19. I Quattro Temperamenti: la più bella teoria proto-psicologica

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Dopo aver analizzato tutti i Tipi Psicologici, cercando di rimanere vaghi e perspicaci il più possibile, proprio come ci eravamo ripromessi all'inizio, credo sia giunto il momento di unire l'intuizione dei Tipi all'antica teoria proto-psicologica dei Quattro Temperamenti. Il motivo per cui ho deciso di dedicare un capitolo a parte a questa teoria è presto detto: se non si chiarisce bene di cosa si tratta e in che modo va utilizzata, si rischia di combinare un pasticcio clamoroso. E purtroppo su internet è raro trovare una spiegazione corretta e accurata in merito, motivo per cui ho deciso di dedicarle qualcosa in più che un breve paragrafetto e uno schema nel capitolo precedente. Senza ulteriori ciance, quindi, passiamo a descrivere quest'antica e affascinante teoria proto-psicologica.

Le origini: quando la medicina era più creativa che efficace

Il modo moderno di concepire la medicina e la cura del corpo è una delle più recenti e importanti conquiste dell'umanità. Prima dell'intuizione (ma soprattutto della dimostrazione) dell'esistenza dei germi, l'igiene del corpo lasciava molto a desiderare, poiché si credeva che le malattie fossero scatenate dai miasmi, dall'ingestione di determinati cibi, da squilibri fisici interni, o persino da stregonerie diaboliche e punizioni divine.

L'esistenza dei germi, e successivamente dei virus, ha iniziato ad essere presa sul serio solamente in tarda epoca Vittoriana: nei periodi storici precedenti, non solo l'igiene personale non era una pratica quotidiana, ma persino il ricambio dei bendaggi e la pulizia delle ferite non erano ritenuti necessari. Le morti per infezione o setticemia, quindi, si sprecavano. Per non parlare, poi, della penicillina, che ha ridotto la mortalità infantile in modo drastico e senza precedenti.

Viviamo in un'epoca storica molto "comoda", sotto questo punto di vista: abbiamo nuove malattie, nuovi disturbi e nuovi super-batteri, certo, ma per il momento i vantaggi superano gli svantaggi. Nel mondo occidentale possiamo fare la doccia tutti i giorni, far riparare un dente rotto, ricevere visite mediche e prescrizioni farmacologiche, sapere esattamente cosa c'è che non va nel nostro corpo e il ricovero ospedaliero non è più una sentenza di morte da circa un secolo. La ricerca medica avanza a passo di carica e ogni giorno viene pubblicata una tale quantità di articoli scientifici che per i medici moderni saper cercare in fretta nuove informazioni (soprattutto attraverso la rete) è più importante e utile che aggiornarsi costantemente e memorizzare le ultime pubblicazioni, dietro cui è quasi impossibile stare al passo, ormai.

Ne viene da sé, quindi, che l'aspetto medico della teoria dei Quattro Temperamenti va letto e subito dimenticato, dopo essersi fatti una bella risata. Quest'idea, infatti, originaria forse dell'Antico Egitto, ma teorizzata per la prima volta dal celebre medico greco Ippocrate, prevede una correlazione tra la personalità e l'aspetto fisico, nonché tra le malattie e gli equilibri interni al corpo.

Secondo questa teoria, infatti, abbiamo nel corpo quattro liquidi, o umori, fondamentali: sangue, bile gialla, bile nera e flemma (o muco), che corrispondono agli elementi naturali dell'antica filosofia greca, rispettivamente: aria, fuoco, terra e acqua. Una scarsità o un'eccessiva presenza di uno di questi umori, secondo la teoria, provocherebbe tanto dei sintomi fisici, quanto degli squilibri emotivi. Ora, sebbene la salute mentale e quella fisica siano strettamente interconnesse e interdipendenti, non lo sono di certo fino a questo punto. Inoltre, sappiamo bene che non è la mancanza di equilibrio negli umori nel corpo a provocare la febbre, la polmonite, la stitichezza, la depressione, la schizofrenia o quel che vi pare. Questo aspetto, quindi, non ci interessa.

La cosa bella, invece, è la parte proto-psicologica: questa teoria, infatti, a dispetto dell'inesattezza medica, ha il pregio di aver tentato, per la prima volta in modo piuttosto accurato, anche se primordiale, di descrivere le diverse attitudini degli esseri umani. Malinconico, sanguigno, flemmatico e collerico, infatti, sono termini che ancora oggi utilizziamo, anzi, che Jung stesso utilizzava, per descrivere il temperamento delle persone. Certo, la malinconia non è causata da un eccesso di bile nera e la collera da un eccesso di bile gialla, ma questi termini descrivono comunque tutto un sistema di comportamenti, tendenze e apparenze che, in effetti, è possibile osservare tra gli esseri umani.

Tipi Psicologici, una guida un po' insolitaWhere stories live. Discover now