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Siamo soliti agire di istinto, pubblicare cose u internet senza farci caso, farlo così per ridere, farlo perché ci sembra una cosa bella, farlo perché “se non lo pubblichi non esiste”. Forse sarebbe stato meglio così: il non esistere, era una delle poche volete che avrei voluto non esserci, non esistere.

Anche in questo caso, come tutte le volte, Flavio aveva messo la sua prima storia dopo tanto tempo: una mia foto, sul divano di casa mia, forse gli altri non lo sapevano, ma noi no. Era un video divertente, o almeno finchè non arrivarono le visualizzazioni. C’ero io seduta di fianco a lui, inquadrava prima me, poi inquadrava il suo mezzo occhio, occhio pazzesco, ma non se inquadrato dopo di me. Non che fossi più bella, ma è sempre una questione di visualizzazioni.
Passarono pochissimi attimi, e ad arrivare non furono solo tanti messaggi nel direct di Flavio. Cosa che accadeva solitamente, almeno credo, dato il suo ignorarli e continuare a scherzare con me. Poi arrivarono altre notizie:erano i giornali che si chiedevano come mai io fossi con lui, o lui fosse con me in un posto che non era la nostra sala prove.

Dicevano cose del tipo

“Flavio Pardini, Gazzelle, rinomato cantante indie, fidanzato? È la sua chitarrista, Greta Tirano, ad essere stata immortalata dallo stesso nelle sue instagram stories. Ci sarà altro oltre che ad una semplice collaborazione per lavoro? Sono diverse le storie che la ritraggono in atteggiamenti giornalieri, pochi giorni fa è stata immortalata nell’atto di uscire da un’automobile,ed ora, poche ore fa su di un divano”

Ho sempre odiato i giornalisti, e tutti gli articoli allegorici che scrivevano. Ho sempre odiato quel loro modo di fare strafottente, quello che superava tutto, invadente. Ecco: quello era il termine giusto “invadenti”. Erano capaci di diffondere voci che non esistevano, erano capaci di prendere un innocuo moscerino e di farlo diventare l’insetto più pericoloso al mondo, la causa di tutti i mali.

- Ma come cazzo fanno a pensare ad una possibile relazione da un video del genere? –

Sbottai quasi incazzata nei confronti di Flavio. Lo so, lui non aveva fatto nulla, certo: poteva risparmiarsela una cosa del genere, ma neanche io ho opposto resistenza, conoscendo la sua situazione, sotto i riflettori da un po’ di tempo, non avrebbe dovuto farlo forse.

- Che si fa? –

Sussurrasi sconfortata avvicinandomi a lui  e poggiando la mia testa sul suo petto, potevo sentire il suo cuore battere, era agitato anche se non voleva darlo a vedere per non far agitare anche me che, invece, lo ero visibilmente.

- Ormai che ci siamo… -

Sorrise lui

- Cosa vuoi fare? –

Alzai velocemente la testa e incrociai il suo sguardo, sorrideva nervoso, in attesa di una mia risposta

- Io propongo di darci un bacio a stampo in un’altra storia, confermiamo.., ti va? –

Ero sorpresa dalla sua proposta, decisi di buttarla sull’ironia

- Ma che maniaco! –

Sbottai alzandomi lentamente e mettendomi sulle sue labbra

- Dimmi che lo fai solo per avere un bacio! –

Sorrisi avvicinandomi e lasciando un bacio sulle sue labbra che fu subito approfondito. Fu quando ci staccammo che mi mostrò la foto che aveva scattato a tradimento.

- Stronzo –

Sorrisi, era una bella foto però e dai, mi andava di farlo sapere a tutti, nel limite però. Le due figure nella foto erano sfocate, ma comunque riconoscibili, eravamo noi. Sorrisi annuendo.

Una canzone che non so | GazzelleWhere stories live. Discover now