Capitolo. 16

1.1K 52 0
                                    

Louis.

Quando scesi dal piccolo palco venni affiancato da Logan, un uomo sulla quarantina, che non esitò a posare una mano sulla mia natica da sotto il maglione per poi accarezzarla, appena mi vide.

Ad un tratto fui strattonato per un braccio per poi ritrovarmi dietro ad una figura alta dalle spalle larghe con un ammasso di ricci inconfondibili.

Harry.

-Harry cosa ci fai qui?- chiesi allarmato deglutendo.

-E quindi è questo il tuo lavoro Louis?! E questo che fa un barista?!- urlò.

-Harry ti prego, va via.-dissi spingendolo leggermente.

-Hai sentito ragazzino, devi andartene. Io e la puttanella abbiamo da fare. Se vuoi aspettare te la riporterò a breve.- disse Logan avvicinandomi a lui e stringermi forte una natica per poi lasciarci uno schiaffo.
Gemetti per il leggero pizzicore che sentì, abbassando lo sguardo sentendo quello di Harry bruciarmi sulla pelle.

-Non toccarlo!- disse Harry afferrando l'uomo per il colletto della camicia sbattendolo contro la parete.

-Harry, lascialo. Devo lavorare, ti prego.- sussurai.
Lui emise una risata sarcastica, si voltò nella mia direzione e.

-Mi dispiace piccolo, ma tu non farai più questo lavoro.- disse lasciando l'uomo per poi avvicinarsi a me e cingermi la vita con il braccio destro.

-Harry, non puoi decidere per me. Quindi, ora levati dalle palle e fammi lavorare.- dissi cercando di allontanarmi.

-Mi hai costretto tu a farlo Louis.- disse prendendomi in braccio, come se fossi una piuma, poggiò una mano sulle mie cosce mentre l'altra la poggiò sulle mie natiche scoperte appena dal maglione.

-Harry mettimi giù, Harry.-urlai dando dei pugni sulla sua schiena che parvero fargli il solletico.

Uscimmo dal locale sotto gli sguardi confusi di tutti e arrivati alla sua auto mi fece salire, allacciandomi la cintura e bloccando lo sportello come se fossi un bambino.

Salì anche lui, mise in moto l'auto e partimmo.

-Guarda in che condizioni mi hai fatto uscire.- dissi indicando il mio corpo coperto solo dal maglione bianco.

-Dovresti preoccuparti di quello che mi dirai una volta a casa, di certo non di questo.- disse freddo.

Deglutii e poggiai la testa al finestrino.

Dopo qualche minuto mi addormentai.

My Best Friend ||Larry Stylinson||Where stories live. Discover now