Eros 16

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Una sola scelta errata può annientare un'intera vita di decisioni corrette.
Eros Knight

Ho pianto? Ho pianto.
Come ho potuto permettere a me stesso di essere così vulnerabile da piangere di fronte a lei?

Ma lei... Ha imitato mia madre. Per un istante, mi è sembrato di avere di fronte mia madre, con il suo broncio, le sue ramanzine, i suoi baci, i suoi abbracci... È stato tutto così perfetto, come se fossi tornato indietro nel tempo, tra le sue braccia, al sicuro anche se solo per quei brevi istanti.

Mi sono addormentato con l'immagine di mia madre nella mente, abbracciandola come se fosse la mia dea, associando il suo calore a quello di Denise.

Per un attimo, lei è diventata mia madre.

Ho inspirato il suo profumo, pensando a Denise, ho toccato i suoi capelli, immaginando lei.

Mi sono addormentato tra le braccia di mia madre.

Lei era mia madre.

Denise era lì, di fronte a me.

Se non mi fossi controllato, avrei chiesto perdono, condannando me stesso. Avrei parlato di quell'essere davanti a Diamond. Se avessi ceduto, avrei distrutto tutto quello che ho costruito in questi due anni.

Voleva me. La mia Helianthus desiderava il mio corpo. Ma non potevo cederglielo, non sarebbe stato giusto nei suoi confronti, non con l'immagine di mia madre impressa nella mente.

Sarebbe stato come farlo con mia madre, non con lei. E non me lo sarei mai perdonato. Mi avrebbe fatto schifo. Avrei disprezzato me stesso.
Vedo spesso molti casi di incesto al Königloom e non riesco a capire il motivo. Personalmente, non potrei mai avere una relazione con mia madre o mia sorella, neanche se avessimo solo un genitore in comune. Odierei me stesso. Disprezzerei lei e sentirei disgusto verso il mio stesso corpo.

Mi svegliai con Diamond ancora stretta tra le mie braccia, immersa nel sonno mentre la luce del mattino entrava dalla finestra. I raggi accarezzavano delicatamente le sue guance rosate, facendo brillare le sue labbra umide e i suoi capelli rossi, simili alle più pure rose al mondo.

Inclinai la testa ammirando ogni singolo tratto del suo volto, dalle sopracciglia perfettamente ordinate alle ciglia scure, leggermente accentuate da un filo di mascara. Le accarezzai i capelli, posando un tenero bacio sulla sua fronte. Una delle qualità che più amo di Diamond è la sua naturalezza. Si mostra per quello che è senza timore del giudizio altrui.

Lei non si trucca per compiacermi, né si veste in modo seducente per attirarmi.

Non cerca di essere perfetta, né indossa una maschera per accontentare le mie aspettative.

Lei è vera, al contrario di me.

La sto ingannando, le sto mentendo, e lo faccio consapevolmente.

La parte peggiore? Non mi pento di nulla. E se tornassi indietro, rifarei esattamente le stesse scelte.

Continuerei a mentire e ingannarla pur di tenerla accanto a me.

Non ho intenzione di perderla, e non la perderò.

Sono certo che se sapesse che sono Eros Knight, lei mi odierebbe e mi accuserebbe di tutto il male che ha subito a causa mia. Avrebbe ragione, ma questo la spingerebbe ad allontanarsi, e io non posso permetterlo.

Che sia considerato egoismo o meno, poco mi importa. Diamond è mia e lo resterà.

La presi in braccio e la portai al piano superiore, nella mia camera. La posai dolcemente sul letto, coprendola con un lenzuolo bianco.

The Promise 2Where stories live. Discover now