Mi guardai allo specchio. Il fatidico giorno era arrivato e Gabriel sarebbe partito.
«Beatrice?»
Sbattei le palpebre ritornando alla realtà.
Mia sorella mi osservò preoccupata, mentre io continuai a contemplare la mia magra figura riflessa allo specchio.
«Stai benissimo.» Si affrettò ad aggiungere sperando in una risposta senza lacrime.
I miei occhi si adombrarono, ma non dissi niente. Smisi semplicemente di mantenere il contatto visivo con me stessa, lasciando scivolare le braccia lungo i fianchi.
«Sai, Crystal, a volte ho il presentimento di star andando nella direzione sbagliata.» Era vero, per una volta avevo davvero sperato e creduto in qualcosa, o meglio in qualcuno e, invece eccomi lì, a cercare vie di fuga per poter dimenticare, per poter andare avanti, di nuovo.
«Ricordati sempre, Bea, qualsiasi strada la percorreremo insieme, nel bene e nel male.» Mi sorrise amorevole. «Quando ti conobbi ammetto di essere stata restia nel volere un'altra famiglia, una sorella da accudire e proteggere, ma ora ho capito che tutto quello di cui ho sempre avuto il bisogno è qui con voi, con te e ovviamente con il mio amato Luke!» Finii ridendo.
C'era qualcosa che continuava a tormentare i miei pensieri, le mie emozioni, ma non riuscivo mai a capire di che cosa si trattasse.
«Dici che gli piacerò?» Borbottai guardando la punta delle scarpe che spiccavano sotto la lunga gonna in jeans.
«Di questo non devi preoccuparti, immagino che ai suoi occhi tu sia già bellissima. E poi, vestita così, sembri proprio una modella! Mi ringrazierai più tardi, magari dopo il tuo primo bacio.» Ammiccò, facendomi l'occhiolino.
