19: Invito

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<Non ti lascio andare fino a che non mi dai tutti i dettagli del vostro incontro. Mary mi ha detto che ti teneva la mano. Cavoli Grace devi dirci chi è questo mister x che stava con te ieri>

Vic mi sta facendo il terzo grado ma Luna non è da meno. Pensavo di vivere in una città grande.  

Da quando Phoenix è diventata un paesino sperduto di dieci anime? 

Accidenti alla linguaccia di Mary che ha spifferato tutto a queste due James Bond in gonnella. 

Emetto un sospiro. E' inutile so già che continueranno fino allo sfinimento. Mi arrendo.

<Mister X è Logan Jordan il direttore del carcere in cui ero detenuta>

Vic impallidisce ed il labbro le si muove in maniera impercettibile. 

<Grace, cosa vuole quel tipo da te? Cosa possiamo fare? Avvertiamo lo sceriffo?> 

Eccole le mie sorellone, già pronte con la spada in pugno e lo scudo alzato.

<Non dovete fare nulla, Luna. Logan è venuto per parlarmi. Il giorno della mia scarcerazione gli ho riversato addosso tutto quello che pensavo, anzi pensavamo, di lui. Credevo mi avesse denunciato ed invece la mia reazione lo ha scosso dalla sua letargia>

Spiego loro la tragedia di Logan. Parlo dell'incidente, della morte della sua gemella, della sentenza del tribunale che lo ha devastato facendolo chiudere in se stesso ed incattivendolo. Racconto di quanto in realtà sia un uomo totalmente diverso.

<Ti piace vero?> strabuzzo gli occhi rivolta a Vic che ammicca sorniona. 

Dico io, stavo parlando di cose serie e lei se ne esce con questa frase priva di fondamento. Almeno credo lo sia. No, ne sono sicura non lo amo. Sono confusa e neanche io so cosa provo. 

E' solo attrazione, i miei sensi alzano le antennine in sua presenza!

<Non sono innamorata di lui> le rispondo con il broncio neanche avessi due anni. 

Scoppiano a ridere tutte e due in sincrono. Belle amiche che sono invece di rincuorarmi mi stanno letteralmente facendo a pezzi. Odiose ed antipatiche!

<E' cotta a puntino. Te lo avevo detto Vic. La nostra sorellina ha perso la testa per il tenebroso>

Ma sono schierate contro di me queste due oggi? Non dovevamo organizzare una cerimonia? 

<Perché non lo inviti al mio matrimonio? Sarei felice di vederti arrivare al fianco di un bel cavaliere. Sei la sola zitella presente al mio tavolo>

Mi prendono in giro. Si sono coalizzate. Due contro uno non è leale.

<Sei impazzita? Io non lo chiamo davvero. Neanche morta. Scordatelo>

Non lo farei neppure su tortura, figurarsi non avrei coraggio di comporre neppure le prime due cifre del cellulare. 

<Finitela voi due. Tu pensa al matrimonio e tu> punto il dito verso Luna <pensa al tuo adorato Mark ed al vestitino che vuoi comprarti per farlo capitolare>

Questa volta scoppiano a ridere di gusto. Basta, mi arrendo. Contro di loro perdo in partenza. 

<Posso chiamarlo io ed invitarlo>

Sobbalzo dalla sedia e quasi vado a sbattere contro lo spigolo del tavolo.

<Vic tu stai scherzando, giusto?> 

Mi mette una mano sulla spalla e mi da un bacio in fronte.

<Grace, io e Luna non ti faremmo mai del male. Vogliano il tuo bene e saremo sempre al tuo fianco. Ricordatelo. Va bene, pace. Pensiamo alla lista degli invitati abbiamo un matrimonio da organizzare>

Dietro le sbarreWhere stories live. Discover now