☆ we are sorry ☆

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Fred POV

Due settimane, chiusi in camera nostra fingendoci malati, per progettare le nostre scuse. Dodici giorni, quattrodici ore e ventitré minuti, senza mangiare e senza bere, le uniche volte in cui siamo usciti sono state le ore per i GUFO.

Non può non perdonaci, spero che possa perdonarci, in realtà.

Questa mattina, durante colazione, entreremo in Sala Grande con le scope a velocità della luce e faremo esplodere tanti di quei fuochi d'artificio che Hogwarts potrebbe scoppiare.

E poi, io passerò sopra il tavolo di Grifondoro, dove sicuramente ci sarà lei, e la prenderò su con me fino a raggiungere le stelle insieme. Stelle è un mio modo metaforico per intendere le scintille dei fuochi.

Mancano tre ore alle otto di mattina, ed entrambi moriamo dall'ansia nei nostri letti, con la finestra aperta per il caldo che pian piano si stava formando nella stanza. Mi siedo al bordo del materasso, per guardare mio fratello, che a sua volta fissa il soffitto.

"Andrà tutto bene" non lo penso sul serio, lo dico solo perchè voglio cercare di tranquillizzarlo.

Tecnicamente, tutto potrebbe andare storto, potrebbe essere che noi ci addormentiamo tra poco e di conseguenza ci svegliamo troppo tardi, oppure i fuochi non partono, non troviamo le scope, e troppe altre cose.

Annuisce e si sposta di lato, dandomi le spalle. Mi alzo e vado alla finestra: non c'è nulla di più bello dell'alba vista da Hogwarts, con il vento leggero che ti arriva sulla pelle e ti da una sensazione di competa rinascita.

Forse c'è qualcosa, o qualcuno, di più bello, ma non lo dico ad alta voce per paura che poi il mio cervello si faccia strane idee. O mio fratello.

Già me lo ha detto, George, che pensa che io sia innamorato di lei: ho insistito tanto per farle questa enorme, gigantesca sorpresa, e lui dice che non è per nulla segno di un amore fraterno, anzi.

Ma lo sa, lo sappiamo tutti, che poi alla fine è solo quello.

Chiudo la finestra e appoggio la testa al vetro di questa, freddo, e in poco tempo mi addormento, sognando Sophie, che dopo tempo mi abbraccia.

Vengo svegliato dalla mia brutta copia, che in mano alle nostre fantastiche scope: il dormitorio è vuoto, saranno tutti a colazione. Mi alzo in fretta e mi vesto al volo, prendiamo tutti i nostri congegni e corriamo entrambi senza dire una parola davanti alla porta della Sala Grande, aperta.

Riesco a vedere Sophie ridere con Ron e Harry, vorrei tanto essere al loro posto. E se tutto va bene, nel giro di mezz'ora potrei esserci.

"Pronto, Fred?" chiede la mia brutta copia, il tono eccitato e sicurissimo.

Ci sentiamo esattamente nello stesso modo. Accendo la miccia che tra qualche secondo farà partire tutte le decine di fuochi che abbiamo dietro, già qualcuno nella Sala ci sta guardando.

"Pronto, George!" rispondo con la stessa energia.

Stacchiamo i piedi dal terreno e, appena la cordina brucia tutta fino alla base, partiamo, con dietro il casino più totale.

Tutti cominciano ad applaudire, fischiare e ridere. Il mio sguardo fisso sulla mia migliore amica: i capelli le si colorano di rosa, è innamorata delle nostra arte, e sorride, Godric che bella. Mi fiondo dietro di lei e la faccio girare verso di me.

Senza dire una parola, le dico che voglio che lei salga sulla scopa con me. E, senza che lei dica una parola, sale, e voliamo su di fianco a George. La folla acclama, e noi facciamo partire l'ultimo, quello importante.

fred weasley ~ you are my sunshineWhere stories live. Discover now