Capitolo 17

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Resto ferma imbambolata a leggere quella notizia, tant'è che Sira mi sbatte addosso involontariamente facendo cadere entrambe. Purtroppo per me il mio telefono viene raccolto da Alice che, come prima cosa, legge quel post e rimane a bocca aperta.
Le tolgo il telefono dalle mani e lo metto in tasca, riprendendo a camminare per andare dal mio amico, in questo momento conta solo come sta lui, ad Andrea penserò dopo.

Io:"Come sta?" Non saluto nemmeno il dottore, voglio solo sapere come sta Pablo, anche se dall'espressione che hanno sia lui che Pedri credo non sia niente di buono.
Dot:"Lei chi è?"
P.G:"È una mia amica, può parlare con lei." Il dottore annuisce per poi darmi la sua completa attenzione.
Dot:"Il ragazzo ha riportato la lesione completa del crociato, potrà rientrare solo la stagione prossima, mi dispiace." Se il mondo è crollato addosso a me, non immagino a lui. Lo guardo e posso perfettamente notare quegli occhietti che sono sempre vispi e allegri, spenti e tristi, Pablo ha lo sguardo cupo e credo di non averlo mai visto così.
Quando il dottore esce finalmente possiamo parlare tra di noi.
Io:"Senti Pablito, se hai bisogno io posso restare ancora in Spagna, gli altri tra gli allenamenti e il resto avranno da fare mentre io non ho impegni, fino a gennaio posso rimanere."
P.G:"Davvero lo faresti? E Andrea?"
Io:"Certo che lo farei, sei uno dei miei migliori amici." Evito di rispondere alla domanda su Andrea dato che in questo momento quello che ha bisogno di aiuto è Pablo, non io.
Evidentemente però Sira lo nota e, con la scusa che è finito il primo tempo e sono arrivati gli altri a parlare con Pablo, mi prende in disparte.
S.M:"Cos'è successo?"
Io:"Di cosa parli?"
S.M:"Maya, io non sono Alice o Pablo, puoi parlare con me. Cos'ha fatto questa volta?" Sospiro con gli occhi bassi e le mostro il telefono. Lei spalanca gli occhi shockata e se non la conoscessi penserei che stia cercando il primo volo per l'Italia per picchiarlo.
S.M:"Hai intenzione di parlarci?"
Io:"Certo, anche perché devo avvisarlo che resterò qua più tempo del previsto."
S.M:"Ti posso dire una cosa? In tutta onestà." Io annuisco, immaginando già cosa voglia dirmi.
S.M:"Secondo me questo periodo che passerete separati vi farà bene. Lui capirà cosa vuole veramente, se te o lei, e anche tu capirai se sei pronta veramente ad avere una nuova persona nella tua vita. Quando io e Ferran eravamo in crisi perché io giravo per il mondo per le gare di equitazione, stare lontani ci ha fatto capire che l'uno senza l'altra non riusciamo a stare. Secondo me è la vostra occasione per capire se effettivamente questa relazione va bene per voi o se è stata solo quell'aria di novità che vi ha scombussolato un po'." Annuisco incerta alle sue parole per poi riprendermi il telefono e mandare un messaggio ad Andrea.




Andrea🤍

Ehi, come stai? Qua in Spagna ci sono stati alcuni problemi e hanno bisogno di me, credo che resterò qua almeno fino a gennaio, ma ho bisogno che passi a casa mia e mi spedisci i vestiti che sono rimasti e gli unici libri universitari che puoi trovare in libreria. Ho letto l'articolo che hanno scritto e credo che stare un po' separati faccia bene ad entrambi, spero che tu capisca la mia decisione anche se magari non la condividerai

Immaginavo che saresti rimasta in Spagna, ho visto che Pablo si è fatto veramente male e gli ho mandato un messaggio. Per i vestiti e il resto non c'è problema, fammi avere l'indirizzo che appena torno a Torino ti spedisco tutto. Avrei voluto darti qualche spiegazione dal vivo ma credo che non sarà così, quindi meglio se te lo scrivo direttamente. Marina è venuta da me perché ha bisogno di soldi, non ha un lavoro e non sa come fare, questo è l'unico motivo che c'è dietro quella foto. Capisco però anche che non possiamo andare avanti così a scannarci per ogni minima cosa, questa lontananza sicuramente farà bene ad entrambi. Ricorda solo che ti amo, sempre
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Decido di non rispondere al messaggio perché non credo di averne le forze mentali, sono stanca di tutto questo tira e molla, delle litigate, delle incomprensioni. Pensavo che con Andrea le cose sarebbero state diverse, pensavo che saremmo stati felici. So perfettamente che ogni relazione ha i suoi pro ed i suoi contro, ma non avrei mai pensato che i contro sarebbero stati più dei pro, a questo punto, ne vale veramente la pena? Nonostante tutto, immagino di sì e questo posso affermarlo perché anche solo leggere un suo "ti amo" mi fa sentire le farfalle nello stomaco.

Esco dallo stadio anche se la partita non è ancora finita dato che ho bisogno di stare un po' da sola, mi siedo sul marciapiede di fronte dopo aver preso una porzione di patatine fritte ed una bottiglia d'acqua dal signore di fronte allo stadio ed inizio a mangiare tranquilla in solitudine.
Inizio a pensare a questi giorni e mi rendo conto di essere stata veramente poco presente con i miei amici, quindi decido di mandare un messaggio sia sul gruppo delle ragazze sia sul gruppo che abbiamo anche con i ragazzi, anche se non sembra mi mancano tantissimo, sono in qualche modo diventati la mia famiglia ed anche se ovviamente non potranno mai arrivare al livello di Álvaro, riescono a farmi sentire meno la sua mancanza.


Pedri:"Ti ho trov- Perché stai piangendo?" Alzo lo sguardo dal mio cartoccio vuoto e incontro gli occhi scuri di Pedri, così mi alzo e lo abbraccio. Non so esattamente perché sto piangendo, forse lo stress, forse l'accumulo di cose che alla fine mi hanno fatto esplodere, forse perché penso che non merito l'amore di nessuno dato che nessuno resta accanto a me per troppo tempo, prima o poi per una scusa o per l'altra vanno via ed alla fine rimango sola con me stessa.
L'unica cosa che so è che Pedri, in tutti questi anni, in qualche modo mi è sempre stato accanto. Non saremo mai una coppia perché siamo troppo instabili insieme per esserlo, ma a discapito di ciò che la gente potrebbe pensare, lui sarà sempre accanto a me nonostante tutto.

Pedri:"Stai tranquilla piccola mia, in questi mesi ci penserò io a farti tornare il sorriso." Ed io sono sicura che questa sia la più assoluta verità.

Il numero fortunato/Andrea Cambiaso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora