13. I Tipi Introversi: attitudine generale

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Negli ultimi capitoli, abbiamo descritto i quattro Tipi Razionali (J) e i quattro Tipi Irrazionali (P) estroversi, iniziando ad accennare anche qualche criterio di suddivisione dei Tipi, che ovviamente vedremo con completezza e nel dettaglio dopo i prossimi quattro (video) capitoli, una volta che avremo ottenuto un quadro più completo. Adesso, invece, passeremo a descrivere i Tipi Introversi e, in particolare, la loro attitudine generale.

Attitudine generale del conscio

Come si è già detto in altre occasioni, gli introversi interpongono uno schermo soggettivo tra l'oggetto e le proprie percezioni. Questo significa che osservano le condizioni esterne, ma poi la loro attitudine conscia sceglie di dare più rilevanza alla componente soggettiva dell'avvenimento o dell'osservazione. La presenza di questo schermo, ovviamente, implica una capacità di reazione all'oggetto rallentata, motivo per cui gli introversi possono apparire distanti, assorti, distratti, distaccati e talvolta persino isolati.

Il termine "apparire" non l'ho scelto a caso: tutti questi giudizi più o meno negativi, infatti, sono frutto del pregiudizio estroverso, il quale non crede nell'esistenza di ciò che non può essere trovato o che non viene mostrato nella realtà oggettiva. Per questo gli introversi, non di rado, vengono tacciati di egocentrismo, soggettivismo, egoismo e senso di superiorità, o magari di semplice timidezza.

Ovviamente, non è per forza così: la normale interiorizzazione degli introversi non ha un carattere autoerotico e morboso. Essi sentono e sanno che il mondo non esiste solo nella sua forma oggettiva, a se stante, ma anche nel modo in cui appare al Soggetto. In un certo senso, è come se ogni introverso vedesse con i propri occhi una realtà diversa, caratteristica che si fa particolarmente evidente nel momento in cui subentra la Sensazione: come vedremo, infatti, se si chiedesse a quattro persone con la Sensazione introversa conscia di dipingere un paesaggio nel modo più fedele possibile, otterremmo quattro dipinti così dissimili tra loro da dare l'impressione che ogni pittore abbia osservato un paesaggio completamente diverso.

Eppure, persino in questo marasma soggettivo sembra esserci un filo conduttore che accomuna tutte le percezioni e i giudizi degli introversi. Questo accade perché, come abbiamo già accennato, lo schermo soggettivo degli introversi non è soltanto personale, ma anche universale. Tutte le funzioni introverse, infatti, una in particolare, sembrano avere un legame più o meno diretto con l'inconscio collettivo.

Attitudine generale dell'inconscio

L'Io individuale, infatti, non è altro che una fetta, una porzione, un estratto, o una rappresentazione di qualcosa che è presente in ogni creatura vivente, di un processo psichico che rinasce e si rinnova in ogni essere. Questo processo psichico, per chi ha qualche nozione di filosofia, ricorda un po' il mondo Iperuranio di Platone, poiché è popolato di immagini e rappresentazioni universali che Jung chiamava archetipi.

Un archetipo è diverso dall'istinto: ciò che può essere compreso con l'istinto, infatti, è familiare a tutti, mentre un archetipo è un'immagine primordiale, o una formula simbolica, che si manifesta nell'assenza di idee consce. Quando rientra nella sfera del conscio, invece, si manifesta in certe tendenze pronunciate e particolari nel modo di vedere l'oggetto, che per l'introverso sono più forti e concrete dell'oggetto stesso.

Quando l'introverso diventa nevrotico, invece,l'Io viene praticamente annullato e l'ego si gonfia oltre ogni ragionevolezza.Questo processo è detto anche soggettificazione del conscio, il che significa che il Soggetto inizia a identificare l'Io soltanto con l'ego. Questo disequilibrato punto di vista introverso è, ad esempio, alla base di tutte le filosofie e le scuole di pensiero psicologico che vedono l'uomo ridotto a un semplice burattino alla mercé di potenti istinti inconsci, come in molti aspetti della filosofia di Nietzsche, o in certi punti delle teorie freudiane.

Tipi Psicologici, una guida un po' insolitaWhere stories live. Discover now