9. Pensiero Estroverso: ESTJ ed ENTJ

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Una funzione elusiva

Una cosa è certa: finché ci si ostina a voler giudicare l'essenza di un individuo o riconoscere un Tipo Psicologico basandosi soltanto sull'apparenza, si è destinati a non andare molto lontano. La domanda "che cosa?", infatti, quando si tratta di determinare la natura di un essere umano, di una situazione, di un oggetto, o quel che sia, è molto meno importante delle domande "come?" e "perché?".

Pensate all'essere umano come a un lago: finché si rimane sulla superficie è impossibile stabilire quanto sia profondo, o quali tipi di pesci ci vivano dentro. Allo stesso modo, giudicare un essere umano solo in base a quello che fa, senza osservare come lo fa e soprattutto senza chiedersi perché lo faccia, significa essere superficiali e tantissimi nella comunità MBTI lo sono.

Basta scorrere un paio di blog su Tumblr per trovare centinaia di post che analizzano il Tipo Psicologico di personaggi fittizi o di celebrità: alcuni di questi, all'apparenza, lo fanno persino in modo dettagliato e approfondito, ma in realtà è appunto apparenza e niente sostanza, dato che non solo si basano su metodi e concetti che, come abbiamo visto, sono quasi completamente sbagliati, ma per di più si fermano ad analizzare soltanto il che cosa, senza mai indagare il come e il perché.

Proprio come il TARDIS di Doctor Who, gli esseri umani sono molto più grandi all'interno di come appaiono esternamente, perciò, finché non si entra dentro, le nostre conoscenze, e quindi le nostre opinioni, rimangono limitatissime e fuorvianti. Questo è particolarmente vero, ad esempio, quando si ha a che fare con la funzione del Pensiero.

Questa funzione cognitiva, infatti, può essere particolarmente elusiva, avendo di per sé un'impostazione astratta e teorica: qualsiasi pensiero o idea, prima o poi, passa per uno stadio astratto e interiorizzato. Non sono pochi, quindi, gli estroversi pensatori ad essere riconosciuti o ad auto-riconoscersi erroneamente come introversi. Come si fa, quindi, a capire se il Pensiero è di tipo estroverso o introverso?

Partiamo dal presupposto che il Pensiero può avere due possibili sorgenti:

· Una Soggettiva, dalle radici universali e/o parzialmente inconsce

· Una Oggettiva, originata dalle percezioni esterne e conforme alla realtà

Se, terminata la fase più astratta e interiorizzata, il Pensiero rimane astratto e decontestualizzato, allora si parla di Pensiero Introverso, mentre invece si parla di Pensiero Estroverso se questo torna a fare riferimento all'oggetto.

I Tipi Te: ESTJ ed ENTJ

Con Tipi Te intendo due dei quattro Tipi Psicologici che hanno il Pensiero come funzione dominante del conscio, ossia i TJ: ESTJ, ENTJ, ISTJ e INTJ. Detti anche Tipi Direttivi, questi quattro hanno tutti in comune un'attitudine che definirei manageriale: amano lavorare all'interno di sistemi organizzati, con regole, istruzioni, piani e procedure ben definiti, e portare a termine con correttezza e precisione gli incarichi e i doveri, mantenendo sempre il controllo. La differenza principale tra i Tipi Estroversi e quelli Introversi, oltre a quanto è già stato detto, è che i primi tendono a mettere pressione su chi gli sta intorno, mentre i secondi aiutano gli altri in maniera più discreta e indiretta.

Essendo estroversi, gli ESTJ e gli ENTJ hanno un tipo di Pensiero concorde con i fatti e i dati oggettivi o, in mancanza di questi, applicano a se stessi e agli altri una formula oggettiva. Tutto ciò che ricade al di fuori di questa formula, ovviamente, è visto come un male da addomesticare o sradicare. Se non può essere sradicato, invece, va integrato nella formula, ma isolato e contenuto all'interno di prigioni, strutture cliniche, colonie, ecc.

Tipi Psicologici, una guida un po' insolitaWhere stories live. Discover now