Capitolo. 7

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Louis.

-Harry, cosa ci fai qui?-chiesi impassibile quando lo vidi, davanti la porta.

-Volevo farti le mie scuse. Non volevo dirti quelle cose, ho parlato senza pensare.-disse mordendosi il labbro inferiore.

-Senti Harry, non ho tempo da perdere, quindi, spostati. Devo andare a lavoro e sono già in ritardo.-dissi scostandolo, ma lui mi afferrò il polso e mi tirò verso di se, poggiando le sue grandi mani sulla mia vita.

-No Louis, tu ora mi ascolti. Non volevo dirti quelle cose, ok? E solo che...tu lo sai come la penso riguardo queste cose. Non volevo assolutamente definirti maniaco sessuale. Tu sei il mio migliore amico ed è ovvio il fatto che ti accetto per quello che sei. Ti prego. Perdonami.-disse nascondendo il volto nell'incavo del mio collo.

-Harry, lasciami. Devo andare.-dissi poggiando le mani sul suo petto, in modo da allontanarlo, ma inutilmente.

-No, io non ti lascio fin quando non mi perdoni.-disse strofinando il naso nel mio collo, avvolgendomi con le braccia.

-Harry, cazzo. Lasciami.-dissi dimenandomi.

-Louis ti prego. Io t-

-Non mi importa un cazzo delle tue scuse Harry, sei solo un verme. Mi hai umiliato ti rendi conto. Eri il mio migliore amico, cazzo. Potevo perdonarti tutto, ma questo...Non pensavo di farti cosi schifo. Perché non me lo hai detto subito? Ti avrei lasciato in pace e la nostra amicizia sarebbe finita. Così non avresti dovuto vivere con un essere ripugnante al tuo fianco.-dissi, interrompendolo, con la voce spezzata.

-Sta zitto Louis, zitto.-disse spingendomi contro la parete accanto la porta del mio appartamento.

-Non volevo dire tutto quello, cazzo. Mi sarei ripudiato da solo non trovi.-continuò quasi urlando.

-Che intendi dire?-chiesi confuso, singhiozzando, ormai le lacrime scendevano lungo le mie guance.

-Io...Louis, io...-abbassò lo sguardo, si morse il labbro inferiore e poi successe tutto così in fretta.

Le sue labbra erano sulle mie.

Harry mi stava baciando. Un bacio disperato, pieno di scuse, che io ricambiai senza accorgermene.

Le mie mani andarono a finire tra i suoi ricci, mentre le sue nelle tasche posteriori dei miei skinny jeans.

Passò un'eternità, quando infine lui si stacco, poggiando la sua fronte sulla mia.

-Io ti amo principessa, come hai fatto a non capirlo.-disse sorridendo.

Lo scostai violentemente e mi diressi verso l'ascensore.

-Va all'inferno Harold.-dissi pulendomi le labbra con la manica della camicia.

-Louis. Ti prego aspetta.-disse tirandomi per un braccio. -Non sto mentendo ti prego, ascoltami.-

-Vai a prendere per il culo qualcun'altro. Io per te non esisto più.-dissi.

Le porte dell'ascensore si chiusero e lui iniziò a sbattere su queste ultime.

-Louis ti prego.-urlò.

Perché mi aveva baciato. Cosa avevo fatto di male per meritarmi questo.

Mi sfiorai le labbra con l'indice. Riuscivo ancora a sentire il suo sapore su di esse.

Aveva detto che mi amava.

Perché prendermi in giro su questo?

Era così evidente il fatto che mi piacesse?

Scivolai lungo la parete dell'ascensore e iniziai a singhiozzare rumorosamente.

Misi una mano tra i capelli e iniziai a tirarli inconsapevolmente, con l'altra stringevo il tessuto della mia camicia all'altezza del petto.

Un singhiozzo più forte fuoriusci dalle mie labbra quando urlò di amarmi.

L'urlo che senti dopo fu anche l'ultimo.

-Non lasciarmi.-

Mai.









My Best Friend ||Larry Stylinson||Where stories live. Discover now