E che ne sanno gli altri

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Greta

Apro gli occhi lentamente, il sole, che entra dalla finestra della camera di Flavio mi disturba alquanto. Mi copro gli occhi che quasi bruciavano a causa dello stesso sole, poi sorrido. Cercai di non muovermi tanto, mi girai leggermente sul fianco sinistro e sorrisi ancora.

- Smettila –

Era sveglio

- Di fare cosa? –

Sorrisi ancora

- Di sorridere –

Concluse provocando la mia risata perché anche lui stava ridendo

Forse fu la mia risata, questa volta rumorosa, a fargli aprire gli occhi. Si portò scherzosamente la mano sulla fronte e sbuffò.

- Buongiorno –

Pronunciai avvicinandomi a lui che mi spinse, sempre scherzosamente, via. Feci per alzarmi dal letto quando mi ritirò a sé e mi abbracciò. Era bellissimo essere tra le sue braccia, lo avevo immaginato da sempre così: io sapevo sarebbe stato così, non poteva esse in un altro modo.

Mi rigirai lentamente senza interrompere quel contatto che si era creato tra di noi e alzai gli occhi in modo che incontrassero i suoi. Poi fece unire le nostre labbra e mi strinse più a sé; sorrisi istintivamente lasciandogli così la possibilità di intrufolare la sua lingua nella mia bocca. Ricambiai il bacio lasciandomi trasportare dal momento. Lo fece anche lui, che, tra un bacio sulle labbra e uno sul collo, si mise a cavalcioni su di me.

Sorrisi sulle sue labbra e morsi leggermente le sue, quando squillò il mio cellulare: decisi di non dare retta e di continuarmi a godere il bacio, ma il telefono non smise di squillare, mi scostai appena da Flavio che sussurrò

- Non rispondere –

Scossi la testa lentamente e aggiunsi

- Ho lasciato a casa i miei amici per venire da te, non so se sta succedendo qualcosa –

Sorrisi

Mi scoccò un altro bacio

- Calcola che ci stanno Pietro e Fabio –

Aggiunsi afferrando il mio cellulare e svincolandomi definitivamente dalla sua presa.

Flavio

Cominciai a baciare Greta.

Sorrisi tra un bacio e l’altro pensando a costa è successo ieri notte, erano circa le due quando è arrivata in sala prove e ci siamo baciati, eravamo così dipendenti, uno dalle labbra dell’altro, che non riuscimmo a staccarci per un tempo indefinito, comunque molto breve rispetto a quello che mi aspettavo.

È quel telefono di merda che squilla a costringere Greta a staccarsi dalle mie labbra.

- Chi è? –

Sbuffo rumorosamente posizionandomi dietro alle sue spalle e lasciandole un bacio sul collo

- Chi poteva essere ? –

Sorrise lei mostrandomi il suo cellulare

Greta

Afferrai il cellulare e sentii il corpo di Flavio spostarsi dietro al mio e lasciarmi un bacio sul collo

- Chi è –

Mormorò

- Chi poteva essere? –

Chiesi retorica io mostrandogli lo schermo del mio cellulare che mostrava la chat con Pietro

Pietro
Ultimo accesso ore 10.17

<< dove cazzo sei andata?
<< ah forse ho capito
<< ma non era un’ossessione?
<< ma almeno avete scopato?
<< ah ho capito state scopando
<< buon divertimento

Una canzone che non so | GazzelleWhere stories live. Discover now