4. The Center School.

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Il primo giorno dell'ultimo anno di liceo sta per cominciare. Sono le sette del mattino e la sveglia del cellulare comincia a suonare a tutto volume, il testo di "Believer" degli Imagine Dragons riecheggia per tutta la camera, getto via quel poco lenzuolo rimasto sul mio corpo e vado di corsa in bagno, non mi guardo nemmeno allo specchio e mi butto a capofitto nel box doccia, mantengo la temperatura dell'acqua abbastanza fredda, perché, anche essendo mattina presto fa un caldo bestiale. Insapono per bene i capelli ed il resto del corpo e mi sciacquo, esco e avvolgo il mio corpo ancora rallentato dalla sveglia presto in un enorme asciugamano bianco, ne afferro un altro e lo lego a mo di turbante sui capelli; Dopo aver perso circa mezz'ora davanti all'armadio ho optato per un look molto semplice e fresco: una maglia a mezze maniche bianca, con il colletto e le cuciture finali delle maniche rosse e un paio di jeans non molto attillati, infilo la maglia dentro gli ultimi e la sfilo leggermente fuori, in modo da creare un effetto a palloncino. Penso di aver ripreso da mia madre sotto questo punto di vista, mi è sempre piaciuta la moda, infatti ricordo le ore passate nella boutique a provare centinaia di vestiti sotto lo sguardo divertito di mia madre, cancello via quel ricordo, asciugo una silenziosa lacrima caduta sul viso e torno in bagno per truccarmi. Per prima cosa prendo lo spazzolino e ci poggio sopra una dose generosa di dentifricio alla menta, il mio preferito è quello di tre colori: rosso, blu e bianco, come la bandiera degli Stati Uniti. Apro la mia amata trousse e per prima cosa mi spruzzo sul viso un po' di primer, ad un tratto però sento il mio stomaco borbottare.

"Non ti preoccupare piccolo, la mamma sta per riempirti con un bel biscotto gigante al cioccolato ed un cappuccino."

Prendo la spugnetta rigorosamente nera e la bagno sotto l'acqua corrente del lavandino, la strizzo per bene e la poggio delicatamente sulla polvere compatta del mio fondotinta, lo cospargo leggermente sul mio viso, giusto per non sembrare un cadavere e passo poi agli occhi, tolgo il cappuccio a quel maledetto eye-liner e comincio a fare una linea molto sottile sulla palpebra, la tiro leggermente all'insù per fare la codina, passo all'altro occhio e senza badare troppo all'uguaglianza tra le due metto il mascara per aprire lo sguardo. I miei occhi verdi sono ancora più scuri con tutto quel nero intorno, ma è un effetto che adoro, prendo la matita per le labbra e ne traccio il contorno ed infine stendo un sottile velo di rossetto liquido matte.

Torno di nuovo in camera mia e afferro lo zaino da sopra la sedia, è molto semplice, anch'esso nero, ci metto dentro un libro a casaccio, un quaderno, l'astuccio ed infine il diario. Dopo aver messo anche le cuffiette e aver preso dalla borsa le chiavi di casa e gli occhiali da sole scendo al piano di sotto, sono all'incirca le otto meno un quarto e mio padre è stranamente ancora a casa.

"Buongiorno papà, che ci fai ancora qui?"

"Oggi è il tuo primo ultimo giorno di scuola, per di più in una nuova. Volevo solo darti il buongiorno, assicurarmi che stessi bene e augurarti buona fortuna."

"Grazie mille papà."

Faccio cadere a terra lo zaino e gli getto le braccia al collo, lui mi sostiene con le sue forti braccia, come quando ero una bambina. Gli sussurro un ti voglio bene e mi fa tornare con i piedi per terra.

"Tieni, ti ho preparato il caffè, spero sia buono, ho dovuto farlo quattro volte."

"La mamma era esperta nel preparare la colazione, e soprattutto il caffè"

Ne assaggio un goccio ed il forte aroma mi invade la bocca e le narici, senza di lui la mattina non potrei vivere.

"Già, comunque se vuoi, dopo scuola possiamo andare a trovarla."

"Non lo so, il caffè è buonissimo comunque."

Ad un tratto sento il telefono vibrare, lo estraggo dalla tasca dei jeans e ci sono due messaggi, uno da parte di Allison e uno di Jackosn. Rispondo velocemente a quello di mio fratello e saluto di corsa mio padre, mi dirigo all'ingresso con la brutta sensazione di aver dimenticato qualcosa

Into the storm. 《 completata 》Where stories live. Discover now