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Dopo un paio di giorni costretta a letto più per volere di Morgan che per l'influenza, finalmente le era stata affidata una nuova missione. A quanto pare, quando un mese prima avevano ucciso quei vampiri che catturavano e seviziavano le ragazzine, non avevano preso il vero capoclan ma solo un suo preposto. Il vero covo era stato scoperto recentemente da altri cacciatori che stavano perlustrando quella zona nelle ultime settimane e, quando incautamente avevano deciso di entrare a controllare, solo uno di loro era uscito di la.
Cassie non sapeva di chi si trattasse, non le davano mai molti dettagli, neanche Morgan. Quando le veniva assegnata una missione, il suo unico compito era quello di agire insieme alla sua squadra. Di solito erano sempre i solito: lei, Ethan, Isabelle, Mark, Jo e infine Mike. Quella mattina si sarebbero dovuto vedere tutti la davanti e in effetti quando era arrivata sul posto insieme a Ethan, l'unico assente era solo Mike. Lo avevano aspettato ancora un po' ma poi avevano deciso di procedere e Isabelle era rimasta di guardia la davanti nel caso Mike si sarebbe fatto vivo.
I quattro cacciatori deciso di dividersi in coppie e, ovviamente, Cassie era con Ethan. Nonostante ciò che era successo l'ultima volta che si erano visti, si erano comportati come se nulla fosse...fino a ora.
- Cassie? - Ethan le si avvicinò piano e le poggiò una mano sulla schiena.
- Che c'è? - sussurrò lei.
- Riguardo all'altra volta io volevo dirti che...
Cassie lo zittì subito - Non preoccuparti Ethan, non è successo nulla!
Anche con la debole luce nel seminterrato di quel vecchio palazzo Cassie riuscì a vedere l'espressione di Ethan - No Cassie! Dobbiamo parlare! Insomma stavamo quasi per...
Non ebbe il tempo di dire altro perché cominciarono a sentire dei lamenti e delle risate sommesse. Le rivenne in mente quello che era successo quando avevano affrontato il primo clan di vampiri e ripensare al corpo di quella ragazzina senza vita le fece venire un brivido. Non erano riusciti a salvarne molte, ma pensavano che sarebbero riusciti a porre fine a quello scempio. Purtroppo non era stato così.

Man mano che proseguivano, la luce davanti a loro si faceva sempre più vicina. Proveniva da una piccola porta aperta solo un po', ma nonostante ciò i due ragazzi videro che cosa c'era la dentro.
Delle ragazze seminude, disposte una dopo l'altra, erano appese a delle pesanti catene fissate alle pareti. Erano piene di morsi e sporche di sangue che, a prima vista, sembrava asciutto. Una di loro guardò nella loro direzione e sgranò gli occhi. Erano verdi, più scuri dei suoi. Aveva i capelli lunghi che le ricadevano davanti ma, a causa del sangue, Cassie non riuscì a capire di che colore fossero. Sicuramente era una delle tante ragazze raffigurate nel giornale, ma Cassie non era brava ad associare i nomi ai volti quindi non sapeva chi fosse delle tante, la cosa importante era che la ragazza fosse ancora in vita. Si portò un dito sulle labbra e fece cenno alla ragazza di stare zitta. Lei non annuì ma spostò gli occhi alla sua destra. Fu a quel punto che fece capolino una figura. Era di spalle, ma Cassie capì di chi si trattava: lunghi capelli neri raccolti in un codino, fisico magro ma alto.
- Mike - disse la ragazza tra sé, e in quel momento il ragazzo si volò. Il suo viso non era per niente come lo ricordava. Era molto pallido e aveva le occhiaie. Incrociò lo sguardo di Cassie e solo quando lei sbattè le palpebre si rese conto che quello che aveva davanti non era più il Mike che aveva conosciuto lei: era stato trasformato.
- Che cosa guardi ragazzino? - Un uomo si avvicinò a Mike e guardò nella loro direzione. Se non fosse stato per Ethan, che l'aveva trascinata da parte, sicuramente li avrebbero scoperti.
Cassie guardò il suo compagno e non potè non notare la delusione che faceva capolino nella sua espressione - Ethan...?
Ma il ragazzo non ebbe il tempo di aprire bocca che la porta davanti a loro andò in frantumi e un paio di vampiri si presentarono davanti a loro - Bene bene! Un'altra ragazzina da aggiungere alla collezione! - disse l'uomo che aveva parlato con Mike un attimo prima - Prendetela! - E un attimo dopo i due vampiri si avventarono su di lei.
Ethan provò a farle da scudo ma questi lo scavalcarono e corsero verso di Cassie che non si fece trovare impreparata. Scoccò due frecce e colpì i due vampiri dritti al cuore, poi superò Ethan ed entrò nella stanza. Non si era sbagliata, le ragazze erano tutte vive e adesso la stavano guardando con sguardo supplichevole. Decise di non ricambiare i loro sguardi altrimenti sarebbe stato peggio e si concentrò sul vampiro che aveva ordinato ai suoi di catturarla.
La guardava tutto sorridente - Sei brava piccolina! Ma non hai ancora visto nulla!
Si guardò intorno. Altri vampiri erano sbucati fuori dal nulla e adesso stavano accerchiando lei e Ethan.
- Cazzo! - esclamò il suo compagno - Mi sa che questa volta siamo davvero nella merda...
Cassie sorrise - Si ottimista per una volta Ethan! - E senza aggiungere altro, cominciò a scoccare frecce all'impazzata. Non riuscì a colpire alcuni vampiri al primo colpo, ma alcuni erano rimasti abbastanza feriti da non potersi muovere. Erano almeno una ventine mentre loro erano solamente due.
- Cassie sono troppi, non ce la possiamo fare!
Ma lei sapeva che non era così. Sei un ibrido, le ripeteva una voce nella sua testa, comportati come tale una volta tanto. Mando a puttane tutte le lezioni di Robert sul gestire le due personalità e cominciò a muoversi più velocemente del solito. A volte non arrivava in tempo a scoccare la freccia quindi la conficcava direttamente nel petto dei vampiri non appena si avvicinavano. Normalmente non era possibile trapassare il cuore in quel modo, ma Cassie ci riuscì.
Adesso erano rimasti solo in cinque. Lanciò un'occhiata a Ethan. Due vampiri lo avevano sopraffatto e le parve di rivedere la scena a cui aveva assistito un mese fa. Non voleva che anche questa volta lo mordessero quindi prese la rincorsa per raggiungerlo ma qualcosa alla schiena la costrinse a fermarsi. Si passo una mano dietro e afferrò l'elsa di una piccola spada appena sopra la spalla sinistra. Se l'avessero tirata un po' più giù probabilmente sarebbe morta.
Si voltò e vide Mike in posizione d'attacco. Era stato chiaramente lui a farlo, ma, a giudicare dal suo sguardo, non aveva agito di sua spontanea volontà.
L'uomo accanto al ragazzo rideva divertito - Non hai una buona mira ragazzino! Dovresti ritentare - E gli passò un pugnale. Mike lo prese e guardò Cassie con uno sguardo spaventato che mai e poi mai Cassie avrebbe potuto dimenticare.
- Non farlo Mike! - Le urlò lei. Il dolore alla spalla era sempre più forte e il sangue le colava addosso. Era la prima volta che si sporcava del suo stesso sangue - Ti sta manipolando, non vedi? - Ma il ragazzo continuava a fissarla - Mettilo giù dai! Torniamo a casa che ne dici?
Lui scosse la testa - Non posso tornare! I miei genitori...
- Ti accetteranno anche se adesso sei un vampiro!
- Non sono un vampiro! - Le urlò lui - Sono un mostro ormai!
Cassie rimase scossa da quella frase. Lei era la combinazione di due razze, un ibrido, ma non si sarebbe mai definita un mostro. Eppure, adesso che vedeva quanto era sconcertato il suo amico, cominciò a rendersi conto che stava correndo davvero un grosso rischio a lavorare per i Winkler.
Mike lanciò il pugnale e Cassie rimase immobile, come se le sue gambe fossero incollate al pavimento. Era la prima volta che si trovava faccia a faccia con la morte, la prima volta che stava avendo davvero paura. Chiuse gli occhi. Non voleva vedere quello scempio, non voleva che fosse l'ultima cosa che avrebbe visto prima di morire.
Poi sentì un urlo sconcertante e cadde di fianco, ma non era stata lei a scansarsi. Aprì gli occhi e rimase a bocca aperta.
- Che cazzo ci fai qua? - disse a denti stretti. Le lacrime cominciarono a scenderle giù senza che se ne rendesse conto. Perché piangeva? Non era morta, era viva, lui l'aveva salvata.
Si girò e vide Mike in ginocchi. Aveva le mani intorno al pugnale che lo aveva trafitto e sbatteva le palpebre. Cassie si precipitò verso di lui e lo fece sdraiata - Andrà tutto bene Mike! Stai tranquillo...
Lui fece un debole sorriso - No Cassie, sto morendo, lo sento.
- No! Non morirai io...
Mike le mise una mano sul viso - Mi dispiace tanto Cassie! - tossì e un rivolo di sangue gli uscì dalla bocca. Poi chiuse gli occhi ed emise il suo ultimo respiro. Il suo corpo si raggrinzì subito e poco dopo del ragazzo rimase solo cenere.
Lei rimase immobile per un po' mentre le lacrime scendevano giù. Qualcuno la trascinò via ma lei si aggrappo a terra con le unghie. La caricarono in spalla e, quando sentì il suo profumo, in un primo momento ebbe voglia di abbracciarlo, ma poi si dimenò talmente tanto che il ragazzo mollò la presa facendola cadere con il sedere per terra.
La spalla le faceva male, ma il vero dolore era quello che provava nel petto, quasi lo stesso che aveva provato quando aveva trovato sua madre morta.
- Lo hai ucciso tu! - Gli urlò con tutta la rabbia che aveva addosso - E' colpa tua se è morto!
- Ti avrebbe uccisa Cassie! - tentò di spiegargli.
- Non m'importa! Non m'importa! - Si alzò e cominciò a tempestargli il petto di pugni - Sei uno stupido! Lo hai ucciso! Lui era un mio amico! Non doveva morire! - Continuò a colpirlo ancora per un po' e avrebbe continuato se Ethan non l'avesse trascinata via - E lasciami stare anche tu!
Ethan era sconvolto ma non mollo la presa - Stai calma okay? Se fai così è peggio! - Lei lo guardò e smise improvvisamente di piangere
- Dobbiamo tornare a palazzo, devi farti controllare la spalla - Gli urlò l'altro.
- Stai zitto! - gli disse lui con un fil di voce.
- Ha ragione - disse Ethan - Devi farti controllare quella spalla.
Ma non ebbe il tempo di replicare che tutta la stanza girò attorno a lei.

La cacciatrice ibridaWhere stories live. Discover now