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È quella macchia nera sul bianco,
quella differenza che rende unica ogni briciola sui momenti del tempo.
Quel leggero soffio di vento che accosta la porta della stanza, quel profumo che spruzzi ogni mattina sul collo prima di uscire.
È tutto quello che vedi senza vedere.
L'amore nasce semplicemente da noi, dalla nostra concezione di tutto, nasce dal nostro lasciarsi andare, dal nostro arrenderci alla bellezza.
Nasce da due occhi e non finisce più. È quello che non vedi ma vedi allo stesso tempo, quello che sai di aver calcolato perfettamente, ma il risultato in qualche modo esce sempre sbagliato.
L'amore è un controsenso semplicemente perché con le nostre combinazioni di parole senso non ha.
Sempre nel silenzio delle cose..

Non ci provo neanche a negarlo, queste parole le ho scritte pensando a Giulia. Alla porta per cui litigavamo sempre, perché io volevo tenerla chiusa e lei invece incominciava a sbraitare insistendo sul tenerla aperta per un po'. Alla fine della discussione però, una volta che io mi alzavo per andare in camera la osservavo di nascosto e lei chiudeva la porta guardandosi intorno e sorridendo. Al suo profumo che le criticavo sempre, non perché non mi piacesse anzi. Lo amavo da impazzire. Ma ci trovavo il pretesto per discuterci e farmela in qualche modo detestare veramente. Tutto quello che vedi senza vedere, perché immaginavo lei avesse intuito il mio interesse nei suoi confronti, anche se cercava di non crederci. Al suo calcolare ogni gesto, decifrare ogni mio sguardo. In modo bizzarro, perché per fare una mappa concettuale devi essere proprio fuori di testa.
Però è questo ciò che la rende unica, ed io forse è di questo che mi sono innamorato. L'amore è un controsenso perché per un attimo ho pensato di odiarla sul serio, ma era tutto una sceneggiata per evitare quel sentimento che tanto mi opprimeva e alla fine ho addirittura tradito una ragazza per lei. E non vado fiero di questo, perché in tutta la situazione ha sofferto anche Giulia stessa. Purtroppo però mi sono sentito impotente davanti a due ragazze con dei sentimenti nei miei confronti, ed io che pensavo di amarle entrambe quando in realtà ero già completamente perso solo ed esclusivamente per Giulia. Non vado fiero di come mi sono comportato, ma non mi sono mai pentito di ciò che ho fatto. Perché io e Giulia oggi stiamo insieme, quindi vuol dire che il mio obiettivo è stato raggiunto. Con i modi sbagliati. Ma è stato raggiunto.

<<A cosa pensi?>> parli del diavolo e spuntano le corna.

<<A te.>>

<<Alessandro Rina, guardami negli occhi e sii sincero: qualcuno ti ha drogato in mia assenza?>>

<<Perché non accetti il fatto che mi venga spontaneo essere dolce con te e ti godi le mie coccole?>>

<<Ma sai che forse hai ragione? Forza voglio i grattini. E nel frattempo mi racconti per filo e per segno a cosa stavi pensando di me, sperando non ad uno scenario troppo esplicito.>>

<<Sei proprio stupida. Comunque nulla di "troppo esplicito", anche se non mi dispiacerebbe. Pensavo a noi prima di capodanno.>>

<<Dai, voglio i dettagli.>>

<<Ho ricollegato ciò che scrissi al pomeridiano sull'amore a molte cose successe tra me e te.>>

<<Quindi era per me? Avevi scritto quelle cose pensando a me?>>

<<A chi sennò?>>

<<A Lorella, a Maria. Che ne so.>>

<<Ho la fidanzata più pazza, più strana e più bella del mondo. Solo io potevo sceglierne una così.>>

<<Dovresti essere fiero di averne trovata una così, perché in giro c'è chi inventa relazioni inesistenti per gelosia non sapendo neanche che la persona in questione non è mai stata fidanzata prima.>>

<<Riferimenti puramente casuali, vero Giulia?>>

<<Esattamente, Alex. Ripensandoci le trovi tutte tu.>>

<<Mi sono ripreso con quella attuale dai, che dici?>

Magnifico difetto// Alex WyseWhere stories live. Discover now