Capitolo 13

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Paris' pov

Il giorno dopo mi sveglio sia euforica per Blake che furiosa per mio fratello. Quando ieri il nuovo arrivato mi ha portato a casa -e prima abbiamo portato Darren, che neanche si ricordava il suo nome, talmente era ubriaco- papà mi ha detto che Liam stava già dormendo, per cui non gli ho ancora parlato. Bethany non mi ha scritto niente, ma oggi ho intenzione di andare a casa sua e di dormire lì, in modo da distrarla tutto il possibile. Ieri ne ho anche parlato con Blake, prima di scendere dall'auto, e lui mi ha detto che secondo lui è una buona idea, anche se questo significa aver rimandato il nostro appuntamento alla settimana prossima. È stato strano quando l'ha detto. Appuntamento. Credo di dovermi ancora abituare all'idea.

«Svegliati, idiota.» Apro la porta della camera di Liam con la postura più minacciosa che possa avere. Però sono bassa, quindi devo avere le sembianze più o meno di un puffo arrabbiato. Ho già uno zaino sulla spalla, perché sto per andare da Beth, ma voglio prima parlare con lui. Liam grugnisce qualcosa, rigirandosi sul letto. Alzo gli occhi al cielo e apro le persiane, in modo che gli vada la luce in faccia, poi, venendo che non si muove e che continua ad avere gli occhi chiusi, gli prendo il lenzuolo e lo tiro bruscamente via.

Liam grugnisce di nuovo, ma almeno adesso mi guarda. Non sembra essersi svegliato di buon umore, ma io sto pure peggio. «Hai un attacco di ira e mi usi come sfogo?» Si lamenta, stropicciandosi gli occhi e alzandosi. Ho voglia di dargli un pugno, così, senza spiegargli il perché.

«Non fare il finto tonto, William. Sei veramente una persona orribile per quello che hai fatto a Bethany. Dico io, ti sei fumato il cervello? Spero davvero che eri ubriaco, altrimenti sei soltanto uno stupido.» Mi trattengo persino di dirgli una parolaccia. In genere non mi viene mai da dirle, ma qui è tutta un'altra storia. Stronzo. Mio fratello è uno stronzo.

«Non credo che tu possa capire, Paris.» Ora voglio dargli un pugno e uno schiaffo. «A me piace Bethany, sul serio, ma non riesco a stare con una sola ragazza. Forse ho un problema, ma non puoi prendertela per qualcosa di cui tu non c'entri niente. È una questione tra me e Beth, sapevi che sarebbe potuto accadere quando ti abbiamo detto che ci piacevamo.»

«No, William, non è la stessa cosa.» Sento le guance diventare rosse per la rabbia. Ripenso al viso rigato di lacrime di Beth, e mi fa male il petto per il dolore. Lei è così dolce e solare che si meriterebbe solo l'amore e la felicità... non quel babbuino di mio fratello. «Sapevo che avreste potuto lasciarvi, ma non perché tu la tradivi. Questo è essere infami, Liam. E soprattutto, con Dylan? Ti ho sempre raccontato di come mi tratta e tu ci vai a letto insieme. Sei davvero un fratello pessimo.»

Lui alza gli occhi al cielo. «Che grande insulto. Dylan non è così con me, Paris, e credo che questo ti sfugga. Vi state antipatiche, ed è okay, ma non puoi pretendere che io non mi faccia altri amici perché non ti stanno simpatici.»
Credo proprio che non ha capito il punto della situazione, e in più mi ferisce un po' il modo con cui sorvola le mie parole. Non voglio mica litigarci, vorrei solo che mettesse i piedi per terra e risolvesse con Beth, e che magari si inizi a comportare bene.

«Sei veramente un cretino, Liam. Non importa cosa penso io, ma importa come hai fatto sentire Beth, e per colpa tua sta malissimo. L'hai illusa, e l'hai anche tradita. Vai da Dylan, a questo punto, o da chi vuoi tu, ma non far soffrire la mia migliore amica.» Adesso sono sicura di essere rossa per la rabbia, e ho anche le lacrime agli occhi. Non perché io sia triste, o perché ho voglia di piangere, ma mi capita spesso che quando mi arrabbio molto mi viene da piangere. Sospiro e scendo le scale per andarmene. È la mezza, per cui ho il tempo di prendere qualche dolce a Beth ed arrivare a casa sua quasi per ora di pranzo. Dovrebbe apprezzare, quando una delle due sta male emotivamente facciamo sempre così -quando invece abbiamo la febbre passiamo ore e ore su FaceTime, perché almeno una delle due deve andare a scuola a cercare gossip da raccontare poi all'altra-.

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