Capitolo 42

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Paris' pov

Io e Beth stiamo ballando tra la folla, l'alcol che mi scorre nelle vene. Ho solo preso una bottiglia di birra, ma non bevo mai, per cui mi sento già la testa più leggera. Mi giro ogni tanto a guardare l'entrata della discoteca nel tentativo di vedere Clyde, infatti la mia migliore amica ha mandato ai quattro trogloditi che sono usciti insieme la nostra posizione nel tentativo di farli venire qui. Ma ancora non c'è traccia.

«Paris, amore mio, andiamo di nuovo al bar.» Bethany mi prende per un polso e ci dirigiamo al bancone per prendere altri alcolici. In realtà non vorrei farmi trovare ubriaca quando verranno William e Clyde, ma chi se ne importa. Infondo, neanche io so in che condizioni verranno qui. Beth prende un bicchiere di vodka e decido di farle compagnia.

Alla fine non c'è niente di male se per una volta bevo. L'alcol brucia alla gola, ma Beth mi fa un occhiolino di approvazione che mi fa sorridere. «Torniamo in pista.» A quanto pare la mia migliore amica è iperattiva, infatti mi prende di nuovo la mano e ci scateniamo per ballare.

Prima due ragazzi hanno anche cercato di ballare con noi, ma ce la siamo cavata ad allontanarli. Ci stanno guardando male dall'altro lato della sala e ,sarà l'alcol a parlare per me, non mi importa. Dieci minuti dopo due mani si posano sulla mia vita, da dietro, perciò mi giro con la fronte corrugata aspettandomi di trovare l'idiota di prima. Invece, trovo due occhi tra il castano ed il verde scuro che conosco molto bene. «Sei arrivato.»

Clyde inarca un sopracciglio, ma sta sorridendo. «Dovrei preoccuparmi dei due tizi lì infondo che ti stanno fissando da un po'?»

Rido e premo le mie labbra sulle sue. Sono morbide, familiari. Potrei baciarlo per ore e giorni interi, senza mai stancarmi. «Per niente.»

«Sei ubriaca?» Clyde ridacchia, passandosi la lingua sul labbro inferiore. «Sai di alcol.»

Mi viene in automatico da scuotere la testa. «No, sono solo più leggera.» Ci penso qualche secondo, forse sono davvero un po' troppo allegra. Maledetta Bethany. «Beh, teoricamente. L'alcol gonfia quindi ho più pancia perciò in realtà non sono più...-» Mi zittisce stringendomi a sé. Sorrido sul suo petto e ricambio l'abbraccio. Stanno tutti ballando intorno a noi, ma a noi non sembra importare.

La musica è così forte che rimbomba ovunque, la sento persino dentro di me. Eppure, mentre la maggior parte delle volte questa cosa mi dà fastidio e mi viene soltanto il mal di testa, ora mi sento in pace. Io e Clyde ci baciamo un'altra volta prima di smettere di abbracciarci. Sorrido a Chase, che ancora non avevo saluto, e lo abbraccio. Dato che ci sono lo faccio anche con Liam e Darren ed è proprio quest'ultimo a prendere parola. «Parigina hai per caso carenza d'affetto?»

Alzo gli occhi al cielo. «Molto divertente.» Anche se sono più o meno ubriaca, Darren saprà sempre come prendermi in giro e infastidirmi per farmi tornare in me.

Clyde mi lascia un bacio sulla fronte e Chase ridacchia. «Andiamo, non dirmi che sei geloso che ha abbracciato anche noi.»

«Di voi no.» Risponde il mio ragazzo, facendo spallucce. «Ma di quei idioti alle vostre spalle sì.»

Io rido, mentre Bethany annuisce. «Sono inquietanti. Ci stanno fissando da quando li abbiamo rifiutati.» Liam allora la prende per la vita e le lascia un bacio sulla tempia, dicendo che dobbiamo fargli vedere che siamo entrambe impegnate -è ancora disgustoso vedere mio fratello flirtare, per cui non trattengo una faccia schifata-, mentre Darren sbuffa.

«Chase, grazie al Signore non sono più l'unico single del gruppo. Andiamo a rimorchiare qualche donzella?» Il mio migliore amico è disgustoso, ora sì che la mia faccia parla per me. Chase non se lo fa ripetere due volte ed entrambi si allontanano gonfiano il petto, cosa che mi fa ridere.

UndercoverWhere stories live. Discover now