Ventotto

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Skylar's POV:

I miei genitori erano tornati a casa la mattina dopo. O forse lo fece solo mio padre. Non lo sapevo con certezza.

Non quando nel momento in cui mi svegliai, se ne erano andati ancora una volta. E le uniche due cose mi avevano fatto pensare che erano stati qui proprio poche ore fa era il nuovo sistema di allarme installato, e un piccolo biglietto attaccato al frigorifero.

Era scritto con la calligrafia ordinata di papà. Non persi tempo a leggerlo. Non persi tempo nemmeno a chiamarli al telefono.

Tutto quello che potevo fare era appoggiarmi al bancone della cucina e chiedermi come sarebbe stato se non fossi figlia unica. Forse in questo modo i miei genitori non sarebbero stati così dannatamente negligenti.

Passarono due giorni interi senza alcun contatto da parte dei miei genitori. Mia madre, però, una volta mi aveva mandato un messaggio, dandomi le istruzioni sul nuovo sistema di allarme. Come se quella fosse la cosa più importante in questo momento.

Probabilmente entrambi stavano solo cercando di tirarla per le lunghe ancora di più, cercando di trovare qualcosa da dirmi. E avevo la sensazione che non mi avrebbero detto la verità. Perché se avessero voluto, mi avrebbero detto tutto in quella telefonata.

Ma non l'avevano fatto. Non potevo lasciarlo andare così facilmente. Non meritavo una spiegazione?

A scuola, però, le cose andavano avanti allo stesso modo. Non vidi Caden dopo l'incidente a casa mia. Non lo vidi nei corridoi della scuola e nemmeno in classe. E se lo vedevo una o due volte, neanche lui si disturbava a fare due chiacchiere.

Non che mi stessi lamentando. Fino a quando non iniziai a sentirmi in colpa per il modo in cui mi ero comportata con lui quella notte.

Ero stata scortese quando il minimo che avrei potuto fare sarebbe stato ringraziarlo dopo che mi aveva praticamente salvato la vita. Forse avevo sbagliato ad accusarlo in quel modo. Solo perché mi aveva quasi baciata e mi aveva creato un caos di emozioni, non significava che fosse stato lui a organizzare tutta quell'irruzione quando fu lui ad aiutarmi. Sarebbe potuta andare molto peggio se Caden non fosse stato lì.

Provai a respingere quel leggero senso di colpa, ma non funzionò.

Avevo bisogno di scusarmi con lui.

Così decisi che la mattina dopo sarei andata a scuola un po' prima. Se tutto fosse andato bene, l'aula sarebbe stata vuota e Caden sarebbe stato lì, che, siamo onesti, chi stavo prendendo in giro? E poi sarei andata da lui e mi sarei scusata. Questo era il minimo che potessi fare.

Ma il mio piano andò completamente in fumo quando la mattina dopo mi svegliai un po' troppo tardi del solito.

Mancavano solo cinque minuti prima che iniziasse la mia prima lezione. Alex non si era nemmeno preso la briga di svegliarmi, tutto a causa dei postumi della festa di ieri sera. Stava ancora dormendo quando l'avevo chiamato, a quanto pare stava saltando di nuovo la scuola.

Ecco cosa si faceva per fare festa.

In qualche modo riuscii ad arrivare a scuola, senza il passaggio di Alex, correndo nei corridoi verso la mia classe.

Ero decisamente sfinita oggi.

E in realtà ne ero così sicura, soprattutto perché la prima lezione era fisica e il professore Frank odiava quando arrivavo tardi: qualcosa che volevo dire, non accadeva molto spesso, ma era successo.

Mi avrebbe ucciso e avrebbe inviato una di quelle e-mail di reclamo ai miei genitori e sarei finita in punizione.

Dio, perché mi succedeva sempre questo?

Bitter Heart | ✔ (Italian Translation)Where stories live. Discover now