33. Influenza

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Amelia's pov

Non posso credere di aver preso l'influenza con quaranta gradi all'ombra, scuoto la testa mentre il mio corpo viene colto da brividi di freddo.

"Fanculo!"

Scosto le coperte e mi stringo al pigiama, nonostante le alte temperature io sto letteralmente congelando, scendo le scale mentre ascolto il silenzio che regna sovrano dentro casa. Dalla credenza scarto una pastiglia e la ingoio bevendo un sorso d'acqua, spalanco il frigo e trovo una ciotola di macedonia di frutta, la scarto ed inizio a mangiare, ogni boccone è un'agonia, ma io al cibo non rinuncio nemmeno sotto tortura. A distrarmi dai miei pensieri impuri, è il campanello, sbuffo alterata e vado a controllare dall'occhiello della porta.

"Che ci fai qui Baker."

"Ti voglio fare compagnia, hai la febbre."

"Si certo, sto per crederci. Dimmi la verità, perché non sei andato al lago assieme al resto del gruppo?"

"Non mi piacciono i laghi."

"Ti sto per buttare fuori casa, che cazzo ci fai qui?!"

"L'influenza ti rende ancora più acida. Dai Amy, non avevo voglia di stare con gli altri, così ho colto l'occasione per stare un po' con te, è imbarazzante, quindi non chiedermi di ripetertelo."

"Che cosa Dim?"

Ridacchio vittoriosa e lui abbassa il capo grattandosi la nuca. Il fascino della Grey uno, il narcisismo di Baker zero.

"Io Dimitri Baker, sono venuto qui, dinanzi a lei, Amelia Grey, per trascorrere del tempo in vostra compagnia."

"Adesso mi piaci, le caramelle?"

Afferra dalla tasca dei pantaloncini l'ennesimo pacchetto di dolciumi, quell'uomo è come Willy Wonka.

"Sei unico."

"Hai un aspetto orribile sai Grey?"

"Stronzo."

L'ennesimo brivido di freddo si scatena nel mio corpo, odio avere la febbre, odio stare male, odio il mondo.

"Andiamo in camera tua, almeno ti sdrai al caldo sotto le coperte."

Annuisco e saliamo le scale, in questo momento potrei essere davanti ad un lago, ad ammirare il paesaggio, mentre i raggi del sole accarezzano e riscaldano la mia pelle, invece sono qui, sepolta sotto due plaid, a tentare di non diventare un ghiacciolo.

"Solo tu puoi prendere la febbre in pieno giugno sai?"

"Dai, sta zitto. Sono già abbastanza depressa di mio, non c'è bisogno che tu me lo faccia presente ancora una volta."

"Ho anche delle caramelle alla menta, in caso avessi mal di gola."

"A cosa devo tutta questa gentilezza?"

"Mi sono fermato a pensare sai?"

"Da quando tu sai pensare?"

"Confermo, la febbre ti rende ancora più stronza."

"D'accordo, scusa. A cosa hai pensato."

"Al mio rapporto con voi. Del tipo, Alex è il mio migliore amico da sempre, non c'è mai stato un momento in cui io e lui non eravamo assieme, abbiamo condiviso tutto fin da bambini, dai giocattoli, le prime cotte, i primi momenti bui. Ogni singola cosa. Ogni singola cazzata che facevo, ogni singola batosta che prendevo, sapevo che lui era sempre lì, pronto a raccogliere i pezzi. Stessa cosa vale per Allison, anche se a volte mi chiedo come faccia ad essere ancora mia amica."

Into the storm. 《 completata 》Where stories live. Discover now