0.9 Celeste

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"The things we said and did have
Left permanent scars. Obsessed
Depressed at the same time. I can't
Even walk in a straight line, I've been
Lying in the dark no sunshine".

Boston; 2015

Non sempre si può vivere solo di momenti. È la risposta che ho sentito dare l'altra sera da mio padre a mia madre, mentre, a tarda notte, discutevano a "bassa" voce del mio "progetto" di partire. Ed è la frase che non ha smesso neanche per un secondo di lampeggiarmi in mente, con la stessa insistenza di un segnale luminoso in autostrada a notte fonda. Lasciale cogliere il momento, Robert, se è di questo che ha bisogno in questo frangente, lo ha pregato lei, con il tono dolce e amorevole che la contraddistingue. Non sempre si può vivere solo di momenti, Marylin; noi cosa faremmo, poi, nel caso in cui non dovesse andare a buon fine? È pur sempre la mia - la nostra - bambina, è stata la sua sentenza, emessa con voce flebile e sofferente. Ho smesso di ascoltare da lì in poi, con una morsa allo stomaco e il cuore dolente. Da tre giorni a questa parte la frase pronunciata da papà non mi dà tregua. Soprattutto perché non mi trovo per niente d'accordo con questa sua osservazione. Il secondo in cui i suoi occhi hanno incrociato quelli della mamma non è stato un momento? Quello in cui ha deciso di chiederle di sposarlo non è stato un momento? L'arrivo di mia sorella non è stato un momento? La mia nascita non è stato un momento? L'attimo in cui ho iniziato a muovere i primi passi non è stato un momento? La vita è formata da tanti momenti, tanti tasselli. Piccoli, alcuni insignificanti, senza i quali, però, il mosaico non sarebbe ugualmente completo, non avrebbe lo stesso senso. Andrà male con Peter? Non posso saperlo, ma non lo saprò mai se resto qui a rimuginarci in eterno. Con Colin e Will abbiamo concordato di andarcene domattina presto - anche per far sì che si riposino entrambi, visto e considerato il lungo viaggio che hanno affrontato per raggiungermi. Stanzieranno a casa dei genitori di Colin per questa notte, cosa che gli ha anche permesso di fare loro un saluto prima di sparire per non si sa quanto, alla volta di non si sa dove. Effettivamente neanche io sarei stata molto per la quale, se mi fossi trovata nei panni dei miei genitori. O dei suoi, è indifferente. A ogni modo, stasera i piccioncini sono a cena da noi, e mamma è ai fornelli dalle sei di oggi pomeriggio, ad armeggiare tra pentole e padelle in fretta e furia. Papà si è anche offerto di darle una mano, ma lei gliel'ha vietato categoricamente, dato il disastro che ha combinato l'altro ieri, quando ha tentato di preparare dei semplici pancake. Io sono rinchiusa nella mia stanza da quando quei due si sono recati a casa di Colin a darsi una rinfrescata. Non è cambiato niente. In sei anni, non è cambiato niente in questa camera. L'armadio è ancora stracolmo di oggetti nostri. C'è ancora il pupazzo di Pikachu con le nostre iniziali ormai sbiadite "incise" sulla targhetta. E sul mio cuore. Finisco di radunare in valigia gli abiti e l'occorrente di cui mi sono servita in questi tre giorni di permanenza qui e richiudo il bagaglio, decretando all'ultimo minuto di ficcarci dentro (come se già non stesse per scoppiare, tanta la roba che ci ho messo) anche il peluche. Lo porto al piano di sotto a fatica, facendo uno sforzo immane per restare in equilibrio, non ruzzolare per le scale e non perdere la presa. Fortunatamente, a metà percorso, forse allertato dai miei lamenti sommessi, sopraggiunge papà ad aiutarmi, togliendomelo di mano e facendosene carico lui stesso.

"Hai svuotato un armadio intero?" ci scherza su, una volta posizionatolo a lato della porta d'ingresso, sotto l'attaccapanni, stiracchiandosi con un piccolo sorriso ad aleggiargli sul viso.

Accenno un sorriso anch'io, per poi raggiungerlo e infilare le mani nelle tasche posteriori degli shorts che sto indossando, sospirando.

"Papà, io..." principio, agitata e nervosa, non sapendo neanche effettivamente cosa ho in programma di dirgli.

"Non ce n'è bisogno, Celeste. Davvero. È una tua decisione e la rispetto. E poi so che sei una testa dura e che, in ogni caso, se hai già deciso, sarebbe impossibile farti cambiare idea" mi fa notare, ridacchiando e avvicinandosi.

Celeste - Lasciati trovare [SEQUEL]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora