14. si fidava di Theodore?

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Timothee evitò per tutta la mattinata il ragazzo, e vedendo arrivare i suoi amici con la spesa, si avvicinò aiutandoli con le buste.

Karime propose al timido di aiutarla in cucina e prontamente, avendo trovato la scusa perfetta per evitare il fratello della sua amica , accettò.
Il pranzo di quel giorno sarebbe stato un bel risotto con funghi e macinato di carne, piatto abbastanza insolito per dei parigini. Ma la ragazza voleva preparare qualcosa di speciale per i suoi ospiti, ed avendo ottenuto la ricetta dal nonno italiano di Joel, voleva provare a riprodurla.

Cominciarono a soffriggere la carne e a far bollire i funghi in una padella a parte. Timothee si offrì di apparecchiare, prese le stoviglie adatte e posizionò il tutto sul tavolo da pranzo.
<<Timothee, ti piace stare qui?>>, chiese all'amico, mentre girava il soffritto.
<<Sì, io amo la campagna>>, rispose sorridendo.
<<Beh sono contenta, piuttosto.. scusa se te lo chiedo, ma perchè ignori mio fratello?>>, domandò curiosa.

Il ragazzo dubitò che sapesse qualcosa del loro bacio e si inventò una scusa.

<<No, ma che dici? Mica lo evito>>, rispose con aria ovvia.
<<Sei sicuro? Dai svelami qualcosa..>>, propose con un ghigno malizioso.
<<Karime, no! Non è successo assolutamente niente, sai che te lo direi..>>, rispose confuso ma cercando di essere convincente.
<<Ok ok, non insisto. Ma nel caso ti piacesse non ci sarebbe nulla di male!>>, sussurrò al suo orecchio con un ghigno.
Timothee arrossì per essere stato colto di sorpresa, non gli piaceva! Discorso chiuso.

Per evitare anche le sue domande si sedette accanto a Joel che stava scegliendo in salotto un cd con della buona musica.
<<Oh ciao! Allora.. come va?>>, chiese il quasi fidanzato di Karime vedendolo arrivare.
<<Bene.. e tu, con Karime?>>, chiese aspettandosi delle notizie.
A quella domanda il ragazzo sorrise quardando verso la ragazza in cucina, era molto felice con lei.

<<Con Karime sto bene, è davvero fantastica. Sai Lucas mi ha chiesto come avessimo trascorso la notte..>>, disse arrossendo sulle ultime parole.
Timothee sentì ancora quel nome e non riusciva a distrarsi da quanto successo.
Quindi decise, sarebbe andato a parlare con lui, e a spiegargli che con lui non voleva assolutamente avere una possibile storia, anche se era dura convincersi di quell'idea.
<<Capisco, beh stai attento con lei, la conosco da poco, ma ti posso dire che è davvero una brava persona>>, concluse liquidando il ragazzo.

Non immaginava dove potesse essere, e quindi perlustrò tutta la casa in sua ricerca.
Lo trovò in giardino, davanti alla fontana intento a fissare il vuoto. Doveva togliersi quel pensiero dalla testa e farla finita con lui.

Lucas lo sentì arrivare e fu felice di vederlo. Pensava avesse cambiato idea su di loro, e ciò che era successo avrebbe segnato un nuovo inizio per loro.
<<Hey>>, sussurrò il minore.
<<Hey>>, rispose sorridendo avvicinandosi a lui. Il ragazzo non si spostò e questo aumentò la felicità dell'altro. Ma egli non sapeva che quella era solo la fine di qualcosa che non era nemmeno iniziato.

<<Lucas dobbiamo parlare>>, disse teso.
<<Certo>>, aveva il sorriso stampato sulla faccia e non vedeva l'ora di baciarlo.
<<Non volevo baciarti ieri sera, cioè io, io non sono come te>>, affermò duramente.

Lucas si rabbuiò, sentendo un forte nodo alla gola.
<<Che significa?>>, chiese trattenendo le lacrime.
<<Che non voglio più che si ripeta, questo significa>>, rispose balbettando. Era difficile per lui comportarsi in quel modo. Gli dispiaceva veramente tanto, non voleva ferirlo ma nel frattempo, non sapeva neanche cosa provasse quel ragazzo per lui.

Il maggiore non voleva troncare il rapporto, sarebbe stato anche difficile ignorarsi avendo amici in comune e sua sorella di mezzo.
<<Timothee non c'è problema, neanche io volevo baciarti, restiamo amici, ok?>>, mentì.
Si strinsero le mani sigillando il loro patto, sarebbero rimasti amici, niente più baci, carezze, né tocchi.

Lonely SoulsWhere stories live. Discover now