11. quindi ragazzi, venite tutti?

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Martedì 22 novembre

La settimana appena passata fu molto faticosa. I quattro ragazzi, avevano passato poco tempo a divertirsi, non che per Timothee ci fossero problemi, per via dei compiti in classe che avrebbero determinato il voto del trimestre. La ragazza in particolare non aveva potuto incontrare Joel, ma comunque i due continuavano a tenersi aggiornati tramite i social network.

Karime era appena tornata a casa dopo ben otto ore di scuola estenuanti.

Appena varcato l'ingresso, suo fratello Lucas stava, a quanto pare, preparando qualcosa da mangiare, ma dal colore la ragazza non capì cosa fosse.

<<Che combini?>>, chiese appoggiandosi all'isola.

<<Omelette, però ci ho aggiunto crema di pistacchi, per questo sono verdi!>>, rispose convinto.

La sorella assunse un espressione disgustata e mormorò non troppo contenta della ricetta.

<<Va bene, io vado a farmi una doccia!>>, gridò già nel corridoio.

Preparò i vestiti, che consistevano in una tuta comoda e delle pantofole. Aprì il rubinetto della doccia lasciando che uscisse l'acqua calda e nel frattempo cominciò a spogliarsi.

Entrata nel box si godette il tepore dell'acqua bollente e pensò alla sua vita, come tutti fanno sotto la doccia. Poi le venne un'idea in mente, solitamente nel periodo estivo lei, Lucas e sua madre, si trasferivano in campagna e pensò che poteva organizzare qualcosa per il weekend con gli amici ed invitare anche Joel.

Dopo essersi rilassata abbastanza tra doccia e vestiti, tornò in cucina, dove sua madre stava compilando alcune carte per il lavoro.

<<Ciao mamma, come mai sei a casa?>>, chiese la ragazza. Di solito sua madre non trascorreva mai troppo tempo a casa e di conseguenza erano molto liberi.
Era una donna che però c'era sempre nel momento del bisogno, lasciava la giusta indipendenza ai figli e gli permetteva di fare esperienze e conoscenze. Nei momenti di assenza, ci pensava Lucas a fare la spesa e occuparsi delle faccende che avrebbe dovuto svolgere sua madre e nel pomeriggio, si dedicava alla musica e faceva delle lunghe corse all'aperto.

<<La signora che doveva venire ha avuto un imprevisto e quindi non avendo altri appuntamenti dopo, sono tornata prima a casa>>, rispose la donna.

Karime annuì abbracciandola da dietro e osservando le carte appoggiate sul tavolo. Sempre le solite storie di pazienti depressi, che avevano problemi d'amore o cose del genere.

Rivolgendosi a sua madre chiese: <<Senti, stavo pensando.. Lucas parlo anche con te>>, rivolse uno sguardo al fratello, <<potremmo andare nel weekend in campagna, con un gruppetto di amici?>>, chiese.

La donna, che prima stava leggendo attentamente i suoi manoscritti, alzò il capo concentrandosi sulla richiesta della figlia minore. Non era la prima volta che ci andavano per il fine settimana, avrebbe detto sicuramente di sì, ma prima voleva conoscere l'identità di quelle persone.

<<Ook? Ma chi sarebbero questi amici? Ci vai con la tua ragazza?>>, chiese tranquillamente.

<<No mamma! Ti ho già detto che Eleonore l'ho lasciata quasi un anno fa!>>, rispose ridendo.

<<Sì scusa, è che a volte mi dimentico.. comunque chi sono i tuoi amici?>>.

<<Tre di loro sono a scuola con me, poi ci sarebbe il ragazzo con cui sono uscita ultimamente, Joel, ricordi? E se Lucas vuole venire potrebbe portare Arthur e gli altri due!>>, rispose.

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