Che ci fai tu qui?

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Successe tutto in un attimo.
Io che ballavo sul tavolo insieme a Ryan, Alex che mi urlava qualcosa di incomprensibile per le mie orecchie dal basso e io che venivo caricata sulla spalla di qualcuno.

"Adesso ce ne andiamo di qui." oh no, io con te non vengo da nessuna parte.

"Io invece voglio restare!" cominciai a battergli dei pugni leggeri sulla schiena. Avevo la testa che continuava a girare.

"Non sei nella posizione di decidere." la musica cominciò ad allontanarsi e fui caricata su un taxi.

"Dove vi porto?" domandò il signore.

"Qui." "Stuart Hotel." dicemmo all'unisono.
Il taxista però ascoltò Alexander. Dio, ma a nessuno importava del mio parere.

"Io mi stavo divertendo!" protestai mettendo il broncio e incrociando le braccia al petto.

"Smettila di fare la bambina." mi rimproverò.

"Ma come? Non ti piaceva così tanto il diminutivo bambina?"

"Sta' zitta Harper." mi ammonì lui ma ovviamente non lo ascoltai e cominciai a canticchiare una canzone dei cartoni animati.

"Smettila di cantare la sigla delle winx!" mi tappò la bocca e cominciai a leccargliela. "Harper, ma che schifo." disse togliendola.

"Questo dovrei dirlo io. Ricordami di disinfettare la lingua appena arriviamo." alzò gli occhi al cielo.

Finalmente arrivammo all'hotel. Alex pagò l'autista ed uscì dal taxi. Io ci rimasi dentro sperando di poter andarmene insieme al
taxista e di non rivedere Alex mai più.
Ma quest'ultimo cominciò a battere la sua mano insistentemente sul mio finestrino e fui costretta ad aprire lo sportello per far smettere quel rumore assordante che peggiorava ulteriormente il mio gran mal di testa.

"Sei in grado di camminare?" mi domandò porgendomi una mano la quale schivai.

"Me l'hanno insegnato a due anni, sai?" e mi alzai in piedi perdendo subito l'equilibrio.

"Avrai imparato male." disse tirandomi su e caricandomi nuovamente sulla sua spalla.

"Appena saliamo su dovrò proprio farmi una doccia per disinfettarmi."

"Perché dovresti?" domandò lui confuso.

"Perché ti ho toccato!" urlai fingendo conati di vomito.
Prese l'ascensore e arrivammo al nostro piano in pochi secondi. Aprì la porta della camera lasciandomi sul letto.

"Bene ora puoi andartene." feci un cenno con la mano per intendere che lo stessi cacciando via. Lui di tutta risposta si appoggiò al muro con le braccia incrociate al petto scrutandomi dalla testa ai piedi.

"Non hai il diritto di guardarmi, non sono più tua." dissi coprendomi gli occhi per non guardarlo più.

"Lo sei ancora." mi corresse lui.

"Piuttosto mi lancio dal balcone." e salii in piedi sul letto buttandomi sul pavimento facendo finta di essere appena morta.

Sospirò. "Sei ancora più bambina da ubriaca."

"E tu sei sempre più stronzo. Cos'è rivedere Lea ti ha fatto cambiare umore? Perché a me sembrava che ti piacesse stare con lei!" urlai rimettendomi in piedi.

"Dormiamo." ordinò lanciandomi il pigiama in faccia.

"Non mi cambio qui."

"Ti ho già vista in intimo."

"Non mi vedrai mai più." e sparii nel bagno infilandomi il pigiama. Tornai in camera e lo trovai sdraiato sul letto ad osservare il soffitto. Si era tolto la felpa e adesso era a petto nudo. Le labbra erano socchiuse... dio quanto avrei voluto baciarle.

"Ora possiamo dormire." annunciò notandomi. Presi uno dei due cuscini dal letto e una coperta dall'armadio e mi stesi per terra. "Ma che stai facendo?" non risposi.

"Harper?" rotolò sul letto verso il lato in cui mi ero sdraiata e mi scosse una spalla.

"Non ci dormo in quel letto con te."

"Allora dormo io sul pavimento." disse alzandosi e sdraiandosi accanto a me sul pavimento.

"No, sto comoda." ribattei.

"Dormiremo insieme sul pavimento allora." sentii il suo sorriso bruciarmi la schiena.

"Quale parte di "non voglio dormire vicino a te" non ti è chiara? Pensavo che ci sentissi."

"Quale parte di "io invece voglio stare vicino a te" non ti è chiara? Pensavo che ci sentissi." scimmiottò la mia voce.

"Io non parlo così." mi lamentai.

"Invece ti ho imitata alla grande."

"Sta' zitto."

"Sei più acida da ubriaca."

"Non è vero."

"E ti lamenti sempre."

"Non è vero."

"E non chiudi mai la bocca."

"Non è vero."

"E sei bellissima quando sei arrabbiata."

"Non è ve-, aspetta cosa?" mi girai dal suo lato.

"Sei ancora più bella con la fronte corrucciata e il finto broncio da bambina di 5 anni." mi sorrise.

"Dormi Alex." lo ammonii dandogli nuovamente le spalle. Lo sentii sospirare.
"Buonanotte bambina."

Non risposi. Chiusi gli occhi e cercai di addormentarmi. Dopo una mezz'oretta circa lo sentii sfiorarmi il braccio e sussultai. Sperai con tutto il cuore che non capisca che io sia sveglia.

"Mi manchi bambina." sospirò e sentii il suo fiato sul collo. "Domani ti spiegherò tutto.." mi accarezzò la guancia. "Non ti lascerò andare così facilmente." si allontanò da me e tirai un leggero sospiro di sollievo.
Non sai quanto mi manchi tu.


Mi stropicciai gli occhi mettendomi a sedere ma mi risdraiai subito per via del forte mal di testa. Ma come mi era venuto ieri di bere così tanto?

Mi massaggiai le tempie alzandomi in piedi per cercare un'aspirina ma inciampai su qualcosa e caddi a terra. Mi alzai per vedere cosa fosse e trovai un ragazzo sdraiato per terra a dormire.

Oddio oddio oddio. Cosa era successo ieri sera? Sono andata a letto con qualcuno? Ho perso la verginità con uno sconosciuto mentre ero ubriaca?

Cominciai saltellare per la stanza con le mani tra i capelli finché il ragazzo si svegliò e si stropicciò gli occhi alzandosi in piedi.
Merda. Sono andata a letto con Alex? E lui cosa ci faceva qui? Perché ho dormito per terra? Perché lui ha dormito per terra?

Che cazzo è successo ieri sera?

"Buongiorno." la sua voce era ancora impastata dal sonno e si avvicinò a me lentamente.

"Stammi lontano." sussurrai e lui si bloccò di colpo. "Ora mi dirai tutto quello che è successo ieri sera." annuì.
"Anzi no, prima mi spieghi cosa ci fai tu qui." annuì nuovamente.

"E poi perché ho dormito per terra se c'era un bellissimo e accogliente letto ad aspettarmi?"

"Questo dovrei domandarlo io a te." rispose ridacchiando e lo fulminai con lo sguardo.
Che cosa avevo combinato ieri sera e soprattutto che ci facevi tu qui con me, Alexander Parker?




SPAZIO AUTRICE:
eccomi, ho aggiornato!
scusatemi ma sono stata impegnata tutto il pomeriggio.
Spero come sempre vi piaccia!
-Reb

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora