19. Sinfonia onirica

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Mi svegliai da un lungo e profondo sonno, sentendo una sensazione di riposo che mi avvolgeva come una coperta calda. Guardai l'ora sullo schermo del mio telefono, che segnava le dieci e ventisei. Era insolito per me dormire così tanto, ma ne avevo decisamente bisogno dopo le ultime giornate piene di tensione e sicuro, anche grazie la nuova terapia prescritta dalla Shutz.

Chissà se gli altri si siano già svegliati, pensai, non mi resta che prepararmi e andare a vedere.

Mi domandai cosa avrei fatto durante la giornata e quali impegni mi aspettassero. Decisi di andare a controllare se Bryan fosse già sveglio. Una colazione insieme sarebbe stato un modo perfetto per iniziare la giornata, magari con una chiacchierata rilassante.

Mi tirai su dal letto e dopo aver scelto quali vestiti indossare, feci un salto in bagno per darmi una bella sciacquata rigenerante.

Presi il telefono sul comodino, misi le scarpe e uscii dalla camera.

Riconobbi subito Luca e Alissa. Come confonderli, ormai sono sempre in turno, poveri loro, risi tra me e me.

Le loro voci erano l'unica cosa a decorare il reparto, non c'era in giro nessuno. Mi diressi verso il salotto, magari qualcuno stava già facendo colazione.

-"Ciao Xila!" Esclamo Bryan, davanti la sua consueta tazza di caffè.

-"Ciao! Speravo di trovarti già sveglio! Sei da solo? Non si è alzato ancora nessuno?" Chiesi al mio migliore amico.

-"No, non ancora, anche io mi sono appena tirato su, sapevo che ti saresti svegliata a breve, perciò, la tua tazza di caffè è già in cucinino sul tavolo." Disse lui, stupendomi.

-"Grazie Bryan, mi fai davvero sentire meglio ogni volta."

-"Ma figurati, per così poco."

Dopo aver preso la mia tazza di caffè, mi sedetti accanto a Bryan al tavolo del cucinino, mentre lui continuava a sorseggiare il suo.

-"Come hai dormito?" Mi chiese, con un'occhiata di curiosità.

-"Meravigliosamente." Risposi sorridendo. -"Mi sento come se avessi ricaricato le energie al cento per cento."

Bryan annuì comprensivo.

-"Ne avevi sicuramente bisogno, dopo tutte le cose che sono successe ultimamente."

-"Sì, proprio così." Concordai, assaporando il calore del caffè tra le mani. -"Mi sento quasi rinata."

Ci godemmo un momento di tranquillità, sorseggiando il nostro caffè, finché non decisi di rompere il silenzio.

-"Che programmi hai per oggi?" Chiesi, incuriosita.

Bryan prese un respiro profondo, come se stesse ponderando le sue opzioni.

-"Avevo in mente di passare un po' di tempo al parco, fare una passeggiata e magari leggere un libro."

-"Suona come una giornata piacevole." Commentai. -"Magari potremmo anche fare qualcosa insieme, se ne hai voglia."

Bryan sorrise. -"Mi piacerebbe. Magari dopo che hai fatto colazione possiamo decidere cosa fare."

Annuii con un sorriso. -"Va bene, mi sembra un piano perfetto." Conclusi.

Dopo aver finito il caffè, mi alzai per prepararmi la colazione, mentre Bryan si alzò per dare un'occhiata fuori dalla finestra, osservando la mattinata che si stava schiarendo, promettendo una bellissima giornata soleggiata, tra le foglie autunnali.

La prospettiva di trascorrere la giornata con il mio migliore amico mi riempiva di gioia e aspettative positive. Era esattamente quello di cui avevo bisogno dopo i giorni difficili passati qua in reparto.

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