Diamond 9

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Vendicati della vita, vivendo.
Mira Light


<Amore!> esclamai vedendo nostro figlio arrampicarsi sull'albero. <Scendi subito.> dissi, guardandolo dal basso.

<Papà ha detto che posso.> affermò il nostro piccolo, guardandomi con aria imbronciata. <Papà!> gridò, rivolgendosi alle mie spalle.

<Lascialo fare, vuole impressionare le bambine> Emilien si avvicinò con un sorriso, stringendo una rosa tra le mani.

<Vedi, mamma> rispose nostro figlio, guardando Emilien con evidente gioia.

<Scendi subito. Non voglio che tu cada.> dissi, cercando di nascondere la preoccupazione.

Emilien mi abbracciò da dietro, posizionando la rosa davanti ai miei occhi. <Una rosa per la mia bellissima red rose.> sussurrò, lasciandomi un bacio delicato sul collo.

Mi voltai verso di lui e lo baciai, sentendo poi un grido. <MAM-> ci voltammo insieme verso nostro figlio a terra, il sangue a circondare il suo piccolo corpicino.

Riaprii gli occhi con il battito accelerato e la sudorazione alta. Strinsi il lenzuolo fra le dita, fissando la lampada davanti a me.

Chiusi gli occhi cercando di regolarizzare il respiro e di calmare il cuore. Deglutii a vuoto, sentendo il mio corpo dolente.

Era soltanto un incubo, tranquilla. Nessuno è caduto. Nessuno è morto.

Respirai profondamente e posai una mano sul mio ventre, consapevole che lì risiedeva ancora quel mostro. Voltai lo sguardo e vidi lo psichiatra seduto accanto al mio letto, con gli occhi chiusi e le braccia incrociate al petto.

La luce lo illuminava perfettamente, indossava un semplice maglioncino bianco abbinato a dei pantaloni neri.

Rimasi a guardarlo per qualche istante, la barba rasata al punto giusto e i capelli neri perfettamente curati gli contornavano il viso in modo mozzafiato.

Gli addominali erano perfettamente definiti, e le vene a ricoprire le sue mani sporgevano con arroganza.

Sorrisi e guardai l'ambiente intorno a me; ci trovavamo in una stanza d'ospedale. All'improvviso, la testa iniziò a pulsare di dolore. Mi sollevai appena per prendere il bicchiere d'acqua posizionato alla mia destra, ma non appena lo presi, scivolò via dalle mie mani, finendo a terra.

Misi una mano sulla bocca, trattenendo un'esclamazione di stupore. Il mio sguardo si posò sulle due gemme dorate davanti a me, che mi cominciarono a fissare.

Lui diceva:
"Dum vivimus, vivamus"

La bambina diceva:
"Reagisci. Vendicati."

Chi avrei dovuto ascoltare?

"La bambina ha un ultimo desiderio: vuole che tu viva."

Inspirai profondamente, alzando il lenzuolo per raccogliere i frammenti di vetro a terra. Tuttavia, lo psichiatra alzò la mano, fermandomi, e si chinò personalmente per raccoglierli.

<Mi dispiace...> dissi, ma lui mi ignorò completamente, continuando a raccogliere i frammenti. Poi, senza pronunciare una parola, si risedette sulla sedia.

The Promise 2Where stories live. Discover now