12. Intuizione Estroversa: ENTP ed ENFP

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In questo capitolo, parleremo dell'ultima coppia di estroversi, perciò mi sembra sia giunto il momento di mostrarvi con ancor più precisione quanto le funzioni cognitive e il nostro Tipo Psicologico siano profondi e indistinti e, dunque, difficili da captare e determinare con precisione senza una lunga e attenta analisi.

Scheletro, carne, pelle e vestiti

Permettetemi, ancora una volta, di sfruttare la tecnica della metafora per spiegarvi ciò di cui voglio parlare. Come si è già detto in precedenza, le funzioni cognitive assomigliano più a una struttura interconnessa, che a degli strumenti da utilizzare. Traducendole in una metafora, quindi, potremmo paragonarle allo scheletro umano: nascosto in profondità, invisibile, sconosciuto, eppure noi crediamo alla sua esistenza, non solo per le prove concrete e inconfutabili costituite da cadaveri decomposti e scan ai raggi X, ma anche perché, se si preme sulla pelle, si sente chiaramente che sotto c'è qualcosa di duro sulla cui base è modellato tutto il resto.

Posto immediatamente a ridosso dello scheletro, poi, abbiamo un altro strato composto di carne viva e organi: questo è il complesso di sistemi interconnessi del temperamento, della memoria, dell'immaginazione, dell'attenzione, delle convinzioni, della forza di volontà, dei ragionamenti, delle intuizioni, dell'interesse, delle credenze, ecc.

Infine, abbiamo la parte più superficiale, ovvero gli strati di tessuto epiteliale, che nella nostra metafora sono composti da emozioni, azioni, reazioni, scelte, parole, comportamenti, ecc. Gli strati più vivi e profondi della pelle, ovviamente, sono celati allo sguardo esterno dallo strato più superficiale, l'epidermide, che, nella nostra metafora, è tutto ciò che può essere osservato e registrato esteriormente in modo oggettivo, tutto ciò che proiettiamo al di fuori della nostra mente.

Gli esseri umani però, si sa, sono gli unici animali sulla Terra ad indossare dei vestiti, perciò non possono mancare in questa metafora. Quindi abbigliamo il nostro umano virtuale: gli strati di pelle rimasti scoperti, probabilmente sul viso, sul collo, sulle mani e forse sui piedi, nella nostra metafora sono la parte di noi che mostriamo agli altri, l'Io che tutti conoscono (o meglio, che ognuno conosce in modo diverso, a seconda dei vestiti indossati e degli occhi che osservano).

Capite, ora, quanto può essere difficile stabilire il Tipo Psicologico nostro e degli altri? E quanto comune e diffusa sia la sensazione che nessuno ci conosca davvero? E perché insisto tanto sulla ricerca del come e del perché, quando si cerca di capire qualcosa o qualcuno?

Gli esseri umani sono complicati, ragazzi, e in continua evoluzione: come lo scheletro di cartilagine che pian piano cresce e diventa osso, modellando tutto il resto in questo suo percorso, così il nostro Tipo Psicologico cresce e si evolve indipendentemente dalla nostra volontà, senza mai però perdere la sua natura. Possiamo cambiare dieta, fare esercizio, profumarci e spalmarci di creme per modificare le parti più superficiali e flessibili di noi, ma l'ossatura, senza un evento traumatico di qualche tipo, rimane sempre quella e sulla sua crescita abbiamo un controllo limitatissimo in una finestra di tempo molto, molto breve.

I Tipi Ne: ENTP ed ENFP

Con Tipi Ne intendo due dei quattro Tipi che hanno l'Intuizione come funzione dominante del conscio, gli NP: ENTP, ENFP, INTP e INFP. Detti anche Ribelli, questi quattro Tipi hanno un'attitudine per le idee, l'innovazione, le nuove possibilità e la divergenza. Come gli ESxP, anche gli ENxP hanno un temperamento sanguigno, un carattere espansivo e giocoso, un'attitudine empirica, il gusto per l'esplorazione e le novità, nonché un vago desiderio di creare scandalo, fastidio e scompiglio. Anche loro si annoiano rapidamente se la situazione oggettiva ristagna e hanno un continuo bisogno di stimoli nuovi.

Tipi Psicologici, una guida un po' insolitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora