Quarantaquattro

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Skylar's POV:

Avevo preso dieci nel test di fisica.

Tutto grazie a Blake, cosa che non avevo intenzione di dire ad alta voce molto presto. Quel ragazzo era il motivo per cui Alex aveva fatto quello che aveva fatto. Il motivo per cui Alex aveva tradito la mia fiducia. L'unica ragione per cui Alex non era qui in questo momento, a festeggiare questa grande fottuta vittoria con me.

Se non c'era Alex con cui festeggiare, che razza di vittoria era?

D'altra parte, stavo quasi saltando di gioia all'idea di spiccicare il compito in faccia a mia madre. Non in senso così letterale, ovviamente. Anche lei aveva bisogno di essere orgogliosa di me a volte, in mezzo alla sua vita così frenetica.

Quando tornai a casa, però, l'atmosfera era molto diversa dal solito.

"C'è un matrimonio in corso." Disse proprio lei. Sembrava molto impegnata con le scartoffie sparse sul bancone della cucina. Mio padre, invece, non si vedeva da nessuna parte.

"Ehm, cosa?" chiesi, gettando lo zaino sul divano e andando verso di lei. "Quale matrimonio?"

"Con un ragazzo molto simpatico che ha un lavoro dignitoso." Lei si voltò e mi guardò. "Ed è molto gentile."

Le mie labbra si aprirono per l'orrore. "Non sposerò nessuno, mamma!"

Lei sbatté le palpebre sorpresa.

"Sono stato impegnata, stressandomi a morte, per fare domanda per ogni facoltà di medicina là fuori, ed è così che mi ripaghi?" I miei occhi si spalancarono. "Mi stai facendo sposare con uno strambo che nemmeno conosco?"

Lei sospirò prima di concentrarsi di nuovo sul suo lavoro.

"Mamma!"

"Non capisco perché sei nata così drammatica, Skylar."

"E allora perché all'improvviso mi parli di questo ragazzo che si sposa?" Chiesi.

"Lo dico solo perché è un bravo ragazzo. A differenza del tuo amico, Alexander." Lei sottolineò, ancora non le era andato giù il fatto che Alex avesse marinato la scuola. "O quel ragazzo, Caden."

Ignorai l'improvvisa sensazione di vertigine nel petto quando sentii il suo nome. Non ero così patetica?

"Non conosci nemmeno Caden." Alzai gli occhi al cielo, appoggiandomi al bancone e prendendo una mela. Stavo per dare un boccone quando Chicken venne trotterellando verso di me, strofinando il lato della sua testa contro le mie gambe. Rimisi a posto la mela e la presi in mano.

"Oh veramente?" Alzò un sopracciglio. "E cosa pensi che ci sia di così carino in lui?"

Un bravo baciatore, stavo quasi per dire. Ma non lo feci. Perché avrebbe potuto davvero farmi sposare con uno strambo a caso proprio in quel momento.

"Molte...cose." Alzai le sopracciglia. "Non lo conosci come me."

Ok, forse stavo dicendo un po' troppo.

Lei socchiuse leggermente gli occhi. Uno sguardo che mi aveva sempre fatto fare terrore da bambina.

"Non è coinvolto con quelle gang che hai accennato?"

"Certo che no." Le lanciai uno sguardo strano. "Perché mai dovresti pensarlo?"

"Perché io e tuo padre sappiamo molto più di te su questa città." Rispose. "Sappiamo dove si nascondono i pericoli e dove si aggirano i problemi."

Lasciai che Chicken toccasse con la zampa il top nero che indossavo. "Stai dicendo che lo conosci."

"Sto dicendo che dovresti concentrarti di più sui tuoi studi."

Bitter Heart | ✔ (Italian Translation)Where stories live. Discover now