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(𝙸𝙽 𝙲𝙾𝙽𝚃𝙸𝙽𝚄𝙰 𝚁𝙴𝚅𝙸𝚂𝙸𝙾𝙽𝙴)
Mi trovate anche su IG. Link nella Bio.
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♡𝚂𝚒𝚊𝚖𝚘𝚏𝚛𝚊𝚐𝚒𝚕𝚒. 𝙾𝚐𝚗𝚞𝚗𝚘𝚍𝚒𝚗𝚘𝚒𝚕𝚘 è. 𝙾𝚐𝚗𝚞𝚗𝚘𝚌𝚘𝚗𝚕𝚎𝚙𝚛𝚘𝚙𝚛𝚒𝚎𝚍𝚎𝚋𝚘𝚕𝚎𝚣𝚣𝚎. 𝙴̀𝚌𝚘𝚜ì 𝚌𝚑𝚎𝚚𝚞𝚎𝚜𝚝𝚊𝚟𝚒𝚝𝚊𝚌𝚒𝚌𝚛𝚎𝚜𝚌𝚎. 𝙽𝚘𝚗𝚜𝚎𝚛𝚟𝚎𝚒𝚕𝚌𝚊𝚕𝚘𝚛𝚎𝚙𝚎𝚛𝚍𝚒𝚟𝚎𝚗𝚝𝚊𝚛𝚎𝚏𝚘𝚛𝚝𝚒. 𝙸𝚕𝚌𝚘𝚛𝚊𝚐𝚐𝚒𝚘𝚌𝚒 è 𝚍𝚊𝚝𝚘𝚜𝚘𝚕𝚘𝚍𝚞𝚛𝚊𝚗𝚝𝚎𝚕𝚎𝚋𝚊𝚝𝚝𝚊𝚐𝚕𝚒𝚎.♡
𝙰𝙼𝙴𝙻𝙸𝙴 𝚂𝚃𝙸𝙻𝙻
Il suo abbraccio sapeva di casa, una casa oramai lontana e quasi persa.
Eravamo rimasti così, sulla soglia della porta in silenzio, l'uno tra le braccia dell'altro. Sospirai, strusciando il naso sulla sua mimetica. Al tatto, la sentii ruvida. Sembrava carta vetra, rigida e graffiante.
Mi spostai, liberandomi dalla sua morsa, per poi, andarmi a massaggiare con le dita la punta del naso che, nel frattempo, aveva preso a pizzicare.
Sorrisi, alzando lo sguardo verso il suo volto. Era invecchiato e stanco. Questa volta, ancora di più, sempre di più. Come per ogni volta che faceva ritorno da quelle maledette missioni.
«Ciao tesoro» Disse con voce spenta.
Un suono fragile che, sparendo veloce dalle mie orecchie, lasciò intorno a noi un silenzio palpabile.
«Mi sei mancato.» Costatai, balbettando in imbarazzo.
Sospirai, staccando la mano dalla mia faccia e, lasciandola cadere debolmente, morbida, lungo i fianchi. Alla mia affermazione, sorrise dispiaciuto. Buttò fuori dalle narici, tutta l'aria che aveva nei polmoni. Dolcemente, lentamente.
