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Penso agli ultimi giorni, a quello che è successo. Ragiono su quanto mi è stato detto, e sulle emozioni contrastanti che provavo nel mentre la mia mano, veniva avvolta dalla sua.

Alessandro, è stata la fonte dei miei pensieri. Questo ha compromesso tutto, anche il mio lavoro.

<<Non ci siamo, non ci siamo. Cosa ti sta succedendo? È tutto completamente sbagliato>>

Lettere da scrivere, compiti da preparare e sfide per la quale esercitarsi... ma sono ferma lì, a quella sera, a quel corridoio, a noi due.

"I sentimenti sono il massimo della irrazionalità. Spesso l'amore diventa odio, ma talvolta anche il contrario.
Si può odiare una persona per ragioni ideologiche, poi si scopre che sempre lei vale tutto l'amore che possiamo dare.
La storia di Giulietta e Romeo è un esempio, odio ---> amore.

E se io l'avessi odiato per lo stesso e identico motivo..? Verrebbe spiegato il perché ogni volta, all'ennesima discussione, me la prendessi a male.

<<Puoi tornare a casa, è estremamente tardi. Cerca di riposare! Magari è solo stanchezza>>

<<D'accordo, a domani>> dico, per poi raccogliere le mie cose, e lasciare la stanza.

Tu sei quello che proteggo dentro me,
ancora adesso che ti leggo senza scrivere.
Sei in ogni volta che non penso e penso a te, sei l'unica stanza che mi salva dal disordine, ooh.

Riconoscerei questa voce tra mille.

Mio nonno, ripeteva sempre: fai quello che credi migliore, segui il battito del tuo cuore e gli impulsi del tuo cervello. Ascolta te stessa, non sarà mai un errore..

<<Baciami, baciami, baciami adesso, ooh. Baciami, baciami, baciami adesso. Sembra sempre inverno>> decido di seguirlo, armonizzare con lui.

<<Questo cielo che fa buio troppo presto, questo senso di buttarci troppo sale. Questa voglia, voglia di sapore>> continua, cosa che mi rasserena.

<<Oh, è così, è così.
Tu sei quello che proteggo dentro me, ancora adesso che ti leggo senza scrivere. Sei in ogni volta che non penso e penso a te, sei l'unica stanca che mi salva dal disordine, ooh>> rendiamo le nostre voci una sola..

<<Gli altri ci sentiranno..>> sussurra lui, smettendo di suonare.

Gli indico di farmi spazio, e trascinando le mie dita sui tasti del pianoforte, riprendo la melodia.

<<Fermarmi qui, in mezzo a tutta questa gente. E senza dire niente, baciami adesso..>> il cuore mi rimbomba nel petto.

<<Sei indescrivibile>> afferma lui, sorridendo appena.

<<Non scappare, per favore. Ho bisogno di parlare con te..>> lo sto implorando.

<<Qui?>> domanda lui.

<<Dove preferisci>> sincera, poco mi importa.

<<Cosa devi dirmi?>> mi chiede, alzando leggermente gli occhi al cielo, ma non in maniera infastidita.

<<È più una proposta, come quella che hai fatto tu a me>> ammetto.

<<Se proprio vuoi, dimenticherò ciò che mi hai detto quella sera..>> suspense.

<<Ma?>> mi anticipa.

<<Parliamoci ancora, io non voglio continuare così! Vorrei tanto essere..almeno tua amica>> sono andata contro il mio orgoglio, per lui.
Esigo una risposta affermativa..

<<Dovrai essere paziente, però. Ci metterò del tempo ad abituarmi..>> SÌ! FINALMENTE.

<<Non sarò fastidiosa, te lo prometto. Quando te la senti, mi chiami>> leggera, ecco come mi sento quando gli sono vicino.

<<Cos'è cambiato, Giulia?>> chiede di punto in bianco..

<<Lo scoprirai un giorno, oppure no>> al suo stesso gioco.

<<Mi farai impazzire..>>

Mi farai impazzire..

Magnifico difetto// Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora