Quel bar universitario era alquanto affollato, la gente continuava ad accanirsi al bancone in preda a una fretta incessante. Tenevo stretta nelle mani la mia tazza fumante di cioccolata calda, mentre di sottecchi ascoltavo un'accesa conversazione scaturita da tutti dopo l'incontro indesiderato. Decisi di tacere facendomi piccola piccola, osservando con la coda dell'occhio la figura agitata di Crystal seduta accanto a me, inveire sui nuovi arrivati. Mi accovacciai con il collo tra le spalle provando a sparire, ma non ci riuscii.
Alla fine dei giochi ci eravamo uniti intorno a un tavolo a parlare di quello che era successo, ma poi, senza sapere come, le cose avevano iniziato a prendere un'altro tipo di strada. La più inaspettata. In fondo è così che si conoscono le persone, no? In realtà, non mi seppi rispondere, vista la mia inesperienza. Tuttavia sorrisi soddisfatta in mezzo al profumato fumo emanato dalla tazza. Mi sentii meglio, più rilassata, grazie al suo tenue calore che mi coccolò la punta del naso.
«Per favore, per l'ennesima volta, vi sto dicendo che il latte di soia è molto meglio di quello normale!» Esclamò Crystal convinta puntellando con l'indice sul tavolo, per sottolineare in maniera indiscutibile il suo pensiero. Ormai la potevo ritenere presa e persa dalle e nelle sue convinzioni.
