Tutto cambia

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Osservai attentamente la mia figura allo specchio prima di sciacquarmi il viso e cancellare i residui di trucco del giorno precedente visto che ero troppo stanca per farlo il giorno prima.

Infilai il jeans con molta fatica essendo strappato alle ginocchia e ogni volta il mio piede finiva dentro al buco. Infilai infine il maglione giallo ocra e ripassai il viso con il trucco e pettinai i capelli.
Passai un secondo in camera mia e tirai fuori dall'armadio la mia giacca. Misi in spalla lo zaino e scesi di sotto con il telefono tra le mani.
All'entrata non c'era nessuno e non mi passò neanche per la mente che per una volta gli altri fossero in ritardo e io puntuale.

Accesi la schermata del mio cellulare e guardai l'ora. Cazzo. Erano le 7.55 e avevo soltanto 5 minuti per arrivare a scuola in tempo per la prima ora. Neanche Alex mi aveva aspettata questa volta come suo solito fare quando ero in ritardo.
Uscii velocemente di casa non preoccupandomi del freddo che mi investì in pieno facendomi stringere nella mia giacca mentre iniziavo una piccola corsetta per non arrivare fin troppo in ritardo.

Quando arrivai davanti l'entrata di scuola il cortile era vuoto, ma non ne fui molto sorpresa. Erano le 8.15 e in questo momento gli studenti erano chiusi nelle loro classi a subirsi la prima ora di lezione. Decisi di rimanere fuori e saltare la prima ora. Lasciai le cose al mio armadietto e mi fermai davanti le scale del piano terra. Non ero mai salita al primo piano, lì sopra si trovavano le quinte e le quarte, tra cui la classe di Alex e Abby.
Presa dalla curiosità salii velocemente gli scalini e giunsi al primo piano. Il corridoio era simile a quello del piano di sotto con le pareti ricoperte interamente dagli armadietti verdi e bianchi. Dovevano proprio essere i colori della scuola.

Camminai il più silenziosamente possibile per non attirare l'attenzione di qualche bidello o di un insegnante.
Passai davanti il laboratorio di chimica e mi appoggiai alla porta osservandolo dalla piccola finestrella. Non era vuoto. C'erano due ragazzi che pomiciavano tra loro. Quando il ragazzo cominciò a baciare il collo della ragazza notai che non erano due semplici studenti ma il mio fratellastro e quella troia della bionda ossigenata.
Indietreggiai sbattendo ad un armadietto e mi portai una mano alla nuca massaggiandomi il punto colpito.
Provavo una punta di disgusto in questo momento nei confronti di Alex e tutto ciò mi dava molto fastidio. Non sapevo neanche io il perché ma vederlo con un'altra mi faceva ribollire il sangue nelle vene. Ma in fondo cosa potevo aspettarmi da un tipo come lui?

Il suono della campanella che segnava la fine della prima ora e l'inizio della seconda mi riportò alla realtà.
I due piccioncini uscirono dal laboratorio e Alex non perse tempo ad accorgersi di me. Si avvicinò lentamente ma io corsi giù per le scale prima che il corridoio si affollasse di studenti e prima che lui potesse rivolgermi la parola.

Individuai tra la folla la chioma bionda della mia migliore amica e la raggiunsi in un attimo.
"Harper!" mi diede un bacio sulla guancia. "Dov'eri finita?"

"Sei a conoscenza della mia scarsa puntualità quindi fai due più due." risposi affiancandola mentre insieme ci dirigevano verso l'aula di inglese. "Sono salita al piano di sopra comunque." accennai al discorso ma quando entrammo in classe il professore era già presente quindi ci sedemmo ai nostri posti. "Me lo spieghi dopo." mimò Vicky al mio fianco per poi portare l'attenzione all'uomo davanti ai nostri occhi.

All'ora di pranzo ci facemmo dei panini in mensa e andai in cortile insieme alla mia migliore amica a consumarli. Ci sedemmo sotto l'unico albero presente e tirai un morso al mio panino. In cortile oltre noi c'erano una coppietta e qualche ragazzo che fumava ma la situazione era tranquilla.
"Quindi stavi dicendo? Hai visto Alex e Brianna nel laboratorio di biologia?" riprese il discorso tra un morso e l'altro.

"Di chimica!" la corressi io per la dodicesima volta.
Fece spallucce. "Non è importante. Cosa stavano facendo?"

Un ragazzo alle mie spalle si schiarì la voce. Vicky spalancò gli occhi e io mi girai per vedere chi fosse. Feci cadere un pomodoro dal mio panino e mi alzai in piedi piazzandomi di fronte al ragazzo. "Bambina, possiamo parlare?"

Guardai la mia migliore amiche che con un cenno del capo capì al volo e sparì dentro il grande istituto.

"Sono l'argomento preferito di te e la biondina?" sicuramente ci aveva sentiti parlare.

"Non sentirti importante Alex." incrociai le braccia al petto mantenendo sempre i miei occhi fissi nei suoi.

"Beh, non mi piace che mi osservi bambina."

"Che intendi?" domandai confusa.

"So che ci hai visti in laboratorio. È inutile negare l'evidenza."

"E va bene. E con questo?" alzai un sopracciglio.

"Evita di intrometterti negli affari degli altri." la sua voce era dura e il suo viso non esprimeva nessuna emozione.

"Non ho fato proprio un bel niente!" mi giustificai. "Stavo osservando il laboratorio e per puro caso c'eravate anche voi. Che straordinaria orribile coincidenza!" alzai gli occhi al cielo.

"Smettila di alzare gli occhi. Mi da fastidio." lo rifeci e mi prese per il polso avvicinandomi a lui. "Non sfidarmi Harper."

"Faccio quello che voglio."

"Ti avevo avvertita di starmi lontano."

"Sei tu quello che non riesce a starmi lontano." precisai ricordandogli che era sempre stato lui a venirmi a cercare.

"Da oggi le cose cambieranno."

"Perché hai ritrovato il tuo passatempo preferito?" lo stuzzicai anche se avrei dovuto starmene zitta e lasciarlo lì da solo in cortile.

"Preferisco passare del tempo con quella bionda che con una ragazzina fastidiosa e ingenua come te." colpita e affondata.

"Bene." presi lo zaino lasciato per terra e mi diressi verso l'uscita. Sbattei le palpebre più volte per evitare di piangere. Preferiva la bionda ossigenata e io sono stata così ingenua da credere che gli importasse qualcosa di me.
L'unica cosa che aveva in testa quel ragazzo era il sesso e tutti quei momenti passati con me non contavano nulla. Aveva esaudito due dei miei desideri forse per accontentarmi e non ronzarmi più intorno dopo allora. Dovevo dargli retta fin da subito e stargli lontano.
E si caro Alex, le cose non sono cambiate solo per te. Adesso sono cambiata pure io.
I giochi sono cambiati.



SPAZIO AUTRICE:
stava andando tutto troppo rose e fiori.
Volevo chiedervi, che ne pensate se postassi alcuni capitoli dal punto di vista di Alex? Vi piacerebbe?
Spero come sempre che questo capitolo vi sia piaciuto.
-Reb

Amore proibitoWhere stories live. Discover now