Cosa mi nascondi?

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Oggi saremmo dovuti tornare a scuola dopo le vacanze di Halloween. Il mio umore ovviamente non era dei migliori.

Fissai la mia sagoma allo specchio. Avevo delle occhiaie enormi. Questa notte l'avevo passata a chiacchierare con Abby visto che in questi giorni era sparita del tutto.
Mi lavai e mi vestii come al solito. Un paio di jeans e una felpa.
Ovviamente ero sempre l'ultima pronta e quando raggiunsi gli altri al piano terra era tutti li ad aspettarmi. Appena scesi mi fecero un applauso.
"Oggi sei stata particolarmente puntuale!" esclamò Carter scompigliandomi i capelli.

Alzai gli occhi al cielo. "Posso esserlo se voglio."

"Harper Wilson e la puntualità?" si domandò Abigail. "Non fa per te."

"Come siete pesanti." camminai davanti a loro regalandogli il mio dito medio. Li sentii ridacchiare e mi girai per fulminarli con lo sguardo. "La bambina si è arrabbiata."

"La bambina compie 17 anni tra una settimana. Non sono più una bambina!" protestai facendo il broncio.

"Aspetta." si fermò di colpo insieme a suo fratello. "Stai dicendo che tra una settimana è il tuo compleanno e non abbiamo ancora organizzato nulla?"

"Non la convincerai mai a fare niente." si intromise mia sorella.

"Oh e invece si." rispose Carter. "Festa-a-casa-nostra." scandì bene ogni parola e feci una smorfia scuotendo la testa. "Non vorrai startene chiusa in camera tua guardandoti The Vampire Diaries per il resto della tua esistenza."

"Beh, è una bella idea. Damon salvatore e il suo corpo scolpito dagli dei sono in grado di farmi passare un ottimo compleanno."

"Non se ne parla. Non faremo una cosa in grande. Solo il tuo gruppo di amici e noi, ma almeno facciamo qualcosa." insistette Alex.

Ci pensai un secondo e poi acconsentii. "E va bene."

Quando raggiungemmo finalmente la scuola ci dividemmo un po' tutti al cortile. Alex raggiunse dei suoi amici che per la mia gioia si trovavano insieme a Brianna e le sue amichette. Quest'ultima ovviamente non perse tempo a buttarsi addosso al mio fratellastro.
E poi perché mi avrebbe dovuto dar fastidio?

Abby raggiunse un paio di sue amiche mentre io e Carter raggiungemmo il nostro gruppo.
"Ci avete finalmente degnato della vostra presenza." esclamò Peter appoggiato al muretto del cortile con una sigaretta tra le dita.

"Lo sapete, è sempre colpa sua." rispose Carter indicandomi e nel frattempo Steve si mise al mio fianco circondandomi le spalle con un braccio. "Hai da fare questa sera?" mi sussurrò all'orecchio e io scossi la testa. "Bene. Ti passo a prendere alle 19. Non vestirti troppo elegante." annuii.

"Ehi!" gli puntò un dito contro Carter. "Vacci piano con la piccolina." si avvicinò a me scompigliandomi i capelli e guadagnandosi una mia occhiataccia.
La campanella finalmente decise di suonare e mi diressi subito verso il mio armadietto dove trovai Victoria. "Ehi." le scoccai un bacio sulla guancia. "Non eri fuori con noi, che è successo?"

Aveva gli occhi lucidi e le guance arrossate. La abbracciai. "Thomas è fidanzato con una delle cheerleader." si lasciò andare e la strinsi più forte a me. "È un coglione a non rendersi conto di chi ha davanti agli occhi. Giuro che gli vado a togliere i prosciutti." risposi e per fortuna riuscii a farla sorridere. "Dai andiamo in classe. Alla prima ora abbiamo quel gran figo del prof di inglese." esclamai e la trascinai verso la classe.
Ci sedemmo ai soliti posti ma più che seguire la lezione ci perdemmo in chiacchiere.

"Tunner, Wilson, vedo che la lezione non vi interessi minimamente. Potete andare a fare compagnia ai corridoi qui fuori. Prego." disse il professore indicandoci la porta e senza protestare uscimmo dalla classe.
"Mi spiace ma non ci potrai provare neanche con il gran figo del professore. Si è incazzato con noi." mi misi a ridere insieme alla mia migliore amica.

"Harper Wilson!" mi puntò un dito contro. "Cosa mi fai fare!" continuò. "In sedici anni questa è la prima volta che sono stata buttata fuori. Che cattiva ragazza."

"Ops. Me ne ero dimenticata." mi giustificai. "Andiamo in palestra?" proposi e lei annuì.
Corremmo come due pazze nei corridoi della scuola sempre affollati, a quest'ora vuoti. Andai a sbattere contro qualcuno.
"Scus-"

"Bambina, sta più attenta." alzai lo sguardo e trovai Alex davanti ai miei occhi. "Che ci fai qui fuori?" chiedemmo all'unisono.

"Sono stata cacciata fuori insieme a Victoria." la indicai. "Dal prof di inglese." continuai. "Tocca a te."

"Non mi andava di partecipare agli allenamenti." rispose puntando sempre i suoi occhi verso i miei. Ci guardammo per svariati minuti e quella magia che si era formata intorno a noi fu spezzata da Victoria che cominciò a tossire sentendosi particolarmente a disagio.

"Bene. Ci vediamo dopo bambina." poi guardò Vicky. "Victoria." fece un cenno del capo e sparì tra i corridoi.

La mia amica cominciò a rivolgermi sguardi maliziosi a cui io risposi con sguardi interrogativi.
"Tra te e quel gran figo di Parker?" sul suo viso si formò un sorriso che terminava alle orecchie.

"Victoria!" la zittii. "Siamo fratellastri, come puoi pensare una cosa del genere?"

"Sei rossa peggio della mia felpa." indicò la felpa bordeaux che indossava. "Ti guarda come se fossi un bignè da assaporare." si fermò un secondo. "E so che ieri avete passato tutta la giornata insieme."

Spalancai gli occhi. "Fai per caso parte dell'FBI e non mi hai detto nulla?"

"Una specie." fece spallucce ridacchiando. "Ho i miei informatori personali."

"Resta comunque il fatto che siamo fratellastri, viviamo sotto lo stesso tetto e i nostri genitori sono sposati."

"Le ultime due puoi mandarle a fanculo." rispose. "Per la prima invece, fino a prova contraria non avete lo stesso sangue."

"Resta il fatto che non provo nulla per lui." insistetti.

Sbuffò scocciata. "Vedremo."

*****

Mi guardai un'ultima volta allo specchio prima di prendere la mia borsa e uscire dalla mia camera.
Indossavo un jeans nero strappato alle ginocchia e una felpa verdone. Lisciai i miei capelli neri piastrati un'ora prima e finalmente mi decisi a scendere giù in salotto.
I fratelli Carter stavano guardando un film sul divano.

"Io esco, non pensatemi per la cena. Avvisate Lola e papà." risposi dirigendomi verso l'entrata e fui seguita ovviamente da uno dei due. E chi poteva essere se non Alexander?

"Con chi stai uscendo?" mi chiese più serio che mai.

"Alex." incrociai le braccia al petto. "Ogni volta che esco devi farmi il terzo grado?" alzai un sopracciglio.

"Con chi stai uscendo bambina?" il suo sguardo si addolcì e sospirai. "Con Steve."

"Steve lo stesso dell'altra volta?" chiese sperando in un no. "Steve lo stesso dell'altra volta." affermai.
Nei suoi occhi potevo vedere rabbia e disgusto e non riuscivo ancora a capirne il perché ci fosse così tanto odio tra questi due.
"Perché vi odiate tanto?" andai al punto.

"Sei felice di farmi incazzare Harper, eh?" mi urlò contro.

"Perché dovrei farti incazzare se non so nemmeno cosa sia successo!" cominciai ad alzare anch'io il tono della voce.

"Ti costa tanto stargli lontano?"

"Si perché non ho un motivo per farlo." risposi e abbassai la maniglia della porta per aprirla. "Ci vediamo dopo." sussurrai e uscii di casa.
Alex sbatté la porta alle mie spalle e sussultai.
Che cosa mi nascondi Alexander Parker?


SPAZIO AUTRICE:
nuovo capitolo! sto riuscendo a postare tutti i giorni, amatemi. Spero come sempre vi piaccia!
Fatemelo sapere con un commento o una stellina!
Buon weekend!
-R

Amore proibitoWhere stories live. Discover now