Ventuno

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Skylar's POV:

"Non sapevo che tu fossi qui," disse Blake proprio nel momento in cui aprii la porta d'ingresso.

Il sorrisetto sul suo volto diceva chiaramente il contrario.

Lo guardai con ansia e rimasi contro lo stipite della porta. Avevo le mani molto appiccicose di sudore mentre incrociavo le braccia. Era così diverso da Caden e non potevo fare a meno di notarlo. Occhi della stessa tonalità della maglietta blu che indossava e capelli di un biondo più scuro di quelli di Alex.

Non aveva alcuna somiglianza con Caden. Beh, forse a parte quel sorrisetto. Forse non erano affatto fratelli biologici.

Dopotutto, non avevo proprio avuto la possibilità di chiederlo a Caden. E poi, che tipo di ostilità poteva nascere tra due fratelli?

"Sei Skylar, vero?" Chiese, rompendo ancora una volta il silenzio. A differenza di me, non sembrava per niente teso. Io, d'altra parte, stavo immobile come una dannata statua in casa mia.

"Sì," risposi, annuii, poi cercai di non accigliarmi mentre lo fissavo. "E a quanto pare sei qui per il documento."

Non era così, mi gridò una vocina nella testa. Non poteva essere qui solo per un cazzo di file.

"Sì." Lui annuì lentamente, il sorrisetto ancora sulle labbra. "Mi farai accomodare?"

"No?" Mi accigliai. "Non penso che sia necessario."

I suoi occhi si spalancarono fingendo dolore. "Ahia. I tuoi genitori sono molto più ospitali di così."

"Non sai niente dei miei genitori."

"Sì, in realtà." Mi stava lanciando di nuovo quello sguardo. Quello che diceva di sapere qualcosa che io non sapevo. "Non è la prima volta che vedo la tua casa, tesoro."

Mi bloccai. "Lo so. Mia madre mi ha presentato ai tuoi genitori."

"Non stavo parlando di quella notte."

I miei occhi si spalancarono. È stato qui più di una volta? "Cosa? Quando? Non credo di aver mai–"

"Sei spaventata?" Si infilò le mani in tasca e il suo sorrisetto cominciò lentamente a farmi incazzare.

Stavo lentamente iniziando a odiarlo. Forse, dopotutto, aveva qualcosa in comune con Caden.

"Perché prometto che non ti toccherò." Aggiunse, lentamente e così dannatamente sicuro di sé. "A meno che, naturalmente, tu non voglia che lo faccia."

"Ovviamente no." Scattai, poi lo guardai male. "Sei qui per il documento. E c'è anche mia madre al telefono." Feci un passo indietro. "Quindi se provi ad avvicinarti a me–"

Blake mi superò ed entrò in casa, bloccandomi. "Come sei puntigliosa."

Strinsi i pugni.

"Grazie per avermi invitato a entrare." Ghignò. "È molto gentile da parte tua."

Allora non potei fare a meno di guardarlo accigliata. Aveva sicuramente qualcosa in mente ed ero troppo ansiosa per spingerlo fuori di casa.

Lanciai un'occhiata alla porta d'ingresso aperta e non mi presi la briga di chiuderla prima di entrare con Blake che mi seguiva da vicino.

"Che casa affascinante, eh?" Disse dietro di me.

"Adesso puoi stare zitto."

Lo sentii ridere piano dietro di me. "È per questo che il mio carissimo fratello ti sta dietro? Perché non hai paura di dirgli che è uno stronzo?"

Bitter Heart | ✔ (Italian Translation)Where stories live. Discover now