Capitolo. 20

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Harry.


Dopo aver passato l'intera settimana rinchiuso tra le quattro mura del mio appartamento decisi di uscire e svagarmi un po'.

Mi feci una doccia veloce, indossai degli skinny jeans neri, con un piccolo strappo sul ginocchio, una camicia nera con i primi tre bottoni slacciati e i miei inseparabili stivaletti di camoscio, presi il cellulare e le chiavi e dopo aver chiuso la porta mi diressi alla mia auto.

Iniziai a girovagare senza meta quando, senza nemmeno rendermene conto, fermai l'auto davanti al G-A-Y Bar. Spensi l'auto e mi diressi all'interno del locale.


Entrai e mi avvicinai al bancone chiedendo al barista una semplice vodka liscia.

Dopo una decina di minuti dal mio ingresso, le luci si spensero, come la volta precedente, e sul palco apparve dal nulla la figura di Louis.

Indossava un semplice skinny jeans nero e una t-shirt bianca con le sue amatissime vans. Aveva l'aria stanca come se non avesse dormito, le occhiaie erano ben visibili e i suoi occhi erano spenti, i capelli arruffati e neanche l'ombra di un sorriso su quelle bellissime labbra sottili che, in quel momento avrei tanto voluto baciare.

Iniziò con il levarsi le scarpe seguito subito dopo dalla t-shirt, muovendosi sensualmente e facendo movimenti appena accennati col bacino. Non appena la sua t-shirt toccò il pavimento, fischi di apprezzamento iniziarono a diffondersi in quelle quattro mura, iniziarono a sfondarmi i timpani. 

Lui sorrise impercettibile.

Così con gli occhi lucidi me ne andai.

Ma non avevo notato una cosa, un piccolo dettaglio abbastanza evidente.

My Best Friend ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora