sulla sua giacca.

"No, dovevo salvarti, come è successo?" la mia voce trema più del mio corpo, stringo mio padre più forte del solito, molto più forte di quanto io sia capace.

"È stata Bellatrix" anche lui mi stringe forte.

Non voglio tornare indietro senza di lui, gli propongo di oltrepassare il buco insieme. Piango, si separa dall'abbraccio e mi guarda attentamente, dritto negli occhi.

"Oppure esco e ti piango addosso, ho salvato Fred nel sogno così" non riesco a non singhiozzare.

Ha oltrepassato l'arcata, dice, ormai non può più tornare indietro.

"Però tu puoi farlo, Sophie" dice.

Scuoto la testa, in preda alle lacrime. Non posso, non adesso che avevo una vita che mi andava bene, un padre a cui voglio un mondo di bene. Mi accascio a terra, l'ombra nera è a pochissimi metri da me, posso vederla nella sua interezza.

fred weasley ~ you are my sunshineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora