4. Always hate me

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*Qui in alto c'è il trailer della storia realizzato dalla mia fantastica gattina imbarazzata Shana_Allen*

"Oh God it hurt, the moment
That I saw you with someone
Else, the one that you belonged to.
I never thought I'd drown in my
Shallow heart. I'd like to say the
Things I never used to, but come
Today they won't ever be useful:
I never learnt to use my shallow heart".

"Io mi oppongo! Fermi tutti!" l'urlo di Will fa in modo che tutti smettano di fare ciò che stavano facendo prima del nostro ingresso, e che ogni singolo paio di occhi punti dritto nella nostra direzione.

Sconvolti e attoniti, cominciano a fissarci con la confusione dipinta in volto, e l'unica cosa che desidero ardentemente in questo preciso istante è poter sparire sottoterra per la vergogna e non riemergere mai più.

Un giorno prima

"Io ti avevo detto di pagarla, quella cazzo di assicurazione. Ma tu no, per carità, non sia mai che devi spendere qualche dollaro in più. E guarda ora in che situazione ci siamo trovati, per colpa tua, che non mi hai dato retta per ben due volte: sia quando hai beccato la pietra con la ruota, che quando hai noleggiato il pick-up, e ti ho esplicitamente consigliato di dare retta al tizio e di pagare quei cazzo di duecento dollari aggiuntivi. Adesso si accorgeranno di sicuro che quello è il ruotino e non la gomma vera - sempre perché tu devi ridurti all'ultimo, non fai le cose per tempo, e non siamo potuti andare da un gommista per cambiarla - e ti salasseranno ancora di più. Che è quello che ti meriti, onestamente!" protesta Will, per poi allontanarsi a grandi falcate da noi e passarci davanti per andarsi a mettere in coda al check-in, trascinandosi dietro il suo trolley.

Non l'ho mai visto così adirato da quando l'ho conosciuto, ma d'altra parte ha ragione: Colin sa essere una vera testa dura, a volte. Si rifiuta di dare ascolto ai suggerimenti altrui e poi si ritrova nei casini. Da questo punto di vista, mi duole ammetterlo, ma siamo molto simili. È da quando abbiamo lasciato la sede dell'autonoleggio dell'aeroporto che non fanno altro che discutere. Connie cerca di apparare le cose, ogni tanto, offrendoci delle caramelle gommose alla frutta, ma Will è talmente adirato da non fare altro che inveire contro Colin, e quest'ultimo - giusto per far irritare il proprio ragazzo ancora di più - la prende alla leggera e continua a ripetere che, tutto sommato, non è successo niente di che. Se anche in aereo questo clima tra i due dovesse persistere, mi sa di dover fare un bel discorsetto a Colin. Ora non abbiamo tempo per le scenate: ci manca solo che, per una qualunque distrazione, dimentichiamo qualche valigia o perdiamo i documenti. Stamattina mi sono svegliata con un'incredibile emicrania, e mi sento a dir poco uno straccio, ma do la colpa allo stress del momento. Il naso otturato e il conseguente raffreddore, invece, penso proprio che siano una conseguenza della scorrazzata sotto la pioggia di ieri. Ci mettiamo in fila per il check-in, con Will in testa - a debita distanza da Colin - e noialtri dietro, e vengo affiancata dal mio migliore amico.

"Certo che... Ci vuole proprio culo per trovare quattro biglietti last minute per San Francisco il giorno prima del volo" constata, litigando con il suo bagaglio, che si è incastrato nel nastro che serve a separare le corsie per la registrazione dell'imbarco delle varie compagnie.

"Sarebbe stato 'culo' se fossero stati quattro posti vicini!" contesta Connie, sbuffando e alzando gli occhi al cielo, per poi chiederci per la milionesima volta se vogliamo una caramella.

"Sempre meglio di niente... Io intanto ho dovuto rinunciare al mio Picky per te!" si lamenta Colin, rivolgendomisi e mettendo su un finto broncio.

Will si gira istantaneamente e lo fulmina con lo sguardo.

Celeste - Lasciati trovare [SEQUEL]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora