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«Da piccola sognavo che il principe azzurro dei miei sogni mi portasse lontano, nel suo castello, un po' come tutte le bimbe della mia età. Lo desideravo diverso però, non biondo e con gli occhi celesti. Il mio prototipo di principe perfetto era proprio come te.»

Svegliarsi per un bicchiere d'acqua e in cucina incontrare il ragazzo che ti ha spezzato il cuore, è da sfigati nella vita. Ed io nel buio della notte divento pazza, così mi hanno sempre descritta quando raccontavo la mia favola dei sogni. Volevo un malinconico nella vita, un ragazzo che potesse farmi perdere la ragione.

«Giulia non cominciare, lasciami in pace.»

«C'è un'amica che mi accompagna dagli anni dell'asilo, la chiamai e le raccontai di te, che io al contrario suo il mio principe azzurro lo avevo trovato. Era talmente invidiosa...»

«Perché non ti ostini ad accettare la fine della nostra relazione, senza fare tutto questo tremendo teatrino?»

«Perché a me piace giocare, o talmente è tanto l'odio che provi nei miei confronti, che desideri vedermi soffrire?»

«Non ti odio.»

«Mi hai lasciato allora perché, se non c'è un sentimento del genere di mezzo?»

«Sono stato in chiamata con Cosmary, circa tre settimane fa.»

«Ti rido in faccia se mi dici che hai capito di essere innamorato ancora di lei, uomo avvisato mezzo salvato.»

«Mi ha detto di aver scoperto di una tua relazione al di fuori, non ancora conclusa e senza nessuna intenzione di farlo.»

«Relazione? Quale se non la nostra?»

«Dimmelo tu.»

«Alessandro Rina, ora mi fai proprio incazzare. Sai quante volte ti ho detto che l'unico ragazzo con cui io sia mai stata ufficialmente sei tu, lo sai? E credi alle prime stronzate dette da una a cui hai messo le corna e che non vede l'ora di vendicarsi?»

«A me sembrava sincera.»

«Quindi continui a crederci?»

«Continuerò a crederci sempre, non avrebbe senso inventare per tornare insieme. Lo sa.»

«Sei una persona di merda Alex, e lo è anche lei. Chi le ha permesso di inventare una stronzata del genere, per buttare schifo su una persona per gelosia. Mi fate entrambi vomitare, e tu sei morto per me, sia chiaro.»

Di poche cose nella vita sono certa, meno che sulle cose che mi riguardano. Alex è stato il mio primo bacio, il mio primo ti amo. E che lui abbia smesso di credermi così, mi manda in bestia.

«Giulia! Cosa cazzo stai facendo e che ore sono?»

«Christian devi stare zitto!»

«Perché stai strappando quei fogli? Oh guardami!»

«Da oggi in poi chi parla con Alex non parla con me, a costo di stare sola fino a che rimango qui!»

«Cosa è successo? Dai, racconta. Vieni sotto le coperte.»

Magnifico difetto// Alex WyseWhere stories live. Discover now