Capitolo. 17

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Louis.


Quando mi svegliai mi guardai intorno e notai che quella non era la mia camera, bensì, quella di Harry.

Indossavo ancora il maglione che, essendo di qualche taglia più grande, riusciva a coprirmi fino a metà coscia, ma essendo seduto mi arrivava fin sotto il sedere, e riuscivo a nascondere le mani date le lunghe maniche.

Non vedendo Harry lo chiamai e mi misi comodo, ovvero seduto con le gambe divaricate sotto al sedere mentre mi strofinavo gli occhi con la mano destra.


-Sembri un bambino...-disse Harry entrando nella stanza. I ricci gli ricadevano sul viso e questi erano umidi, indossava dei boxer bianchi attillati, anche troppo.


-Un piccolo bambino molto sexy, anche troppo.-disse leccandosi le labbra.



-Sexy? Io? Ma non farmi ridere.-dissi sbadigliando.


-Non hai niente da dirmi comunque?-disse sedendosi alla fine del letto.


-Io...-sussurrai abbassando lo sguardo.


Sentì Harry avvicinarsi cosi alzai lo sguardo. Mi fece poggiare con la schiena contro la testiera del letto facendomi stendere le gambe e si sedette sulle mie cosce poggiando un mano sul mio petto.


-Harry...-sussurrai deglutendo.


-Mi spieghi almeno il perché?-disse riferendosi al mio "lavoro".


-Non ho abbastanza soldi per pagare l'affitto e tutte le altre spese...e questo è l'unico lavoro che mi frutta più di tutti gli altri.-dissi.


-Perché non me lo hai detto avrei potuto aiutarti.-disse alzandomi il mento con un dito in modo che potessi guardarlo.


-Non posso dipendere sempre dagli altri Haz...-dissi singhiozzando, abbassando nuovamente lo sguardo.


-Io non sono gli altri Louis...-disse.-Qualsiasi cosa ti serva, non esitare a chiedere, ok?- continuò. Feci un cenno negativo con la testa mentre le lacrime continuavano a scorrere indisturbate bagnandomi il viso.


-Perché no Louis?-sussurrò.


-Hai già fatto tanto per me Haz.-dissi.


Harry aveva già fatto tanto per me.

Quando i miei genitori divorziarono io e mia madre ci ritrovammo senza neanche un centesimo ed Harry non perse tempo ad aiutarci, dato che al padre i soldi gli uscivano dal buco del culo.

Mi pagò le spese scolastiche, l'affitto e mi prese un'appartamento tutto mio, dato che vivere con mia madre e le mie sorelle era letteralmente impossibile.


-Troppo...-dissi.


-Tua madre non può ai...-disse ma lo interruppi.


-Mia madre ha già troppe spese da pagare, non voglio essere un peso.-dissi poggiando il viso nell'incavo del suo collo.


-Ti aiuterò io piccolo, che tu lo voglia o meno.-disse accarezzandomi i capelli.


Annuì impercettibile, si scostò delicatamente e mi alzò il viso.


Dopo due secondi le sue labbra erano sulla mie.


Portai istintivamente le mie mani tra i suoi capelli, mentre lui invertì le posizioni cosicché io mi trovassi seduto sul suo bacino con le gambe divaricate e portò le sue mani al mio sedere stringendo possessivamente le natiche.


-Perché mi hai baciato Harry?-dissi scostandomi dalle sue labbra.


-Perché mi piaci principessa, te l'ho detto.-disse iniziando a baciarmi il collo.


-Ma tu sei etero Harry, stai con Ariana...non prendermi per il culo su.-dissi confuso.


Harry sbuffò sonoramente e allungò il braccio per prendere il cellulare che si trovava sul comodino accanto al letto. Lo sbloccò, digitò qualcosa e poi se lo portò all'orecchio.

Dopo qualche secondo parlò.


-Ari sono Harry.-disse mentre mi accarezzava una coscia con la mano libera.


-Ma cos'è tutto questo fracasso?-chiese confuso.


-Ah, ok...Si, senti...sono qui con Louis.-disse ancora guardandomi.


Allontanò il cellulare dall'orecchio e mise in vivavoce.


-Louis!-urlò Ariana.


-Hey.-dissi confuso.


-Ari, Louis crede che io sia etero.-disse Harry accennando una piccola risata.


-Spero tu stia scherzando Louis.-disse Ariana scoppiando in una sonora risata.


-NIALL! LOUIS CREDE CHE HARRY SIA ETERO.-urlò ridendo.


-Louis spero tu stia scherzando.-disse Niall ridendo.


-Quindi tu sei...-dissi insicuro.


-Sono Gay...fino al midollo.-disse sorridendo.


-E sono innamorato del mio migliore amico.-continuò.


-Io...-dissi arrossendo.


-Baciami stupido.-disse per poi afferrarmi per il retro della nuca e baciarmi.


-Ora scopate. Addio.-dissero in coro per poi chiudere la chiamata.


Harry lanciò il cellulare dall'altra parte del letto e non se lo fece ripetere due volte.

My Best Friend ||Larry Stylinson||Where stories live. Discover now