Nuove amicizie

43.9K 1.1K 386
                                    

Mancavano pochi giorni all'inizio della scuola e quindi al momento eravamo ancora in vacanza.
Mi aspettavo che tutti si alzassero tardi invece fui svegliata alle 9 del mattino dalle urla dei bambini che come al solito stavano litigando, il volume alto della tv, molto probabilmente Carter stava guardando un film, Alex che imprecava contro qualcuno al telefono e Lola in cucina con le padelle.

Sbuffai e mi coprii la faccia con il cuscino. Visto che il frastuono non tendeva a diminuire, mi alzai svogliatamente. Abby stava ancora dormendo, beata lei che non sentiva assolutamente nulla.
Scesi giù in cucina per fare colazione.

"Buongiorno tesoro, spero tu abbia dormito bene!" mi accolse Lola con un gran sorriso in volto. Mi limitati ad annuire.
Aprii il frigorifero e presi il latte e poi una tazza dalla credenza.

"Ci sono dei biscotti?" chiesi e Lola annuì. "Apri quel cassetto, troverai tutto quello che vuoi." disse indicandomelo.
Lo aprii e tirai fuori un pacco di biscotti al cacao. Mi sedetti al solito posto e cominciai a bagnare i biscotti nel latte. Lola mi lasciò sola poco dopo e a farmi compagnia venne Carter.

"Buongiorno sorellina preferita." disse entrando in cucina e sedendosi di fronte a me versandosi il latte in una tazza. "Non ti rubare tutti i miei biscotti preferiti." mi rimproverò e poi scoppiò a ridere.

"Quando inizia la scuola?" gli chiesi.

"Tra due giorni, pronta?"

"Per niente."

"Andrà bene. Sei del mio stesso anno quindi la maggior parte del tempo starai con me." mi rassicurò lui e io sorrisi.

Dopo alcuni minuti in cucina entrò Alex. Aprì il frigo e lo osservò attentamente. "Ma dove cazzo sta il latte?" sbatté la porta del frigo.

"Se ci avessi dato più attenzione avresti notato che si trova proprio qui sul tavolo." risposi io indicandolo e lui mi guardò male. "Grazie bambina."

Alzai gli occhi al cielo per via del diminutivo che mi aveva affidato.

"Vieni con me al parco?" mi chiese poi Carter.

"Ora?"

"No, domani." rispose.

"E perché me lo hai chiesto ora?"

"Certo che ci andiamo ora Harper!" si portò una mano alla fronte e Alex trattenne una risata.

"Tu sta zitto!" rimproverai quest'ultimo.

"Sei proprio stupida, bambina." disse prima di sparire dalla cucina.
Carter si alzò da tavola per preparare due panini, quindi presumo che saremmo restati a pranzo lì. "Il tuo come lo vuoi?"

"Prosciutto crudo e mozzarella." dissi e lui annuì. "Chiedi a tua sorella se vuole venire."

"Ci provo, ma non penso proprio." uscii dalla cucina e mi diressi in camera mia. Abby stava ancora dormendo come un angioletto e mi dispiaceva svegliarla, quindi la lasciai dormire.
Presi un cambio e mi rifugiai in bagno.
A San Diego il tempo era ancora abbastanza bello e faceva caldo, quindi infilai un pantaloncino di jeans e una t-shirt bianca. Legai i miei capelli neri in una piccola coda, visto che mi arrivavano poco più giù della spalla e misi in risalto i miei occhi azzurri con un po' di mascara e la matita.
Misi il mio telefono nella tasca dei jeans e scesi giù da Carter. Era già pronto e mi aspettava con una busta in mano davanti la porta d'ingresso.

"Abigail?"

"Sta ancora dormendo." gli spiegai e uscimmo di casa.
Il parco non era lontano, quindi a piedi ci mettemmo un quarto d'ora circa.
Era abbastanza affollato. C'erano molti gruppi di ragazzi o signori anziani o signore che correvano ascoltando la musica.
Mi meravigliai quando raggiungemmo un gruppo di ragazzi.
Carter salutò con una pacca sulla spalla un suo amico, presumo il suo migliore amico e poi con un cenno del capo il resto del gruppo.

"Ragazzi lei è Harper, la mia nuova sorellastra." disse e poi cominciò a presentarmi il gruppo. "Lui è Thomas Miller." disse indicando il ragazzo biondo che aveva salutato precedentemente. "Lui invece è Peter Anderson." continuò indicandomi un ragazzo invece bruno poco più basso rispetto a Thomas.
"Loro sono le due sorelline Victoria e Lucy Tunner." passò alle ragazze e ne indicò due ragazze bionde dagli occhi verdi. Lucy era una ragazza bassetta e minuta e al suo contrario Victoria invece era molto alta. "Infine abbiamo Clara Hale, l'amica inseparabile di Lucy." Clara aveva dei bellissimi capelli rossi e delle piccole lentiggini sparse per tutto il viso.

"Menomale una nuova ragazza!" esclamò sollevata Victoria. "Non le sopportavo più queste due!" continuò indicando sua sorella e la sua amica. "Comunque chiamami Vicky." concluse con un piccolo sorriso e io ricambiai.

Camminammo per alcuni minuti e io cominciai a conoscere meglio Victoria.

"Quindi vieni da Los Angeles?" le si illuminarono gli occhi. Annuii. "Ho sempre voluto visitare quella città, mia sorella invece preferisce New York." mi spiegò velocemente.

"La prossima volta che ci torno potresti venire con me, ho ancora una casa lì." le dissi e lei cominciò a saltellare dalla gioia.

"E il tuo fratello preferito non ce lo porti?" Carter si intromise nella nostra conversazione affiancandomi e circondandomi le spalle con un braccio. "Solo se ti comporterai bene!"

"Io sono fantastico." rispose e alzai gli occhi al cielo.
Ci sedemmo sull'erba in cerchio e consumammo il nostro pranzo. Thomas aveva una chitarra con se quindi si mise a suonare una canzone che riconobbi subito 'Say you won't let go' di James Arthur. Cominciai a canticchiarla tra me e me e per mia sfortuna Victoria mi sentì.

"Fermi tutti!" disse e Thomas smise di suonare. "Lei sa cantare!" esclamò indicandomi e sentii le mie guance andare a fuoco. "Non sono poi così brava." mentii. Cantavo fin da quando ero piccola e mi piaceva tremendamente. Il problema è che ero molto timida quindi mi vergognavo a cantare in pubblico.

"Ma se ti stavo sentendo ed eri bravissima! Cantavi piano e mi sarebbero dovuti servire gli auricolari per sentirti bene ma sembravi fantastica!"

"Sai la canzone?" mi chiese Thomas e io annuii. "Vuoi cantarla?" ero indecisa su cosa rispondere e infine mi limitai ad annuire.

Cominciò a suonarla nuovamente e io iniziai a cantare. "I met you in the dark, you lit me up
You made me feel as though I was enough
We danced the night away, we drank too much I held your hair back when You were throwing up." i loro sguardi erano tutti su di me.

"Then you smiled over your shoulder
For a minute, I was stone-cold sober
I pulled you closer to my chest
And you asked me to stay over
I said, I already told ya
I think that you should get some rest." continuai a cantare alzando di più il tono della voce visto che inizialmente era quasi un sussurro per l'imbarazzo.

"I knew I loved you then
But you'd never know
'Cause I played it cool when I was scared of letting go
I know I needed you
But I never showed
But I wanna stay with you until we're grey and old
Just say you won't let go
Just say you won't let go."

Dopo alcuni minuti la canzone terminò e tutti cominciarono ad applaudire. Sicuramente ero rossa fino alle orecchie.

"Ho una sorellina fantastica!" esclamò Carter scompigliandomi i capelli.

Il pomeriggio quando tornammo a casa non trovammo nessuno. Mi rifugiai in camera mia e mi addormentai distrutta. Era stata una giornata faticosa ma alquanto divertente e piacevole.

SPAZIO AUTRICE:
nuovo capitolo! spero vi piaccia!
-R

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora