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<<Cos'è che ti piace tanto della scollatura della mia ragazza? Ti vedo molto preso.>>

Riconosco ad Alessandro tantissime qualità positive, compresa la sua capacità di non rendere giustizia a nessuno ed intervenire quando non digerisce gli atteggiamenti altrui. Comprendo però, essendo una ragazza modestamente intelligente e di una certa maturità che alcuni coetanei sognano, il fatto che questo comportamento possa portare a nulla di buono nella vita. Per fare un esempio, in questo momento il dimostrarsi incazzato con quello che definisco il suo peggior nemico, è giusto. Nonostante io non abbia notato questo dettaglio, perché durante una cena tutti insieme la mia attenzione ricade sul divertimento e non di certo su un ragazzo che contempla il mio seno. Però cazzo e sono veramente tanto arrabbiata, perché non farsi i cazzi propri e ignorare una cazzata di questo genere! Sarò imbarazzante e invecchiata di botto, ma a casa mia è sempre stato detto: chi mostra gode e chi guarda crepa. Luigi ha questo comportamento da tantissimi mesi e durante le discussioni con Alex, non ha mai negato di essere interessato a me. Quindi a volte mi viene da capirlo, perché anch'io nonostante il malinconico fosse fidanzato mancava poco me lo portassi a letto (è per scherzare, anche se certamente non avrei detto di no.)

<<Cosa stai insinuando?>>

<<Niente Luigi, non sto insinuando niente. Lo vedo con i miei occhi il tuo sguardo fisso lì da mezz'ora.>>

<<Anche se fosse?>>

<<È la mia fidanzata e la voglia matta che hai di lei te la ficchi su per il culo.>>

<<Amore basta lascia stare, resisti ancora un po' e poi andiamo in camera d'accordo?>>

Riesco a convincerlo e stronco lo scambio di frecciatine che inevitabilmente ha tolto l'appetito un po' a tutti. Volano sguardi di fuoco da un'estremità del tavolo all'altra e nonostante cerchi di distrarre il mio fidanzato stuzzicandolo con qualche carezza rimane impassibile. Solo quando capisco che l'aria comincia ad essere pesante lo prendo per mano e lo trascino nella stanza che ad oggi condividiamo essendo rimasti in pochi. Non prendo subito parola perché per quanto mi riguarda non c'è molto da dire, lo lascio solo e spaesato ancora dalla mia improvvisata sul letto e mi dirigo in bagno con dischetti struccanti e latte detergente.

<<Dimmi che non sei arrabbiata con me pure stavolta, cazzo non ha mai distolto gli occhi da culo che si ritrova da lì. Te lo giuro che ho provato a resistere ma avevo la gola che mi bruciava!>>

<<Ma io non sono arrabbiata con te, cosa te lo fa pensare?>>

<<Il silenzio che in queste circostanze non è da te, pensavo anche l'avermi trascinato in camera fosse simbolo di rabbia nei miei confronti. Aspettavo il discorsetto.>>

<<Non posso essere arrabbiata per la gelosia del mio fidanzato, anzi questa cosa inizia a piacermi.>>

<<Ed io che pensavo di aver già rovinato tutto. Posso stare tranquillo allora?>>

<<Puoi stare tranquillo. Soprattutto perché ci tengo a ricordarti quando eri tu a farlo con me, nonostante Cosmary fosse già la tua fidanzata.>>

<<Vabbè ma io sono io, tu sei tu.>>

<<E noi siamo noi? Grazie al cazzo.>>

Magnifico difetto// Alex WyseWhere stories live. Discover now