8 - INSOMMA UNA FAGIOLINA

19 3 0
                                    

Non mi capitava di dormire così bene dall'inizio della pandemia.
Un sonno lungo, riposante e senza incubi.Però il problema restava.In salotto, ormai ne ero certo, c'era la signorina virus.Anzi. Visto che aveva appena tirato l'acqua, stava pure usando il mio bagno.Ero spacciato.Mi sono alzato.Mi sono lavato le mani nel lavabo della cucina, sperando che non avesse usato pure quello, e ho messo su il caffè e il latte per due.Senza spostare il piatto della cena, ho posato la tazza sul suo quasi tavolo, insieme ad un piattino di biscotti e due fette di marmellata già spalmate."Ciao.""Ciao."Lo so, la profondità dei dialoghi di questo racconto è da rivedere.Ma immagino che tu disquisisca dei massimi sistemi in queste giornate e non parli solo ed esclusivamente del virus, giusto?Quindi capisco che un po' da me li pretendi, discorsi di un certo spessore e mirabolanti avventure, data questa mia insolita convivenza con Nostra Signora della Virulenza.Dai, che questa faceva ridere! E pure rima!Stavamo muti, di fatto, per questo non ti racconto nulla.Facevamo colazione in silenzio, dandoci le spalle.Lei sembrava non trovare nulla di così pessimo.Mangiava di gusto, affamata.Comunque, mi sono girato verso di lei."Senti un po'." Le ho detto, di punto in bianco.Mi ha guardato con un mezzo biscotto in bocca, con aria interrogativa."Com'è che finisce questa storia?Mi hai già contagiato? Mi contagerai? Ho i giorni contati? Le ore? I minuti?Oppure mi ucciderai in qualche altro modo?""Non voglio ucciderti. E non sono contagiosa.""Me lo hai detto tu che sei un virus.""Ho detto la matrice del virus, non il virus.""La differenza?"Silenzio."Allora?""Fammici pensare.""Ok."Dopo un tempo che mi è sembrato lunghissimo, se ne esce con: "Hai presente il Big Bang?""Diciamo di sì.""Ecco. L'universo è tutto concentrato in un fagiolino. Poi esplode e dopo milioni di anni nasci tu. Mi segui?""Mettiamo che sia così, continua.""Ecco, io sono il fagiolino del virus.E dire che posso contagiarti è come dire che il fatto che milioni di anni fa sia esploso un fagiolino è il motivo per cui hai gli occhi azzurri. Tecnicamente è vero, ma ci sono milioni di variabili in mezzo.Potresti contrarre il virus come tutti.Ma rischi stringendo la mano alla tua vicina, se contagiata, non stringendo la mia.Io non sono umana.Cioè, lo sono.Una specie.Ma insomma, il virus non posso prenderlo e quindi nemmeno trasmetterlo.""Quindi vado tranquillo, perché in casa ho la ragazza fagiolino e non la ragazza virus.""Mettila così, se ti aiuta a capire.""Altra domanda...""Spara.""Era proprio necessario crearlo, questo virus? Cioè, non potevi essere il fagiolino, che ne so, dell'albero delle rustichelle?""Rustichelle?""Sì, i panini dell'Autogrill.""Autogrill?""Sì, hai presente? Anziché l'albero del pane, fai la fagiolina dell'albero delle rustichelle. Albero del pane 2.0 tipo. Risolvevi il problema della fame in Africa e non facevi tutto questo casino.""Non ho presente. Non capisco di cosa parli. Autogrill, rustichelle, cosa sono?""Ma tu parli italiano, no?""Io parlo tutte le lingue del mondo. Ma le ho imparate essendo ovunque e in ogni luogo. Mi mancano pezzi.Le parlo tutte, ma un po' male, ecco.Quindi queste rustichelle darebbero da mangiare l'Africa? Perché non lo fate allora? Anziché rovinare il mondo? Perché non portate le rustichelle in Africa?"Sono scoppiato a ridere, involontariamente."Perché ridi?""Lascia stare. Per le rustichelle in Africa. Quindi sei anche una fagiolina comunella?""Comunella? Nel senso che faccio comunella? Ma con chi? Con te."Ho riso ancora."Sei una comica nata, lo sai fagiolina? Dovresti mettere dei contenuti su YouTube, diventerebbero di sicuro virali!"Ho continuato a ridere fino alle lacrime per il doppio senso, di fronte a lei che mi guardava perplessa.Lo so, che non fa ridere.Ma tu al posto mio, non andresti un po' fuori di testa?"Io? Sei tu che non ti fai capire. E comunque sei puffo!""Puffo?""Sì, mi sembri molto puffo.""Senza offesa, fagiolina, ma detto da una ragazza blu, mi fa un po' ridere. Perché ti sembro puffo, scusa?""Per come parli. Sei un po' Rambo!""Rambo?""Non ti capisco...""Ma sì, fai ridere. Sei, aspetta, bizzarro!""Buffo! Sono buffo! Strambo. Con la B e la S."Era più forte di me.Avevo le lacrime.Era surreale.Surreale ma bello.Come in quel film.Notting Hill.

COVID-GIRL: Blue, la ragazza virusWhere stories live. Discover now