Dopo esser tornato da casa di Louis mi stravaccai sul divano, con un barattolo da due chili di gelato al cocco, a guardare Detective Conan.
Ormai conoscevo le battute a memoria.
Uno dei miei cartoni preferiti.
Uno dei più realistici.
La storia di Ran e Shinichi poi, spettacolare.
E tra gelato e casi risolti, dal piccolo Conan che in realtà aveva 17 anni, mi addormentai.
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Quando mi svegliai, era poco più tardi delle due.
Così, con la schiena indolenzita e il viso appiccicoso a causa del gelato, mi diressi in camera mia.
Notai sulla scrivania alcuni fogli, li presi tra le mani e sorrisi.
Erano alcuni bozzetti di Louis.
Li aveva lasciati lì qualche giorno prima.
Iniziai a sfogliarli e su alcuni vi erano bozzetti dei miei tatuaggi o dei suoi o insieme.
Poi uno colpì la mia attenzione.
Due mani, o meglio, le nostre mani. C'era un cuore tra di esse e delle linee rosse, tratteggiate e non, alcune partivano dai polpastrelli, altre dalle vene e passavano attraverso il cuore, dalle dita di uno all'altro.
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Dietro questo vi era la sua firma e una frase.
"Come pezzi di un cuore rotto, attratti, ci attaccheremo fino a formare un cuore solo."
