Non ti capirò mai

31.5K 1K 358
                                    

Erano passate tre settimane da quando io e Alexander non ci rivolgevamo la parola.
Abitando sotto le stesso tetto però eravamo costretti a passare colazione, pranzo e cena insieme. Nei corridoi quando ci incontravamo ci lanciavamo qualche occhiata a vicenda e poi ognuno spariva nella propria camera come se l'altro non fosse mai esistito.
In tutto questo Alex non mi mancava poi così tanto, principalmente quando ci rivolgevamo la parola litigavamo. E cominciavo a provare per lui sempre più disgusto. Ogni sera vedevo entrare dalla porta d'ingresso una ragazza diversa mentre nel weekend come appuntamento fisso portava Brianna a soddisfare i suoi piaceri.

Questa sera a casa Parker si sarebbe tenuta una festa di Halloween. Vi lascio immaginare il pomeriggio precedente le pene dell'inferno che mi aveva fatto passare Victoria, ormai considerata mia migliore amica, portandomi in ogni negozio di questa città.
Era a tema ed io ero travestita da vampira mentre Vicky da strega. Sarebbe passata due ore prima da casa per prepararci e per farmi diventare una super mega stra sexy vampira. Parole sue ovviamente.

Suonarono al campanello e mi precipitai giù per evitare che qualcun altro aprisse alla porta. Ma ovviamente date le mie scorsi dote di corsa, Alex che si trovava comodamente sdraiato sul divano con Brianna tra le sue braccia mi aveva preceduto di un quarto d'ora.
Non rivolsi il minimo sguardo a nessuno dei due e trascinai la mia migliore amica in camera mia. Chiusi la porta a chiave e tirai un sospiro di sollievo.

"Giù c'era così tanta tensione da poterla tagliare con un coltello." esclamò Vicky e io la fulminai con lo sguardo. "Che c'è? Ti manca il tuo fratellone ultra figo?" alzai gli occhi al cielo e mi sedetti sul letto.

"Non ci parliamo più, non che mi importi." tagliai corto ma lei continuò ad insistere. L'argomento Alexander Parker per lei era più che interessante.

"Dovevi vedere le occhiate che ti lanciava in salone!" sul suo volto apparve uno sguardo malizioso e scossi la testa. "Certo, le occhiate che mi lanciava mentre si strusciava sulla troietta della città." alzai gli occhi al cielo e Vicky mi lanciò in faccia il mio vestito per la serata. "Con questo e il mio intervento per trucco e capelli vedrai le occhiate di stasera." mi fece l'occhiolino e mi spinse verso il bagno incitandomi a cambiarmi.

Sfilai la maglia e tolsi i jeans e infilai il vestito scelto accuratamente da me e approvato alla grande dalla mia migliore amica.
Era nero e mi arrivava a metà coscia. Aveva una scollatura a cuore ed era scoperto sulla schiena. In vita era più stretto per poi ricadere più largo.
Uscii dal bagno e trovai davanti la porta Alex. Sembrava esser tornati ai vecchi tempi. Mi scrutò dalla testa ai piedi e io tossii per spezzare quel silenzio abbastanza imbarazzante.

"Sei bellissima, bambina." disse con un filo di voce ma io lo sentii comunque. Arrossii e lui se ne accorse. "Non ti si può dire nulla che vai in escandescenza." ridacchiò e lo fulminai con lo sguardo.

"Vicky mi starà aspettando, devo andare." cominciai ad incamminarmi verso la porta della mia camera che si trovava esattamente di fronte quella del bagno ma Alex mi tirò a se con un braccio. I nostri petti si toccavano e sicuramente Alex si sarebbe potuto accorgere del mio battito cardiaco esageratamente aumentato.
Guardai in basso ma lui come sempre poggiò un dito sotto il mio mento e mi costrinse a guardarlo negli occhi. Mi sfiorò la guancia con la sua mano e mi vennero i brividi.
Cosa stava succedendo?

"Non posso." sussurrai e lui si mise a ridere. Lo guardai confusa. "Pensavi che ti avrei baciata, bambina? Sei ingenua." 
Mi staccai da lui e questa volta andai sul serio in camera mia. Oltre ad aver fatto una grande figura di merda con il mio fratellastro, questa fu l'ulteriore conferma che di esser stronzo glielo avevano iniettato nel sangue da bambino.

"Finalmente. Pensavo di averti persa nei condotti del cesso." esclamò la mia migliore amica. "Anche peggio." risposi e mi sedetti sulla sedia di fronte la mia scrivania. Avevo appoggiato uno specchio in modo tale che potessi vedere cosa mi avrebbe combinato Victoria.

Prese un mascara, un fondotinta e un rossetto. Cominciò prima con il mascara e per mia fortuna non ne mise molto proprio come piace a me. Poi passò il fondotinta che era abbastanza chiaro dato che sarei dovuta essere una vampira e infine mi mise un rossetto rosso scuro che risaltava le mie labbra carnose.
Tirò fuori dal suo zaino una piastra e la collegò alla presa. Quando fu pronta cominciò a passarla su ogni ciocca dei miei capelli per renderli mossi. Prese poi le due ciocche davanti e le portò dietro fermandole con un fermaglio nero.

"Sei perfetta!" esclamò appena terminò il suo, definito da lei, capolavoro. "Ora vado a prepararmi io, ci vediamo tra poco!" sparì in bagno lasciandomi sola nella mia stanza.
Scesi giù in salone dove trovai Carter e Alexander seduti sul divano a chiacchierare. Con Alex ovviamente non poteva mancare Brianna. Abby era a casa di una sua amica, non sarebbe venuta alla festa e avrebbe dormito da lei.

Osservai attentamente come erano vestiti i miei fratellastri e Brianna. Carter raffigurava Harry Potter, Alex era vestito da.. Alex mentre Brianna... oh no.

"Sorellina da 4 soldi, qui di vampira con quel vestito ce ne sarà solo una, vedi di andarti a cambiare!" mi ringhiò contro piazzandosi davanti a me. Di paura non me ne faceva proprio.

"Per fortuna non sono la tua di sorellina e perlomeno il vestito io l'ho preso della taglia giusta, tu invece non hai azzeccato neanche quella." le feci notare visto che il vestito le andava abbastanza stretto e corto. Sentii Carter e Alex soffocare una risata.

"Non conviene mettersi contro di me, Wilson." alzai gli occhi al cielo e andai a dare attenzione a Carter piuttosto che a quella gallina uscita male dall'uovo. "Non la sopporto." sbuffai e mi sedetti sul bracciolo della sua poltrona.

"Adoro quando le tieni testa." mi tirò una guancia e feci una smorfia di dolore.
Victoria dopo mezz'ora decise finalmente di degnarci della sua presenza.
Il salone cominciò ad affollarsi. Alcuni ragazzi li avevo intravisti a scuola e molti partecipavano ad alcuni dei miei corsi.

"Ma sul biglietto avete scritto per caso che ci si poteva travestire da puttana? No perché Brianna e la sua squadra di cheerleader hanno colto in pieno il consiglio." sussurrò Victoria a me e Carter e io quasi sputai la vodka che stavo bevendo in quel momento.

La festa alla fine non fu particolarmente terribile. Ballai per tutto il tempo con Carter e Victoria.
Ahimè decisero di rovinare la festa mettendo un lento. Sbuffai e mi ritirai dalla pista.
Sentii qualcuno tamburellare le dita sulla mia spalla e mi girai. "Ti va di ballare?" era Steve. Il ragazzo del corso di matematica e amico del mio gruppo di amici.

"Mi dispiace deve già ballare con me." un ragazzo mi prese per il braccio e mi trascinò in pista. Appoggiò le sue mani sui miei fianchi e cominciò a ballare. "Alex, che cazzo fai?" urlai ma la mia voce sembrava un sussurro per via della musica ad alto volume.

"Sta' zitta bambina e goditi questo ballo." mi prese le braccia e me le portò attorno al suo collo per poi riportare le sue mani sui miei fianchi.

"Non ti capirò mai." mimai e lui accennò un sorriso.

"Non mi capirò mai neanche io."


SPAZIO AUTRICE:
nuovo capitolo! oggi forse ne pubblicherò altri due! Amatemi.
-R

Amore proibitoWhere stories live. Discover now