16. voleva provocarlo?

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Venerdì 16 dicembre

La sala relax era finalmente pronta, c'erano tutte le comodità che ogni studente desiderava. I vari divani, i computer, una libreria enorme con tantissimi libri, ed anche un distributore di merendine.
Gli studenti potevano cominciare ad usarla a partire dal primo giorno di scuola dopo le vacanze, quindi da gennaio.

Quel giorno ci sarebbe però stata l'inaugurazione, il preside era lì pronto assieme a Timothee, il suo braccio destro, e anche Karime, Theodore e George che lo avevano aiutato e supportato.
La corda rossa da tagliare era già pronta, fissata tra due sedie.
Tutti i ragazzi e ragazze della scuola erano davanti alla porta, ancora chiusa, e che sarebbe stata aperta solo dopo aver tagliato il nastro.

Timothee aveva ricevuto una proposta dal preside, doveva fare un discorso, in cui spiegava tutte le regole e i motivi per cui quella sala era così importante: non sentendosela per via della sua timidezza, il compito spettò a Theodore, che essendo di pelle scura, molti tendevano a prenderlo in giro. Avendo quell'incarico avrebbe dimostrato a tutti la sua grandezza, perchè una persona non si giudica per il colore della pelle,nè per la religione, né per l'orientamento sessuale per altri fattori.

<<Ragazzi, ragazze, alunni di questa scuola. Oggi siamo qui per inaugurare una nuova aula della scuola, ovvero la sala relax, o se vi piace dirlo in inglese, concentration room.
Ma lo scopo di questa stanza non è non fare nulla tutto il giorno o, stare qui per infastidire gli altri. Il motivo per cui il preside ci ha concesso di cominciare i lavori, è questo.. la sala relax deve essere utilizzata per socializzare, stare con gli amici, anticipare i compiti, guardare dei video, serie, film ecc.. , fare ricerche, leggere un libro, e tutto ciò solo nelle ore di buco, all'intervallo e nella pausa pranzo.
Si spera che tutti voi abbiate il senso di civiltà e che non diate fastidio agli altri, affinchè si possa mantenere un ambiente pacifico e tranquillo per tutti voi e noi studenti.
Detto ciò, se il preside acconsente, possiamo tagliare il nastro e aprire la porta>>, disse Theodore.

Tutti quanti applaudirono sorridenti, chi con sincerità, chi con doppi fini che sarebbero subito stati bloccati dal preside che gli avrebbe puniti se avessero fatto qualcosa di stupido.

L'uomo tagliò il nastro, rivelando a tutti la famosa concentration room.

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Dopo quasi una mezz'ora di osservazione della sala, un gruppetto della classe di Timothee e Karime, si avvicinò ai quattro ragazzi, rivolgendosi al timido.

<<Timothee, noi volevamo dirti giusto due parole>>, disse serio uno di loro.
Il ragazzo inizialmente sembrò preoccupato, c'era ancora gente lì dentro e on voleva essere preso in giro così, davanti a tutti.

<<Bel lavoro!>>, fangirlò entusiasta una ragazza tra di loro, abbracciondolo.
<<Volevamo dirti che ci dispiace per aver assecondato quel 'bulletto' che ti prende in giro, noi non siamo così e volevamo scusarci con te>>, disse imbarazzato un altro.

<<O-ok>>, rispose titubante il diretto interessato.

Era felice che non si fossero scagliati contro di lui, sembravano sinceri, e sperava che lo fossero. Si limitò a sorridere impacciato prima che andassero via.

Sarà perchè si sta avvicinando il Natale e sono tutti più buoni, si sono scusati con lui per questo?

Sabato 17 dicembre

In quel sabato mattina, Timothee e sua madre pensarono di uscire per comprare i regali di Natale. Mancava una sola settimana al 24 e loro non avevano ancora preso niente. Nel pomeriggio, invece, avrebbe incontrato Karime per i regali da fare ai loro amici.

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