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Una settimana. Era passata solo una settimana da quando Nathan era arrivato a palazzo. Da allora avevano sempre lavorato insieme e Cassie sapeva benissimo che era stato Morgan a prendere quella decisione. La cosa che non capiva era il motivo per cui si stava preoccupando così tanto per lei. Si, voleva rimediare a quello che aveva fatto a sua madre, ma qualcosa le diceva che c'era dell'altro. Doveva parlare con lui e vederci chiaro.
Ma non era l'unica cosa che doveva riferirgli. In quella settimana l'idea di rimanere a palazzo si era fatta ancora più strada e da una semplice ipotesi era diventata una vera e propria decisione.
Le cose con Nate non andavano affatto bene. Era calato di nuovo il gelo tra loro, forse ancora peggio di quando era andata via da Holding. Almeno prima qualche sguardo se lo scambiavano mentre adesso erano totalmente impassibili l'una all'altro. Ovviamente c'era chi non la pensava in questo modo come per esempio Isabelle, che non faceva altro che sottolineare che aveva avuto una storia con lui e che era felice di rivederlo, o Ethan. Un'altra cosa che non riusciva a non notare era la somiglianza tra i due ragazzi. Si muovevano allo stesso modo quando combattevano e avevano la stessa risata, la stessa fossetta nella guancia e la stessa espressione seria durante le missioni.
– Hey bella addormentata! Stiamo aspettando te!
La voce stridula di Isabelle la fece innervosire per l'ennesima volta. Avevano appena conlusa un giro di sorveglianza nei pressi di una scuola elementare. Qualcuno, oltre ad aver chiamato la polizia, aveva chiesto aiuto anche ai cacciatorini perché dei ragazzi sospetti si aggiravano nei pressi della struttura. Si pensava fossero dei lupi e invece erano solo dei ragazzini umani.
– Posso chiederti una cosa? – Di solito Isabelle non faceva questa domanda, chiedeva e basta.
– Dimmi
Per un momento sembrò un po' titubante – Ti ha mai parlato di me?
– Chi?
– Ma come chi? Nathan! Lo so che vi conoscete da un po' voi due...– Come fai a sapere che...
– Da come vi guardavate ho capito che c'era un rapporto di fiducia tra voi.
Cassie sorrise imbarazzata – Mi sa che ci hai visto male Isabelle!
La ragazza ignorò la sua risposta – Quindi? Ti ha mai parlato di me?
Cassie la guardò negli occhi. L'espressione da cattiva ragazza era sparita lasciando il posto a una Isabelle stranamente preoccupata – No, mai...
Si aspettava un'espressione delusa e invece la ragazza le sorrise – Come immaginavo! – Poi si alzò e cominciò a camminare. Non sapendo cosa fare, Cassie la seguì e si diressero a grandi passi verso il resto del gruppo. Tra loro c'erano anche Ethan e Nathan. Il primo gli rivolse un sorriso mentre Nathan, che un momento prima era girato nella sua direzione, le diede le spalle. Quel gesto un po' la ferì. Perché si ritrovavano sempre a quel punto? – Scusami tanto Cassie... – disse la ragazza e, un secondo dopo, corse via.
Era stata piuttosto strana per tutto il tempo. Di solito la punzecchiava ma quel giorno era particolarmente assente e l'unico momento in cui avevano parlato era stato proprio quello, quando gli aveva chiesto se Nate avesse mai parlato di lei.
– Che cosa è successo? – chiese Ethan preoccupato.
– Non lo so – ammise la ragazza. L'ultima persona che si era scusata con lei era stato Mike e poi se lo era ritrovato in fin di vita tra le braccia – Devo andare a parlare con Morgan.
– Dobbiamo parlare tutti con lui – rispose Ethan.
Cassie guardò i due ragazzi e sospirò – No, devo parlarci da sola.

Robert non era rimasto molto sorpreso dalla telefonata che aveva ricevuto un paio d'ore prima, sapeva che prima o poi si sarebbe fatto vivo anche lui.
Suonarono la porta e si affrettò ad aprire – Sono felice di vederti – E lo era davvero. Non aveva più avuto sue notizie dal giorno della cerimonia dei cacciatori, anche se qualcosa all'orecchio gli era arrivata.
– Scusami se mi sono precipitato qui con così poco preavviso...
Percepì un po' di preoccupazione nella voce del ragazzo e non era da biasimare – Qualcosa non va?
– No anzi, va tutto benissimo! Mi piace il mio nuovo lavoro e negli ultimi giorni ho pensato che forse è stata la cosa migliore rimanere qua e non andare al posto di Nate...
Robert annuì ma non era pienamente d'accordo. Era preoccupato per Nathan e sicuramente non gli faceva piacere sapere che era in quel posto, come non gli faceva piacere che ci fosse anche Cassie – Stanno bene, se è questo che vuoi sapere – Cameron tirò un sospiro di sollievo e non chiese come faceva a saperlo.
– Sono venuto qua anche per dirti un'altra cosa ma non so se...
– Devo preoccuparmi?
– No, non proprio – ma non sembrava molto convinto.
– Cameron, non tenermi sulle spine.
– Ho scoperto di recente chi era il padre di Nathan, che cosa gli è successo e ho conosciuto due persone...
– Hai conosciuto sua sorella, non è così?
– Non solo lei. Ho conosciuto anche sua moglie.
Robert aggrottò la fronte – Moglie? Ma lui non aveva una...
– Ce l'aveva invece e aveva anche un bambino... Fu attirato da Priscilla Leighton con l'inganno e con l'inganno venne ucciso.
Robert sapeva che il padre di Nathan era stato ucciso, ma non pensava che avesse avuto una moglie o addirittura un figlio – E che fine ha fatto il figlio?
– E' proprio per questo che sono venuto. Non immaginerai mai dove si trova in questo momento...

La cacciatrice ibridaWhere stories live. Discover now