Capitolo. 11

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Louis.


Quella mattina, quando mi svegliai, un'odore di pancakes mi travolse. Mi alzai e mi diressi verso la cucina. Vidi Harry impegnato a stendere con il mestolo in composto nella padella, così mi sedetti sullo sgabello accanto all'isola.


-Buongiorno principessa.-disse Harry, sorridendo, posandomi un piatto di pancake davanti.


-Buongiorno.-dissi, poggiando un dito sulla sua fossetta.


-Dormito bene?-mi chiese.


-Insomma. Questi jeans sono troppo stretti per dormirci.-piagnucolai.


-Potevi spogliarti ieri sera prima di metterti a letto.-disse.


-Vado a farmi una doccia.-dissi alzandomi, lasciando i pancake intatti, dove poco prima li aveva poggiati Harry.


Mentre mi sfilavo gli Skinny jeans sentì la porta alle mie spalle aprirsi e subito li ritirai su.


-Harry, dimmi. Ti serve qualcosa?-chiesi sudando freddo.


-Louis...potresti ricordarmi un'attimo la tua professione?!-disse avvicinandosi.


-Lavoro come barista, ma questo cosa centra ora?-chiesi confuso.


-E mi spieghi perché il tuo corpo è ricoperto da succhiotti...graffi...e da...impronte di dita...A lavoro devi soddisfare i tuoi clienti, per questo indossi un perizoma e per questo ieri sera, come aveva detto Mark, ti stavano aspettando???-disse avvicinandosi ulteriormente.

-Harry...io...io-dissi deglutendo.


-Cosa aspettavi a dirmi che come mestiere fai la puttana?!-disse sbattendomi con le spalle contro la parete.


-Io non sono una puttana.-dissi abbassando lo sguardo, mordendomi violentemente il labbro inferiore.


-Farsi scopare da degli sconosciuti cos'è per te. Spero che tu ti faccia pagare bene. Qunto ti prendi per una scopata? E per i preliminari? Perché non mi fai vedere quanto sei bravo?-disse, per poi portare la mia mano al cavallo dei suoi pantaloni.


-Harry ma che cazzo fai? Lasciami.-urlai dimenandomi.


-Cosa faccio? è il tuo lavoro Louis, perché ti fai tanti problemi?-disse afferrandomi i polsi e portandoli sopra la mia testa.


-Io non sono una puttana cazzo!-urlai, sentendo le lacrime salire.


-Dai, da brava. Fa il tuo lavoro!-disse poggiandomi una mano sulla spalla per poi spingermi verso il basso.

Iniziò a sbottonarsi i Jeans e io sbarrai gli occhi.


-Harry cosa vuoi fare? Lasciami.-urlai nuovamente.


-Succhia da brava.-disse abbassandosi i boxer.


-Las-

Appena aprì la bocca per urlare, infilò il suo cazzo in essa.

Le lacrime ormai scendevano a flotti lungo le mie guance.


-Succhia ho detto.-urlò, per poi tirarmi violentemente i capelli e spingere il suo cazzo più a fondo dentro la mia bocca.


Cercai di dimenarmi ma la sua presa si fece più forte.


Gli lasciai un morso sulla cappella e subito dopo ricevetti uno schiaffo e un'imprecazione da parte sua.


-Sei solo una lurida puttana.-disse tirandomi per il colletto della camicia, facendomi alzare dal pavimento.


-Fai schifo, per questo fai la puttana, ho indovinato? Per sentirti accettato, vero?-disse.


Io feci un cenno negativo con la testa e ripresi a ,mordermi il labbro inferiore.


-Ti..ti prego, lasciami.-sussurrai singhiozzando.


-Dopo che avrai fatto il tuo lavoro.-disse, per poi girarmi e premere il mio corpo contro la parete fredda, chiusi gli occhi per il leggero dolore che sentìi.


Mi abbassò i jeans, seguiti subito dopo dal perizoma. Allargò le mie natiche e senza preparazione o lubrificate mi penetrò.


Spalancai gli occhi e un urlo acuto fuoriusci dalle mie labbra.


La prima cosa che vidi furono i suoi occhi.


-Piccolo stai bene?-mi chiese preoccupata accarezzandomi i capelli.


Mi guardai attorno confuso. 


Ero nel mio letto, con i vestiti della sera precedente.


-Era solo un brutto sogno...vieni qui...-disse per poi abbracciarmi.


-Non sono una puttana...-sussurrai impercettibile.


-Louis...-disse, lasciandomi un bacio tra i capelli.


-Non lo sono...-dissi ancora.


-Va tutto bene piccolo, calmati.-sussurrò, stringendomi più forte contro il suo petto.


Era solo un'incubo.






API (Adesso Parlo Io)


Hey guys.


Scusatemi se ci sono errori, ma vado di fretta e non ho potuto leggerlo.

Spero vi piaccia.


Vi ano.


-Queen.




My Best Friend ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora