Capitolo 1

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"Su piccola Bella. Vuoi andare a danzare? Vuoi vedere la mamma danzare?" sussurrai, solleticando la mia Isobelle di 3 anni. 

Bella amava danzare, quasi come me. Sono 16 anni che danzo. Ero una ballerina e ho lavorato duro per diventare così brava. Bella stava appena cominciando a prendere lezioni, ma danzava SEMPRE nel nostro appartamento, era tipo una parte di lei.

"Danza con me, mamma!" esclamò Bella, allungando le  braccia verso di me.

Ridacchiai prima di prenderla in braccio, facendola girare e baciandole fragorosamente la guancia. Bella ridacchiò, dimenandosi tra le mie braccia. 

Una volta che la rimisi a terra, mi lanciò uno sguardo serio.

"Mamma, dov'è papà?" chiese dolcemente e il mio cuore si spezzò, per l'espressione confusa che aveva.

"Papà... mancherà per un pò, tesoro. Noi...dobbiamo solo trovarlo, va bene?"

Lei pensò per un minuto e poi annuì. I suoi riccioli castani balzavano intorno ai suoi allegri occhi verdi.

"Okay! Ora vado a giocare!" disse, prima di correre via, mentre il suo tutù svolazzava intorno a lei.

Sospirai e mi appoggiai al mio tavolo da cucina, tenendomi la testa tra le mani. 

Bella mi chiedeva di suo padre ogni giorno, e mi uccideva l'idea di non riuscire a dirle dov'era. Avrei potuto farlo in quel momento, ma non ci ero riuscita...un'altra volta.

Tirai il mio telefono fuori dalla tasca e digitai l'unico numero, di cui mi preoccupai di memorizzare nella mia vita. Suonò per tre volte, prima che qualcuno rispondesse.

"Lucy! Come stai, amore?"

"Sto bene, Louis. Volevo sapere se avevi da fare in questo momento."

Louis Tomlinson, si, dei One Direction. Lui era il mio migliore amico, e lo è stato per anni.

"Sono libero tutto il tempo che vuoi, piccola." disse. "Tu e Bells volete venire, qui? Potrei mandare fuori Harry, per un momento.."

Mi morsi il labbro. Se Harry l'avesse vista, tutto sarebbe andato nei casini. Bella era identica a Harry, mi assomigliava pochissimo, era la versione bambina di suo padre. Si comportava pure come lui. 

Louis era l'unico a sapere la verità, e mi aiutò molto con Bella.

"Certo, adesso veniamo." sorrisi.

"Grande. Adesso mando via Haz. Le cose che faccio per te, amore." disse scherzosamente.

Risi e attaccai.

"Belly! Vuoi andare a vedere lo zio Lou?" Gridai, andando verso la sua stanza. 

"ZIO LOU!" strillò lei, venendo da me.

Risi nuovamente. 

"Si! Prepariamoci per andare a divertirci! Su su, sbrighiamoci!"

Uscì, saltellando dalla stanza e io la fermai per farle indossare il suo cappotto, per proteggerla dall'aria fredda di Londra. 

"Sbrigati, mamma!" gridò lei, l'allegria nella sua voce.

Lei amava andare a casa di Louis. Erano tipo 3 anni che si conoscevano.

Indossai il mio cappotto rosso, mi sistemai i miei capelli neri e mossi, e li lasciai cadere sulle spalle. Controllai che il mio lucidalabbra non fosse sbavato, presi Bella in braccio e m'incamminai verso l'appartamento di Lou, circa 10 minuti di strada.

Bella chiacchierò per tutto il tempo, tirando continuamente il mio beanie o giocherellando con i miei orecchini. La attraevano.

"Siamo arrivati!" le dissi, posandola per terra. Lei salì le scale allegramente, cercò poi di spingere la porta, cercando di aprirla, quando ad un certo punto si aprì, e lei andò a sbattere contro qualcuno.

"Scusami, tesoro!" esclamò un uomo con un accento britannico, rialzandola. Mi si bloccò il respiro, e giuro che il mio cuore smise di battere. No....non può essere...

Bella strizzò gli occhi, lo guardò bene e sbarrò gli occhi.

"Papà?" la sentii esclamare. 

Un paio di occhi verdi mi guardarono confusi e dopo si spalancarono terrorizzati quando mi riconobbero. Merda. 

"Ciao Harry..."

Dancing Styles (traduzione italiana) .EDITING.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora